Prospettive sulla produzione di uova fino al 2030

Hans-Wilhelm Windhorst - L'autore è Professore emerito presso l'Università di Vechta e Visiting Professor presso l'Università veterinaria di Hannover

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L’approvvigionamento alimentare di una popolazione mondiale in crescita rappresenta una delle grandi sfide dei prossimi decenni. Un problema particolare sarà quello di produrre proteine sufficienti, soprattutto di origine animale. La carne e le uova costituiscono, insieme al latte, le fonti più preziose per l’alimentazione umana. In questo articolo viene presentata una proiezione dello sviluppo della produzione di uova tra il 2020 e il 2030.

La sfida di nutrire una popolazione mondiale in crescita

Lo sviluppo della popolazione mondiale e le mutevoli condizioni sociali ed economiche avranno un impatto decisivo sulla domanda di cibo. L’aumento previsto nel consumo pro capite di prodotti di origine animale, dovuto a un ampliamento del fabbisogno dei Paesi di soglia e dei Paesi in via di sviluppo, si tradurrà in un aumento della domanda. La questione da risolvere è se e come questa domanda possa essere prodotta.

Tra il 1960 e il 2020, la popolazione mondiale è aumentata da 3,0 a 7,8 miliardi, pari al 157%, e tra il 2020 e il 2050 si prevede un’ulteriore crescita di 2 miliardi. A questo aumento l’Africa contribuirà con 1,1 miliardi, l’Asia con 650 milioni e l’America centrale e meridionale con 110 milioni di individui. La maggior parte dei Paesi di soglia e dei Paesi in via di sviluppo si trova in questi tre continenti, il che illustra in modo impressionante la sfida della futura sicurezza alimentare. I Paesi africani e asiatici condivideranno l’86,4% della popolazione mondiale tra il 1960 e il 2050 (Figura 1) e l’87,5% nei prossimi tre decenni.

Se non sarà possibile produrre cibo sufficiente si potrebbero verificare carestie, con una conseguente migrazione di persone da regioni con un approvvigionamento alimentare insufficiente verso altre con un’offerta eccedente. Le uova svolgeranno un ruolo importante nella sicurezza alimentare non solo a causa del loro eccezionale valore nutrizionale, ma anche per la mancanza di barriere religiose per quanto riguarda il loro consumo e per i costi di produzione relativamente bassi, derivanti dal tasso di conversione dei mangimi favorevole delle galline ovaiole.

Notevoli differenze nelle dinamiche produttive a livello continentale

Tra il 1960 e il 2020, la produzione mondiale di uova è aumentata da 33,6 a 87,6 milioni di tonnellate, pari al 160,7%. Solo la produzione di carne avicola è cresciuta più velocemente. Si prevede che tale sviluppo dinamico proseguirà nel prossimo decennio. La Tabella 1 mostra che il 76,6% della crescita prevista nella produzione di uova si verificherà nei Paesi in via di sviluppo, documentando l’importante ruolo che essi svolgeranno nella sicurezza alimentare in questi Paesi. Nel prossimo decennio saranno prodotti nei Paesi in via di sviluppo quasi 4,3 milioni di tonnellate di uova più che nei Paesi sviluppati.

Un’analisi più dettagliata a livello di continente rivela notevoli differenze nei tassi di crescita assoluti e relativi (Figura 2, Tabella 2). Dei 95,6 milioni di tonnellate di uova che si prevede saranno prodotti per il 2030, 60,3 milioni (63,1%) saranno forniti dai Paesi asiatici, seguiti dai Paesi europei con 12,3 milioni di tonnellate (12,9%). Alla crescita assoluta di 8,0 milioni di tonnellate, l’Asia contribuirà con 4,5 milioni di tonnellate, pari al 56,4%. Si prevede che l’aumento assoluto in America centrale e in America del Sud sarà di 1,2 milioni di tonnellate, in Europa di 964.200 tonnellate. 

Uno sguardo più attento ai tassi di crescita relativi presenta un quadro diverso. Qui l’Oceania si trova al vertice con il 18,0%, quasi il doppio della media mondiale, seguita dall’Africa con il 16,5% e dall’America centrale e meridionale con il 12,4%. Per il Nord America si prevede un aumento relativo solo del 10,3%. La Figura 2 documenta il mutevole contributo dei continenti al volume di produzione globale tra il 2020 e il 2030. L’Asia e l’Europa perderanno posizioni, l’Africa e l’America centrale e meridionale ne guadagneranno.

I paesi asiatici domineranno le dinamiche di produzione delle uova

Il futuro  sviluppo della produzione di uova dipenderà non solo dall’aumento della popolazione, ma anche dalle dinamiche del consumo pro capite. Le proiezioni OCSE-FAO prevedono solo una leggera crescita del consumo globale pro capite: da 10,50 kg a 10,53 kg nel decennio analizzato. La Tabella 3 illustra i cambiamenti previsti per alcuni Paesi selezionati in base al consumo pro capite, rispettivamente alto o basso. Un confronto tra la composizione e la classifica offre alcuni spunti interessanti. L’ampio divario tra l’Etiopia, con un consumo pro capite di soli 0,40 kg, e il Messico, con 23,82 kg, riflette non solo il grado di sviluppo dei due Paesi, ma anche la disponibilità di uova e il loro ruolo nella nutrizione umana. In diversi Paesi il consumo diminuirà a causa di una produzione stabile e di una rapida crescita della popolazione (Turchia, Iran); in altri, il consumo aumenterà notevolmente nonostante la crescita della popolazione (Colombia, Vietnam, India). In Giappone, la produzione di uova diminuirà, nonostante un aumento del consumo pro capite, a causa della diminuzione della popolazione; mentre in Cina, il consumo pro capite rimarrà stabile a un livello elevato. L’aumento della produzione di uova riflette quindi la dinamica della popolazione.

La Tabella 4 presenta una previsione dell’evoluzione della produzione di uova tra il 2020 e il 2030 nei dieci Paesi con il maggior volume di produzione. Un’analisi dettagliata della classifica dei Paesi e delle dinamiche attese tra il 2020 e il 2030 rivela alcuni interessanti cambiamenti (Figura 3). L’India dovrebbe sostituire gli Stati Uniti in seconda posizione e aumentare il suo volume di produzione di quasi 2 milioni di tonnellate. Il Giappone sarà l’unico Paese con una diminuzione della produzione, mentre i più alti tassi di crescita relativi sono previsti per India, Pakistan e Indonesia. Nel 2030, i dieci Paesi leader si divideranno il 69,5% della produzione globale di uova, l’1,1% in meno rispetto al 2020 (Figura 3). All’aumento totale del volume della produzione mondiale i sei Paesi asiatici elencati nella Tabella 4 contribuiranno con il 40,7%. 

Le dinamiche previste avranno un impatto sulla quota dei singoli Paesi nel volume mondiale di produzione di uova (Figura 4). La Cina perderà il 2,7% della propria quota nel 2020, mentre l’India guadagnerà l’1,4%. Il contributo dei sei Paesi asiatici scenderà dal 53,6% al 52,3%, anche se nel 2030 domineranno ancora la produzione mondiale di uova.

Sintesi e prospettive

L’analisi fin qui condotta dimostra che la sicurezza alimentare è una sfida decisiva per i prossimi decenni. Le uova svolgeranno un ruolo importante nel futuro approvvigionamento alimentare a causa del loro alto valore nutrizionale: esse costituiscono un’importante fonte di proteine non solo per i Paesi sviluppati, ma in particolare per i Paesi in via di sviluppo, per l’eccellente tasso di conversione dei mangimi delle galline ovaiole, che si traduce in una riduzione dei costi di produzione rispetto alla carne rossa. Nel Rapporto OCSE-FAO si prevede un aumento della produzione mondiale di uova di 8,0 milioni di tonnellate tra il 2020 e il 2030: a questa crescita, i Paesi asiatici contribuiranno con 4,5 milioni di tonnellate (56,4%), dominando anche in futuro le relative dinamiche. La più alta crescita assoluta è prevista per l’India con 1,9 milioni di tonnellate, seguita dagli Stati Uniti e dalla Cina. Tra i principali Paesi produttori di uova, solo il Giappone subirà una diminuzione del volume di produzione. La situazione della sicurezza alimentare sarà invece ancora critica nel prossimo decennio in Africa, che contribuirà solo con il 6,6% alla produzione mondiale di uova.

Bibliografia e suggerimenti di lettura

OECD-FAO Agricultural Outlook 2021-2030. https://stats.oecd.org.

UN World Population Prospects 2019. https://population.un.org. 

Windhorst, H.-W.: Dynamics and patterns of the egg industry in the Emerging Market Countries between 2007 and 2017. Part 1: The dynamics of the laying hen inventories. In: Zootecnica international 42 (2020), no. 3, p. 26-30.

Windhorst, H.-W.: Dynamics and patterns of the egg industry in the Emerging Market Countries between 2007 and 2017. Part 2: The development of egg production. In: Zootecnica international 42 (2020), no. 4, p. 28-32.

Windhorst, H.-W.: The forgotten continent. Patterns and dynamics of the African egg industry. Part 1: Laying hen inventory and egg production. In: Zootecnica international 42 (2020), no., p. 24-27.

Windhorst, H.-W.: The forgotten continent. Patterns and dynamics of the African egg industry. Part 2: The egg industry in the sub-regions. In: Zootecnica international 42 (2020), no. 10, p. 22-28.

Windhorst, H.-W.: The Champions League of the egg producing countries. In: Zootecnica International 43 (2021), no. 1, p. 26-29.

Windhorst, H.-W.: The forgotten world: the egg industry in the least developed countries. In: Zootecnica international 43 (2021), no. 2, p. 22-25.