La Spagna supera il centinaio di focolai di influenza aviaria e aumenta il rischio di espansione

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Nel caso della Spagna, dal 1° luglio 2025 sono stati rilevati in totale 14 focolai nei volatili da cortile (1 in Estremadura, 3 in Castiglia-La Mancia, 2 in Andalusia, 1 a Madrid e 7 in Castiglia e León), 4 focolai in uccelli in cattività (nei Paesi Baschi, Andalusia, Valencia e Madrid), 1 focolaio in uccelli da autoconsumo a Madrid e 87 casi in uccelli selvatici in Andalusia, Estremadura, Galizia, Asturie, Cantabria, Navarra, Paesi Baschi, Aragona, Castiglia-La Mancia, Castiglia e León, Madrid, Comunità Valenciana e Catalogna.
In totale, circa 105 casi, anche se la maggior parte riguarda uccelli selvatici, secondo gli ultimi dati della Rete di Allerta Sanitaria Veterinaria (RASVE) del Ministero dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione (MAPA).
Inoltre, è stata confermata la rilevazione di IAAP H5N1 in una volpe selvatica (Vulpes vulpes) nella Comunità Autonoma dell’Aragona. La volpe è stata trovata morta vicino alla “Laguna de Gallocanta” (provincia di Saragozza), dove nelle ultime settimane erano stati segnalati casi in uccelli selvatici.

Nelle ultime due settimane, il numero di casi di IAAP negli uccelli selvatici è aumentato notevolmente sia in Europa (con 755 casi segnalati dal 1° novembre 2025) sia in Spagna (con 17 casi segnalati dal 1° novembre, riguardando nel nostro Paese soprattutto le gru, oltre ad altre specie come aironi cenerini, gabbiani zampegialle e cicogne bianche).
Si segnala che 7 dei 17 casi si trovavano in comuni appartenenti a Zone di Rischio Speciale (ZER) e Zone di Speciale Vigilanza (ZEV) dell’Ordinanza APA/2442/2006, mentre 10 sono stati trovati al di fuori di queste zone.

Questo aumento dei casi notificati in Europa e nell’area geografica circostante nelle ultime settimane, insieme alle previsioni di abbassamento delle temperature in Spagna nelle prossime settimane, così come la sequenza delle mappe di rischio settimanali e provinciali della presenza del virus nell’ambiente basate sul modello di rischio sviluppato dal CISA-INIA per il MAPA, hanno reso necessario innalzare il livello di rischio a livello nazionale ed estendere le misure dell’Ordinanza APA/2442/2006 (precedentemente stabilite nelle ZER e ZEV) all’intero territorio nazionale.
Ciò è stato attuato tramite la pubblicazione dell’Ordinanza APA/1288/2025, dell’11 novembre, che stabilisce la misura di confinamento degli allevamenti per la prevenzione e il controllo del contagio da influenza aviaria, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 13 novembre 2025 ed entrata in vigore dalla data di pubblicazione.

 

Fonte: qcom.com