
La Germania ha segnalato un nuovo focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità (H5N1) in un allevamento di 2.800 galline ovaiole a Schenefeld, nel nord del Paese. L’evento, riportato all’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH) dalle autorità tedesche, ha causato la morte di 100 capi. La notizia è stata diffusa mercoledì 3 settembre 2025 da Reuters.
Secondo quanto riferito, il caso si inserisce in una fase di ripresa stagionale dell’influenza aviaria in Europa. Le autorità sanitarie e la filiera avicola restano in allerta, poiché l’H5N1 ha già provocato gravi impatti negli ultimi anni, tra cui perdite di capi, discontinuità di fornitura e pressioni sui prezzi, oltre a una rinnovata attenzione al rischio zoonotico.
Cosa sappiamo finora
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Localizzazione: Schenefeld (Germania settentrionale). 
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Specie coinvolta: galline ovaiole. 
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Dimensione del focolaio: 2.800 capi; 100 morti attribuiti all’infezione. 
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Fonte: notifica tedesca alla WOAH, riportata da Reuters. 
Implicazioni per la filiera avicola
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Biosicurezza: il caso conferma l’esigenza di mantenere elevati standard in accessi, sanificazione, gestione vettori e acque, con particolare attenzione alle aree ad alta densità avicola. 
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Continuità operativa: possibili impatti locali su movimentazioni e logistica (uova, animali, prodotti), a seconda delle misure adottate dalle autorità competenti. 
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Mercati: eventi come questo possono alimentare volatilità e tensioni sui prezzi se si moltiplicano nel breve periodo, come osservato in precedenti ondate HPAI. 
 
			 
		 
		



