Prospettive Agricole UE 2024-2035: Aumentano i Consumi di Carne Avicola

18

La Commissione europea ha pubblicato il suo ultimo rapporto sulle prospettive agricole dell’UE, “EU agricultural outlook 2024-2035“, che presenta le proiezioni di mercato per il settore agroalimentare dell’UE fino al 2035. Secondo il rapporto, si prevede che il settore agricolo dell’UE contribuirà alla sicurezza alimentare globale, adattandosi al contempo a sfide come il cambiamento climatico e la mutevole domanda dei consumatori.

Si presume che l’ambiente macroeconomico sia stabile, con una crescita del PIL reale nell’UE destinata a stabilizzarsi nel medio termine e un’inflazione destinata a tornare al livello del 2%.

Il rapporto prevede un cambiamento nei modelli di consumo dell’UE. Nello specifico, per quanto concerne il settore zootecnico, il report evidenzia un calo marginale del consumo di carne bovina e suinaSolo per la carne avicola è previsto un aumento dei consumi.

Nel dettaglio, nel 2024 la produzione avicola dell’UE ha registrato una crescita rispetto al 2023, con una domanda stabile e costi di mangimi e prezzi di produzione favorevoli.

I cambiamenti nei modelli di consumo nell’UE e la salubrità e l’accessibilità economica delle carni bianche, dovrebbero portare a un aumento della produzione avicola dell’UE di 770.000 tonnellate entro il 2035. Ciò si traduce in un aumento del consumo annuo pro capite da 24,2 kg a 25,8 kg.

L’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) continua a rappresentare una sfida per il settore avicolo europeo, in particolare per i sistemi di produzione all’aperto.

Per quanto riguarda la carne suina, si prevede una diminuzione sia della produzione europea dello 0,5% annuo tra la media 2022-2024 e il 2035 che del consumo pro capite (-0,4% annuo), scendendo a 30 kg nel 2035.

Il rapporto esamina anche le implicazioni climatiche e ambientali per l’agricoltura dell’UE, derivate dalle proiezioni di mercato per il 2035. I risultati mostrano un miglioramento in tutti gli indicatori ambientali e climatici inclusi nell’analisi, con una riduzione prevista delle emissioni di gas serra, delle emissioni di ammoniaca e del surplus di azoto.

Fonte: www.unaitalia.com