Oggi più che mai chi acquista un prodotto alimentare, ancor di più se di origine animale, cerca di acquisire il maggior numero di informazioni possibili riguardo la filiera animale per rispondere alla propria necessità di avere notizie certe sulla sicurezza igienica e sulle proprietà nutrizionali.
Contemporaneamente, cresce anche il bisogno di essere sicuri che quel prodotto sia il risultato della combinazione di due fattori essenziali: sostenibilità ed etica.
Un importante documento sul settore “Conservazione dell’agro-biodiversità, sostenibilità per gli agricoltori e profili bioetici”, redatto dal Comitato Bioetico per la Veterinaria (CBV), è stato presentato durante l’edizione speciale di Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona lo scorso dicembre. Il documento del CBV ha intesto rispondere a istanze contrastanti circa il futuro alimentare e ambientale. Da un lato permane l’esigenza di produrre cibo qualitativamente buono, nutriente, sano, a prezzi contenuti e in quantità soddisfacente; dall’altro si afferma la necessità di mantenere allevamenti e sistemi agricoli sostenibili, rispettosi della diversità biologica, della storia, delle tradizioni culturali, del paesaggio e del benessere animale.
La necessità di un impegno sul miglioramento del benessere animale come strumento per contenere l’impatto ambientale e migliorare lo stato di salute degli animali, unito al costante impegno profuso dagli allevatori, sta offrendo nuove opportunità per rafforzare la competitività degli allevamenti. Il benessere degli animali da reddito svolge infatti un ruolo centrale nello sviluppo sostenibile, in quanto molti degli interventi attuati nell’allevamento animale per migliorare il benessere – ad esempio più libertà di movimento, presenza di arricchimenti ambientali, maggiore attenzione ai piani alimentari –, rispondono anche a questioni etiche, politiche, economiche, ambientali e sociali. Sul versante dell’agricoltura, invece, la nozione innovativa di “agro-biodiversità” è emersa nell’ultimo trentennio, in un quadro storico culturale in cui progressivamente l’agricoltura è diventata oggetto di riflessione, di valutazione, di decisioni politiche, di percezione sociale non solo nella sua funzione di produzione, ma anche nelle sue interazioni con l’ambiente e le società. L’agro-biodiversità oggi chiama in causa temi fondamentali come la sicurezza alimentare, l’equità sociale, l’impegno contro la fame nel mondo, le possibilità di sviluppo sostenibile di cui il mondo rurale è tassello, questioni che impegnano politica e diritto, e, soprattutto, pubblica riflessione etica e bioetica.