Innovazione, formazione, contenuti, business e passione, potenziamento della formula che abbraccia trasversalità e verticalizzazione espositiva: sarà questa l’anima di Fieragricola 2024.
La 116a edizione della rassegna internazionale di Verona dedicata all’agricoltura è stata presentata mercoledì 5 luglio a Gargagnago in Valpolicella, nella tenuta Serego Alighieri di proprietà del Gruppo Masi. Durante l’incontro, a cui hanno partecipato espositori, rappresentanti delle associazioni del settore agricolo e stakeholder, sono state illustrate alcune delle novità che caratterizzeranno l’appuntamento fieristico del prossimo anno, fra i più importanti a livello europeo.
“Veronafiere crede molto in Fieragricola”, ha dichiarato il presidente di Fieragricola, Federico Bricolo. “Vogliamo investire e farla crescere, non solo in termini espositivi, ma soprattutto in chiave di innovazione, business, formazione, per dare un indirizzo al settore e avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni, in modo da garantire risposte in linea con le esigenze di un comparto produttivo strategico a livello nazionale”.
Con una forte spinta all’innovazione, alla digitalizzazione e alla robotica, segmenti che oggi in Italia sviluppano investimenti per oltre 2 miliardi di euro all’anno (fonte: Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano), “Fieragricola 2024 punterà sulla formazione e sul coinvolgimento sempre maggiore degli istituti agrari e dei giovani imprenditori quali destinatari di un programma convegnistico qualificato, grazie a un team che sta operando con competenza, professionalità e passione», ha spiegato Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere.
Comunicazione e formazione per Fieragricola sono strumenti indispensabili per favorire il dialogo di filiera, per portare le istanze del settore primario alle istituzioni e per accompagnare un ricambio generazionale che è una delle sfide per accelerare sulla rotta dell’agricoltura 4.0 e della transizione verde.
L’innovazione tecnologica, inoltre, “costituisce una risposta anche verso una delle grandi emergenze che vedono impegnati in prima linea gli agricoltori: i cambiamenti climatici”, ha dichiarato Marino Berton, coordinatore scientifico di Fieragricola. “Non possiamo parlare di agricoltura, ma di agricolture, perché sono diversi i modelli produttivi in una penisola come l’Italia, che va dalle Alpi a Lampedusa, e che ha trovato nella biodiversità e nello sviluppo delle Indicazioni Geografiche i propri punti di forza».
Fieragricola 2024, secondo Matteo Pasinato, sales manager di Fieragricola, “sarà sempre più trasversale, diversificata, con una verticalizzazione sulle filiere e un nuovo layout espositivo suddiviso in meccanica agricola, viticoltura, frutticoltura, olivicoltura, zootecnia e agro-bioenergie e Fieragricola Tech, salone dedicato all’innovazione con focus specifici su robotica e digitale, energie rinnovabili in agricoltura, gestione e risparmio dell’acqua, biosolutions”.
È stata confermata anche l’area dinamica esterna (vetrina che Fieragricola mette a disposizione degli espositori della meccanica per presentare i propri mezzi e le nuove tecnologie in movimento) ed è stata potenziata l’attività promozionale in Italia e all’estero, con il ritorno dei roadshow e con webinar di approfondimento.
I Paesi e le aree target per l’edizione 2024 saranno Spagna, Austria, Alpe Adria, Turchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Israele, Iran, Nord Africa, Mozambico, America Latina, Paesi post sovietici.
Fra le novità in ambito zootecnico, uno dei pilastri della corretta economia circolare in ottica green e settore strategico di Fieragricola di Verona, saranno programmati eventi dedicati alle filiere come i «Dairy Days», il «Pork Summit» e il «Focus Avicoltura».