UE: verso un sistema di etichettatura sul benessere degli animali volontario e flessibile

23

Sono state pubblicate le conclusioni del sottogruppo della piattaforma sul benessere degli animali della Commissione europea, dedicato all’etichettatura relativa al benessere degli animali.

Copa e Cogeca accolgono con favore le principali conclusioni della relazione, che raccomanda, tra le altre cose, di definire un regime di etichettatura volontario a livello europeo, basato su un sistema stratificato abbastanza flessibile da permettere l’integrazione delle iniziative esistenti e che rifletta la diversità dell’allevamento nell’UE.

La proposta avanzata dalla piattaforma sul benessere degli animali della Commissione europea presenta una visione pragmatica che mira, nel suo approccio, a coinvolgere il maggior numero possibile di allevatori e di parti interessate della filiera. La Commissione riconosce anche che esistono già numerose iniziative negli Stati membri e che non dovrebbero essere danneggiate da un sistema non flessibile a livello europeo. La questione del benessere degli animali è complessa e può essere affrontata tramite diversi tipi di sistemi di etichettatura. La capacità di prendere in considerazione le diverse visioni rafforzerebbe il futuro sistema europeo.

Se i principi generali sono buoni, si sa, per esperienza, che le cose si complicheranno quando si inizierà a parlare della struttura concreta dell’etichetta. Ecco perché, se la Commissione vuole creare un’etichetta popolare, riconosciuta dai consumatori e sostenuta dalla comunità degli allevatori, è essenziale che questi ultimi siano consultati in tutte le fasi della sua creazione e attuazione.

Il futuro sistema di etichettatura deve basarsi su criteri obiettivi e non su parametri soggettivi o emotivi. Questi obiettivi devono essere fondati su dati scientifici e agronomici, devono poter essere misurabili e applicabili facilmente a tutta la filiera alimentare.

Inoltre, è fondamentale fare sempre presente a tutti che i produttori dell’UE applicano norme di produzione tra le più elevate al mondo e che in molti Stati membri gli allevatori vanno già oltre i requisiti legislativi. Ulteriori sforzi dovrebbero essere valorizzati in modo adeguato attraverso il futuro sistema di etichettatura, riconosciuti da tutta la filiera alimentare e riflessi nel contesto del nostro commercio esterno.

Fonte: Copa e Cogeca