USPOULTRY pubblica il rapporto aggiornato sulla gestione responsabile degli antibiotici nella produzione avicola statunitense

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Una ricerca aggiornata, sostenuta dalla U.S. Poultry & Egg Association (USPOULTRY) e dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, è stata pubblicata oggi e quantifica l’uso di antibiotici in allevamento nel settore avicolo statunitense. Il rapporto aggiornato mostra un ulteriore miglioramento nella gestione responsabile degli antibiotici e un continuo impegno nella prevenzione delle malattie all’interno della produzione avicola. Nell’ambito del proprio impegno a favore di una filiera alimentare trasparente e sostenibile, l’industria avicola si adopera per bilanciare l’uso responsabile degli antibiotici considerati “di importanza medica” per la salute umana con la necessità di mantenere sani gli allevamenti avicoli.

Da molti anni il consiglio di amministrazione di USPOULTRY investe in questa ricerca, dimostrando l’impegno costante del settore verso una gestione basata su evidenze scientifiche e sull’uso responsabile degli antibiotici nella produzione avicola. «Apprezziamo il continuo coinvolgimento dei nostri membri e delle numerose organizzazioni avicole che hanno sostenuto questo studio, la cui partecipazione di lungo periodo ha consentito una solida raccolta dei dati e una comprensione più approfondita dei modelli di utilizzo degli antimicrobici nel settore», ha dichiarato Nath Morris, presidente di USPOULTRY.

Sotto la direzione scientifica del Dr. Randall Singer, DVM, Ph.D., di Mindwalk Consulting Group, LLC e dell’Università del Minnesota, il rapporto presenta una serie di dati raccolti nell’arco di 12 anni (2013–2024) per i polli da carne e i tacchini negli Stati Uniti, e una serie di dati di nove anni (2016–2024) per le galline ovaiole. Un rapporto precedente, relativo al periodo 2013–2023, è stato pubblicato nel dicembre 2024. Inoltre, nel 2023 il Dr. Singer ha pubblicato tre articoli sottoposti a revisione paritaria relativi ai dati su polli da carne, tacchini e galline ovaiole. I dati possono essere consultati e scaricati dal sito web di Mindwalk Consulting Group.

Considerate le numerose differenze chiave tra polli da carne, tacchini e galline ovaiole – in particolare per quanto riguarda peso, durata della vita, suscettibilità alle malattie nel corso della vita, numero di trattamenti medici efficaci disponibili, ecc. – questi dati non dovrebbero essere né combinati né confrontati tra le diverse tipologie di pollame.

Principali cambiamenti nei polli da carne (2013–2024)

  • La percentuale di polli da carne che hanno ricevuto antibiotici in incubatoio è diminuita dal 90% (2013) a meno dell’1% (2024).

  • L’uso di antibiotici di importanza medica somministrati attraverso il mangime è diminuito in modo sostanziale; dal 2019 non viene più utilizzata tetraciclina nel mangime e l’uso della virginiamicina è diminuito di oltre il 99% nell’arco dei 12 anni.

  • L’uso di antibiotici di importanza medica solubili in acqua è diminuito significativamente tra il 2013 e il 2017 ed è aumentato leggermente tra il 2017 e il 2024. Gli aumenti sono stati generalmente legati a una maggiore incidenza di malattie, come osservato anche in altri Paesi nel periodo 2019–2024. Ad esempio, il metapneumovirus aviario ha causato elevata morbilità e mortalità in alcuni allevamenti di polli da carne. L’infezione da questo virus può determinare un aumento delle infezioni batteriche secondarie. Gli antimicrobici tetraciclinici sono stati utilizzati per trattare e controllare tali infezioni secondarie, ma con efficacia limitata:

    • l’uso della penicillina è diminuito del 64% dal 2013 al 2019, ma è aumentato del 27% dal 2019 al 2024 a causa dell’aumento dei casi di dermatite gangrenosa; complessivamente, l’uso della penicillina è diminuito del 53% tra il 2013 e il 2024;

    • l’uso della lincomicina è diminuito del 66% dal 2013 al 2020, ma è aumentato del 15% dal 2020 al 2024 per l’aumento dell’incidenza di dermatite gangrenosa; complessivamente, l’uso della lincomicina è diminuito del 71% tra il 2013 e il 2024;

    • l’uso delle tetracicline è diminuito del 66% dal 2013;

    • l’uso dei sulfamidici è diminuito dell’81% dal 2013.

Principali cambiamenti nei tacchini (2013–2024)

  • La percentuale di tacchini che hanno ricevuto antibiotici in incubatoio è diminuita dal 97% (2013) a circa il 45% (2024).

  • A fronte delle recenti problematiche legate a E. coli e ad altri batteri Gram-negativi nei giovani tacchini, l’uso della gentamicina in incubatoio è aumentato per aiutare a prevenire tali infezioni.

  • L’uso della gentamicina in incubatoio è comunque diminuito di circa il 40% dal 2013 al 2024.

  • L’uso di antibiotici di importanza medica somministrati attraverso il mangime è diminuito in modo significativo; l’uso della tetraciclina nel mangime è diminuito di oltre il 77% tra il 2013 e il 2022, ma è aumentato di oltre tre volte dal 2022, principalmente per il controllo e il trattamento di infezioni batteriche secondarie successive all’infezione da metapneumovirus aviario.

  • L’uso di antibiotici di importanza medica solubili in acqua è diminuito in modo sostanziale tra il 2013 e il 2019, per poi stabilizzarsi o aumentare nel periodo 2019–2024. Anche in questo caso, gli aumenti sono stati generalmente legati a una maggiore incidenza di malattie. Il metapneumovirus aviario ha causato elevata morbilità e mortalità negli allevamenti di tacchini, favorendo infezioni batteriche secondarie. Gli antimicrobici tetraciclinici solubili in acqua sono stati utilizzati per il trattamento e il controllo di tali infezioni, ma con efficacia limitata:

    • l’uso della penicillina è diminuito di quasi il 50% dal 2013;

    • l’uso della lincomicina è diminuito del 58% dal 2013 al 2019, per poi aumentare in modo significativo tra il 2020 e il 2024 a causa dell’aumento dei casi di dermatite gangrenosa e della carenza di penicillina;

    • l’uso della neomicina è diminuito del 67% dal 2013;

    • l’uso della tetraciclina è diminuito del 21% tra il 2013 e il 2022, per poi aumentare dal 2022 al 2024, in gran parte a causa dell’aumento dei casi di colibacillosi e di infezioni secondarie successive all’esposizione al metapneumovirus aviario.

Principali risultati nelle galline ovaiole (2016–2024)

  • Le galline ovaiole iniziano generalmente a deporre uova intorno alle 20 settimane di età e terminano il ciclo produttivo tra le 80 e le 100 settimane.

  • La produzione di uova da tavola è paragonabile alla produzione di latte, in quanto il prodotto destinato al consumo umano viene ottenuto quotidianamente. La maggior parte degli antibiotici che potrebbero essere somministrati alle galline ovaiole prevede periodi di sospensione tali da impedire l’immissione sul mercato di tutte le uova prodotte durante il trattamento. Questo è uno dei motivi per cui negli Stati Uniti l’uso di antibiotici nella produzione di uova da consumo è molto limitato.

  • Tutti i pulcini inclusi nel set di dati hanno ricevuto gentamicina in incubatoio (primo giorno di vita).

  • Negli Stati Uniti, la maggior parte dei pulcini acquistati dalle aziende produttrici di uova proviene da incubatoi di proprietà e gestione delle aziende genetiche.

  • Il principale antibiotico di importanza medica utilizzato nelle galline ovaiole per il trattamento e il controllo delle malattie in questo set di dati è stato la clortetraciclina (CTC), utilizzata anche perché presenta un periodo di sospensione pari a zero giorni quando somministrata attraverso il mangime, evitando quindi perdite di uova durante il trattamento.

  • La CTC è stata somministrata esclusivamente tramite il mangime alle pollastre (dal giorno 2 fino a 16–18 settimane di età) e alle galline ovaiole.

  • La maggior parte (>95%) della CTC è stata utilizzata nelle galline ovaiole per il trattamento delle malattie. Nessuna pollastra nel set di dati ha ricevuto CTC nel mangime nel 2022 o nel 2023, mentre nel 2024 ne è stata utilizzata una quantità minima.

  • Meno dello 0,1% del totale delle “giornate-gallina” è stato esposto alla CTC.

USPOULTRY continuerà a sostenere il Dr. Singer nella raccolta annuale dei dati relativi ai settori dei polli da carne, dei tacchini e delle galline ovaiole. Queste attività aiuteranno l’industria avicola a migliorare ulteriormente la gestione responsabile degli antibiotici e documenteranno anche l’impatto delle malattie di allevamento e le motivazioni dell’uso in allevamento di antibiotici di importanza medica.

Il progetto è finanziato attraverso diversi contributi annuali di USPOULTRY ed è stato parzialmente sostenuto, dal 2016 al 2023, da un accordo di cooperazione con la FDA (U01FD005878). A partire da settembre 2024 è stato avviato un nuovo accordo di cooperazione tra FDA-CVM e il Dr. Singer, proseguendo così il partenariato pubblico-privato per questa iniziativa.

Fonte: comunicato stampa USPOULTRY