NETPOULSAFE, nasce il network europeo per migliorare la biosicurezza in avicoltura

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Il progetto Horizon 2020 NETPOULSAFE – Networking European poultry actors for enhancing the compliance of biosecurity measures for a sustainable production – aiuterà a migliorare il livello di biosicurezza in avicoltura mediante la raccolta, la validazione e la condivisione di misure di supporto per unefficace implementazione della biosicurezza.

L’Unione europea è uno dei maggiori produttori mondiali di pollame e un esportatore netto di prodotti avicoli con una produzione annua di circa 15 milioni di tonnellate. Garantire elevati livelli di biosicurezza è una parte importante dell’allevamento avicolo ed è fondamentale per il controllo delle malattie trasmissibili del pollame, in quanto i polli sono particolarmente sensibili alle epidemie e agli agenti patogeni di origine alimentare. Il progetto NETPOULSAFE, finanziato dall’UE, compilerà, convaliderà e condividerà le misure di sostegno che sono state attuate, o sono prossime all’attuazione, nei grandi paesi produttori di pollame e permetterà di analizzare i dati sul campo.

Lo scopo principale del progetto è dunque quello di migliorare il rispetto della biosicurezza in avicoltura tramite la condivisione di pratiche volte ad implementare in maniera efficace la biosicurezza in 7 Paesi europei, leader nella produzione avicola (Francia, Spagna, Italia, Ungheria, Belgio, Paesi Bassi e Polonia).

Le pratiche saranno acquisite dal campo e dalla letteratura scientifica disponibile e saranno analizzate sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista socio-economico per essere poi validate in allevamenti pilota oppure divulgate direttamente agli allevatori, agli operatori e ai consulenti. Le misure più efficaci saranno comunicate tramite materiale specifico (inclusi audio- video, materiale informativo e moduli e-learning), che sarà co-realizzato con il network nazionale per assicurarne la condivisione, attraverso i canali di divulgazione più consultati e una piattaforma dedicata, che sarà disponibile a partire dalla primavera 2021.

Il progetto, finanziato dal programma Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione, conta su un budget totale di circa 2 milioni di euro e sarà realizzato in 3 anni, da ottobre 2020 a settembre 2023.

Il settore avicolo rappresenta una delle principali produzioni zootecniche in Europa, con 15,2 milioni di tonnellate di carne e più di 7,5 milioni di tonnellate di uova prodotte nel 2018, un turnover di 21,2 miliardi di euro per la carne nel 2015 e 960 milioni di euro per le uova nel 2016. Il settore avicolo è molto sensibile alle epidemie, che possono avere un grande impatto sull’economia del paese (quali focolai di Influenza Aviaria degli anni 2015 e 2017), e ad agenti patogeni di origine alimentare (Salmonella, Campylobacter, …), che possono avere un impatto sulla salute pubblica. La biosicurezza è la risposta più adeguata per prevenire la diffusione di malattie infettive e per salvaguardare la competitività e la sostenibilità dell’industria avicola. Le buone pratiche di biosicurezza sono note in tutta Europa, ma il loro rispetto da parte degli allevatori e di altri operatori del settore può non essere ottimale.