L’ultima parte di questo studio è dedicata all’analisi delle importazioni di uova nei Paesi emergenti tra il 2006 e il 2016.
Tra il 2006 e il 2016 nei 37 Paesi emergenti (EMC, Emerging Market Countries) le importazioni di uova sono cresciute molto di più delle esportazioni, sia in modo assoluto che relativo.
Il volume assoluto delle importazioni è cresciuto da 253.044 tonnellate nel 2006 a 557.628 tonnellate nel 2016, ovvero del 120,4%; le esportazioni invece nello stesso periodo sono cresciute di 534.094 tonnellate pari al 136,2% (vedi anche la Tabella 10). Il contributo dei Paesi emergenti al volume di importazioni a livello mondiale è salito dal 21,0% al 26,5%; il loro contributo al volume delle esportazioni, invece, è salito dal 31,8% al 46,5%. Questi dati dimostrano che molti Paesi emergenti sono stati capaci di venire incontro all’accresciuta domanda interna intensificando la produzione di uova.
I quindici Paesi emergenti leader nell’importazione di uova nel 2006 e nel 2016 sono elencati nella Tabella 14. Questi Paesi hanno contribuito per il 20,6% alle importazioni globali nel 2006 e il 26,3% nel 2016. Il contributo degli altri 22 EMC è stato estremamente basso nei due anni presi in considerazione: rispettivamente dello 0,4% e dello 0,2%. Nel 2016 sei Paesi non hanno importato uova e tredici Paesi ne hanno importate meno di 100 tonnellate.
Un’analisi dettagliata dei Paesi leader rivela che il Venezuela è stato sostituito dalla Bulgaria, mentre tutte le altre nazioni sono rimaste invariate. È invece sensibilmente cambiata la loro posizione in classifica: la Cina si trova ancora in una posizione di vertice, seguita dalla Russia che ha sostituito la Repubblica Ceca. È ovvio che i paesi dell’Asia occidentale hanno importato volumi più elevati nel 2016 che nel 2006; la crescita della domanda e le limitate possibilità di aumentare la produzione interna sono stati i principali fattori che hanno guidato questo sviluppo.
Diversi paesi dell’Europa dell’Est e la Grecia sono stati costretti ad aumentare i loro livelli di importazione a partire dal 2012, in seguito al divieto di usare gabbie convenzionali e della relativa trasformazione in sistemi alternativi. La Russia non è stata in grado di soddisfare la crescente domanda della produzione interna: il Paese ha ampliato notevolmente la produzione di polli da carne, riducendo le iniziative nel settore delle uova per diversi anni. Nonostante la crescente produzione, il Messico è stato costretto ad aumentare le sue importazioni di uova a causa di diversi focolai di IA e una conseguente carenza di uova fresche per il consumo.
Un dato sorprendente è il fatto che la Bulgaria si collochi tra i primi posti per quanto riguarda la crescita delle esportazioni e delle importazioni di uova. Nel 2016 le uova sono state importate principalmente dalla Polonia e dalla Romania e sono state esportate in Grecia: chiaramente si è rivelato proficuo importare uova a buon mercato dalla Romania e venderle con profitto alla Grecia. Il modello spaziale delle importazioni di uova da parte degli EMC nel 2016 è documentato nella Figura 4.
Nella Tabella 15 sono elencati i dieci EMC con la più alta crescita assoluta di importazioni di uova. Russia e Cina hanno mostrato il più alto aumento assoluto, seguite dal Messico e dagli Emirati Arabi Uniti. I tassi di crescita relativi più elevati si sono registrati in Russia, Arabia Saudita e Messico.
Otto Paesi emergenti nel 2016 hanno importato meno di 1.000 tonnellate di uova fresche; solo uno, il Sud Africa, non ha importato uova. Dodici Paesi hanno importato meno uova nel 2016 che nel 2006. I sette Paesi con il più alto calo assoluto del volume delle importazioni sono elencati nella Tabella 16. La Repubblica Ceca ha mostrato il calo assoluto più alto con quasi 12.900 tonnellate: il Paese è stato in grado di passare a sistemi alternativi in tempi relativamente brevi, in modo da coprire la maggior parte della domanda della produzione nazionale.
Sommario
La precedente analisi delle dinamiche nel commercio delle uova da parte dei Paesi emergenti ha documentato che i volumi commerciali sono cresciuti molto più lentamente della produzione. Ciò indica che la maggior parte degli EMC è stata in grado di soddisfare la crescente domanda interna, intensificando la produzione. Le esportazioni sono cresciute ancora più velocemente delle importazioni, dimostrando che molti Paesi emergenti hanno modernizzato con successo i propri sistemi di produzione e sono stati in grado anche di generare un surplus di produzione rispetto alla domanda. Un indicatore di questa affermazione è il fatto che la concentrazione regionale delle esportazioni è stata notevolmente superiore a quella delle importazioni. Nel settore delle esportazioni, la Turchia e la Polonia hanno potuto condividere oltre il 26% del volume globale delle esportazioni. Nelle importazioni la concentrazione regionale è stata più bassa e distribuita in modo più uniforme. Cina e Russia sono risultati essere i due Paesi emergenti con i volumi di importazione più elevati.
Fonti, riferimenti e letture
El Hedi Arouri, M.; Boubaker, S.; Khuong Nguyen, D. (2014): Emerging Markets and the Global Economy: A Handbook. Oxford, UK: Academic Press.
Emerging Market: https://en.wikipedia.org/wiki/Emerging_market (retrieved: May 2020).
FAO database: http://www.fao.org/faostat.
Kvint, Vladimir (2009): The Global Emerging Market: Strategic Management and Economics. New York, London: Routledge.
Vercueil, Julien (2012): Les pays émergents. Brésil – Russie – Inde – Chine… Mutations économiques et nouveaux défis. Paris: Bréal, 3rd Ed.
Windhorst, H.-W.: A projection of the future dynamics in global egg production. In: Zootecnica international 40 (2018), no. 7/8, p. 24-26.
Lista dei Paesi emergenti (EMC = Emerging Market Countries)
I 37 Paesi emergenti sono: Arabia Saudita, Argentina, Bangladesh, Brasile, Bulgaria, Cile, Cina, Colombia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Grecia, India, Indonesia, Iran, Israele, Malesia, Mauritius, Messico, Nigeria, Oman, Pakistan, Perù, Polonia, Qatar, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Romania, Russia, Sudafrica, Taiwan, Thailandia, Turchia, Ucraina, Ungheria, Venezuela, Vietnam.