L’industria canadese delle uova

➤ Hans-Wilhelm Windhorst, Professore Emerito presso l’Università di Vechta, Germania

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Il Canada occupa una posizione unica fra i paesi produttori di uova perché dagli anni ‘70 ha adottato un sistema di gestione che assicura la fornitura di cibo di alta qualità alla popolazione, garantendo al contempo risultati operativi positivi per tutte le aziende agricole e le aziende coinvolte nella catena di approvvigionamento. Nonostante le critiche al sistema, provenienti soprattutto dagli Stati Uniti, il Canada lo ha mantenuto. L’obiettivo di questo articolo è fare un’introduzione sul sistema di gestione della fornitura e dimostrare la sua applicazione, usando come esempio l’evoluzione della produzione delle uova fra 2019 e 2023.

Gestione degli approvvigionamenti: cos’è?

La gestione degli approvvigionamenti è stata introdotta negli anni ’70 con l’obiettivo di controllare la quantità e il prezzo di una varietà di prodotti alimentari. Ciò è avvenuto a seguito della volatilità dei prezzi del latte negli anni ’60, che causò gravi problemi economici agli allevatori di bestiame da latte. Furono proprio questi ultimi a rivolgersi al governo, chiedendo misure per regolare i livelli di produzione, i prezzi di mercato e le importazioni, in modo da garantire una produzione redditizia. Dopo aver valutato i pro e i contro, la base legale del sistema venne istituita nel 1972 con l’Agricultural Products Agencies Act.

Il ministero federale dell’Agricoltura e del Settore Agroalimentare del Canada (Agriculture and Agri-Food Canada) supervisiona sia la Canadian Dairy Commission che il Farm Products Council of Canada, il quale è responsabile per uova, carne di pollo e di tacchino. Il consiglio nazionale per il mercato delle uova, Egg Farmers of Canada, fu istituito nel 1972; negli anni successivi furono creati consigli simili per la carne di pollo e tacchino e per le uova da cova. L’obiettivo del sistema di gestione degli approvvigionamenti è di garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari, assicurando al contempo un risultato operativo positivo per tutti gli elementi coinvolti nella filiera (Muirhead 2016).

Poco dopo la sua introduzione, il sistema fu criticato perché rendeva difficile ai produttori esteri entrare nel mercato: poiché le quote di produzione assegnate agli allevamenti garantivano l’approvvigionamento completo, le importazioni non erano necessarie. I reclami presentati all’OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) contro il sistema non furono fruttuosi, così come il tentativo del presidente Trump di escludere il Canada durante la rinegoziazione del NAFTA nel suo primo mandato. Anche nel nuovo accordo commerciale (USMCA), il Canada ha mantenuto il diritto di applicare il sistema di gestione degli approvvigionamenti.

Nel 2024, 1.270 allevamenti di galline ovaiole sono stati integrati nel sistema.

Il numero di galline ovaiole e della produzione di uova continua a crescere

Il numero di galline ovaiole in Canada è passato da 33,5 milioni a 35,6 milioni tra il 2019 e il 2023, con un aumento, quindi, del 6,2%. Nello stesso periodo, la produzione di uova è cresciuta del 7,5% (Tabella 1). Il tasso di crescita più elevato della produzione di uova è stato il risultato della media migliorata delle performance di deposizione delle galline. L’aumento relativo è stato più marcato tra il 2021 e il 2022 rispetto agli altri anni. Ciò riflette l’incremento della domanda di uova durante la pandemia di Covid-19: siccome i ristoranti sono stati chiusi, si è ridotto il consumo fuori casa ed è invece aumentato il consumo domestico.

Tabella 1 – Evoluzione del numero delle galline ovaiole e della produzione di uova in Canada tra 2019 e 2023 (fonte: Statistics Canada)

Grandi differenze nelle dimensioni medie degli allevamenti

La Tabella 2 mostra come il numero di aziende agricole integrate nel sistema di gestione degli approvvigionamenti sia distribuito in modo molto disomogeneo tra le singole province. Questa distribuzione riflette la dimensione e la densità della popolazione, la vicinanza ai centri urbani e la disponibilità di materie prime per la produzione di mangimi.

Le differenze nelle dimensioni medie degli allevamenti sono notevoli. Le aziende agricole di Terranova e Labrador e dei Territori del Nord-Ovest presentano i valori più elevati, seguite da quelle della Nuova Scozia e del Nuovo Brunswick, che sono situate nei pressi di aree urbane. Anche in queste province le dimensioni degli allevamenti risultano ben oltre la media nazionale; in termini di produzione, infatti, sono orientate al rifornimento della popolazione locale e delle grandi città del Québec e di Montréal. Le province centrali del Manitoba e del Saskatchewan, invece, registrano le dimensioni più ridotte. Alberta e Columbia Britannica mostrano un equilibrio maggiore tra popolazione e numero di allevamenti: le dimensioni di un allevamento in Alberta sono simili a quelle delle pianure orientali, mentre quelle della Columbia Britannica superano leggermente la media nazionale.

Tabella 2 – Percentuale delle province rispetto alla popolazione in Canada (2023), al numero di aziende produttrici di uova e alla dimensione media degli allevamenti di galline ovaiole (2024) (fonte: Statistics of Canada; Egg Farmers of Canada, Annual Report 2024). * e Labrador ** la somma potrebbe non coincidere con il totale a causa degli arrotondamenti.

La Figura 1 confronta le quote provinciali di aziende produttrici di uova e di galline ovaiole. L’Ontario e il Québec rappresentavano nel 2023 il 51,4% delle aziende e il 58,5% delle galline ovaiole. Al contrario, le tre province atlantiche di Nuova Scozia, Nuovo Brunswick e Terranova e Labrador rappresentavano solo il 3,7% delle aziende, ma il 6,6% delle galline ovaiole, a causa della maggiore dimensione media degli allevamenti.

Figura 1 – Percentuale delle province canadesi rispetto al numero di allevamenti di ovaiole e alla quantità di galline ovaiole (2023) (elaborazione grafica: A.S. Kauer, basata sull’Egg Farmers of Canada, Annual Report 2023)

Quote di produzione e produzione di uova

Il Farm Products Council of Canada stabilisce le quote di produzione consentite per ciascuna provincia per l’anno successivo, dopodiché le province stesse ripartiscono le quote tra le singole aziende. Il prezzo che l’allevatore riceve per ogni uovo consegnato è basato sulla quota assegnata e, se questa viene superata, le uova eccedenti devono essere vendute al prezzo di mercato, che solitamente non è conveniente: motivo per cui gli agricoltori cercano di non superarla. Tuttavia, in caso di carenza nell’offerta di mercato, ad esempio a causa di un’epidemia di influenza aviaria, può risultare vantaggioso esportare sul mercato mondiale.

La Tabella 3 mostra che sei province hanno superato la quota assegnata, mentre le altre hanno prodotto meno del consentito. In termini di quantità, i produttori dell’Ontario hanno ecceduto di 687 milioni di uova. Il superamento relativo più alto si è registrato nel Nuovo Brunswick (138,8%). La Figura 2 mostra la quota provinciale rispetto alla produzione effettiva.

Tabella 3 – Quota consentita, produzione di uova e utilizzo della quota nelle province canadesi nel 2023 (fonte: Egg Farmers of Canada; Annual Report 2023). * e Labrador

Queste quote possono essere superate se situazioni del mercato straordinarie lo rendono necessario. Ad esempio, i gravi focolai di influenza aviaria nel 2023 hanno causato carenze di approvvigionamento. Fino a ottobre 2023, il virus ad alta patogenicità era presente in 319 allevamenti, e 7,8 milioni di volatili sono morti o stati abbattuti per prevenzione. Gli allevamenti hanno potuto sfruttare una quota aggiuntiva di 480 milioni di uova, prevista per tali situazioni. Inoltre, uova e derivati sono stati importati dagli Stati Uniti per garantire l’approvvigionamento alla popolazione.

Figura 2 – Percentuale delle province canadesi rispetto ai limiti delle quote federali di produzione e alla produzione d’uova (2023) (elaborazione grafica: A.S. Kauer basata sull’Egg Farmers of Canada, Annual Report 2023)

Sfide e prospettive

Oltre alla minaccia in corso del virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità nei gruppi di galline ovaiole, il settore canadese delle uova si trova ad affrontare altre sfide: i cambiamenti dei sistemi di allevamento delle galline ovaiole, le richieste per una produzione più sostenibile e le critiche continue al sistema di gestione degli approvvigionamenti. Il comparto canadese è quindi impegnato in un processo di cambiamento dei sistemi di allevamento. La Tabella 4 mostra che, tra il 2019 e il 2024, l’allevamento in gabbie convenzionali diminuirà drasticamente e solo il 43,3% delle galline sarà ancora allevato in tali sistemi. I piccoli aviari rappresentano il 36,9%, ma ciò significa che l’80,2% delle galline sarà ancora allevato in sistemi di allevamento controversi. L’allevamento a terra, dominante nell’Unione Europea, detiene una quota minore (13,5%) in Canada e lo stesso vale per l’allevamento all’aperto, che difficilmente aumenterà in futuro per il rischio di contagio da uccelli selvatici. L’allevamento biologico resta stabile tra il 4,8% e il 5,2%.

Tabella 4 – Cambiamenti nei sistemi di allevamento delle galline ovaiole in Canada tra il 2019 e il 2024; dati in %

Il primo focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità si è verificato in Nuova Scozia nel gennaio 2002. Nei mesi successivi sono stati infettati allevamenti in tutte le province: perdite significative sono state registrate in Columbia Britannica, Alberta e Manitoba, mentre negli anni successivi le maggiori perdite si sono concentrate soprattutto nella Columbia Britannica e nelle province delle praterie. È degno di nota che nelle province atlantiche si siano registrati, invece, pochi nuovi casi. Esiste una stretta correlazione tra le rotte migratorie degli uccelli selvatici e i focolai negli allevamenti, non a caso la rotta del Pacifico è stata la più attiva negli ultimi anni (Tabella 5) e il carattere ciclico dei focolai è confermato anche dalla Figura 3, che mostra parallelismi con le infezioni di influenza aviaria negli Stati Uniti (Windhorst 2023, 2024).

Tabella 5 – Focolai di influenza aviaria e perdite capi in Canada tra gennaio 2022 e marzo 2025 (fonte: Canadian Food Inspection Agency)

Le gravi perdite economiche nel 2022, nel 2023 e alla fine del 2024 hanno riacceso il dibattito sulla prevenzione vaccinale contro il virus. Tra l’altro, poiché il Canada non è un grande esportatore di carne avicola, al contrario degli USA, la vaccinazione potrebbe essere introdotta più facilmente. Negli Stati Uniti, infatti, la prevenzione vaccinale è finora fallita a causa dell’opposizione dei grandi centri di macellazione, poiché potrebbe portare a un enorme calo nelle esportazioni.

Figura 3 – Focolai di influenza aviaria negli allevamenti di ovaiole in Canada e perdite animali tra gennaio 2022 e marzo 2025 (elaborazione grafica: A.S. Kauer basata sull’Egg Farmers of Canada, Annual Report 2023)

Un’altra sfida è adattare il sistema di gestione delle forniture alla crescita della popolazione. Tra il 2019 e il 2023 la popolazione canadese è passata da 37,2 a 38,8 milioni e si prevede un ulteriore aumento a 39,6 milioni entro il 2025. La popolazione sta crescendo di circa 400.000 persone all’anno: 140.000 per crescita naturale e 260.000 per immigrazione. La domanda sta quindi aumentando di circa 100 milioni di uova all’anno e potrebbe aumentare ulteriormente se anche il consumo pro capite dovesse crescere ancora. Questo sviluppo deve essere preso in considerazione adeguando la quota di produzione e la sua distribuzione tra le singole province. Sarà necessario un aumento annuale di 335.000 galline, con una produzione media di 298 uova per gallina all’anno.

La Tabella 6 mostra la modifica dell’assegnazione delle quote per il 2024 e il 2025 rispetto al 2023. Per soddisfare la domanda di mercato prevista, la quota consentita per il 2025 aumenterà di 1,67 miliardi di uova, cioè del 17,6%, rispetto al 2023. Ontario e Québec rappresenteranno la metà di questo aumento. La variazione relativa tra le province sarà notevole. Il tasso di crescita più elevato è stimato per l’Alberta (22,5%), mentre il più basso per Terranova e Labrador (4,5%).

Tabella 6 – Variazioni nei limiti della quota federale tra il 2023 e il 2025; dati in milioni di uova (fonte: Egg Farmers of Canada, Annual Reports 2023 e 2024; RRI Canada). * e Labrador

Nel 2024, l’Egg Farmers of Canada ha avviato un’iniziativa per contribuire a migliorare le condizioni di allevamento delle galline ovaiole, modificando il Code of Practice for the Care and Handling of Pullets and Laying Hens (Codice di condotta per la cura e la gestione di pollastre e galline ovaiole) al fine di riflettere le nuove conoscenze scientifiche. L’iniziativa mira anche a ridurre l’impatto ambientale della produzione di galline ovaiole e a raggiungere emissioni nette zero di gas serra entro il 2050.

Nel 2022 invece, è stato intrapreso un passo per proteggere il sistema di gestione degli approvvigionamenti, mediante una legge che vieterebbe al governo di concludere accordi commerciali che consentano un aumento della quota tariffaria per le importazioni di uova o una riduzione dei dazi sulle uova importate oltre la quota corrente. Il disegno di legge è stato presentato alla Camera dei Comuni (House of Commons) nel giugno 2022 ed è stato approvato nel giugno 2023. Il Senato ha discusso il disegno di legge, ma non ha ancora preso una decisione. La sua approvazione sarebbe significativa non solo per l’industria avicola, ma anche per gli allevatori di bestiame da latte e per la produzione lattiero-casearia. Chi critica il disegno di legge sostiene, tuttavia, che una tale frammentazione del mercato potrebbe non essere nell’interesse dei consumatori, poiché ridurrebbe, o addirittura eliminerebbe, la concorrenza. Nel complesso, comunque, circa il 90% dei canadesi sostiene il sistema di gestione degli approvvigionamenti, poiché garantisce prodotti nazionali di alta qualità e prezzi di mercato stabili.

Bibliografia integrativa

Egg Farmers of Canada (Ed.): Annual Report 2023. https://www.eggfarmers.ca/resource/annual-reports. (Ultimo accesso: 25.3.2025).

Egg Farmers of Canada (Ed.): Annual Report 2024. https://www.eggfarmers.ca/wp-content/uploads/2025/03/2025-03-19_Egg-Farmers-of-Canada_Annual-Report-2024.pdf. (Ultimo accesso: 31.3.2025).

Muirhead, B.: Under Siege: Supply Management as Threatened Paradigm. Ottawa 2016. www.nfu.ca/sites/www.nfu.ca/files/Muirhead.pdf. (Ultimo accesso: 30.3.2025).

Statistics Canada: Production and Disposition of Eggs, Annual. https://www150.statcan.gc.ca/t1/tbl1/en/tv.action?pid=321001190. (Ultimo accesso: 25 5.2025)

The Regulatory Research Institute of Canada (RRI) (Ed.): Egg Market Gets New 2025 Federal Limits. https://rricanada.org/2025/01/16/egg-market-gets-new-2025-federal-limits. (Ultimo accesso: 27.3.2025).

Wikipedia: Dairy and Poultry Supply Management in Canada. https://en.wikipedia.org/wiki/Dairy_and_poultry_supply_management_in_Canada. (Ultimo accesso: 25.3.2025)

Windhorst, H.-W.: 2022 war Vieles anders. Eine Dokumentation und Analyse des AI-Seuchenzuges in den USA. In: Fleischwirtschaft 103 (2023), n. 4, p. 42-46.

Windhorst, H.-W.: Dritter Seuchenzug in den USA. In: DGS Magazin für die Geflügelwirtschaft 76 (2024), n. 9, p. 34-37.