
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha pubblicato ad aprile 2025 la nuova edizione del rapporto “Le emissioni di gas serra in Italia: obiettivi di riduzione e scenari emissivi”, che delinea il quadro emissivo italiano a partire dal 1990 fino al 2023, evidenziando le tendenze in atto e identificando i fattori chiave che influenzano l’andamento delle emissioni dei gas serra.
Secondo i dati Ispra, in Italia, nel 2023, l’agricoltura ha contribuito a circa l’8,4% delle emissioni totali, registrando un calo delle emissioni di gas serra del -15,6% dal 1990, principalmente per la riduzione del numero dei capi, delle superfici e produzioni agricole, per la riduzione dell’uso dei fertilizzanti sintetici e per i cambiamenti nei metodi di gestione delle deiezioni.
Sebbene la zootecnia rappresenti circa il 76% delle emissioni del settore agricolo, gli allevamenti avicoli incidono solo per il 2,7% delle emissioni totali del settore agricoltura (nel 2021 incidevano per il 3,0%) e solo per lo 0,17% sul totale nazionale. L’avicoltura si conferma infatti come uno dei comparti zootecnici a minore impatto ambientale.
In generale, le emissioni italiane totali di gas serra, espresse in CO2 equivalente, sono diminuite del 26,4% tra il 1990 ed il 2023, una riduzione riscontrata in particolare dal 2008 e che è conseguenza sia della calo dei consumi energetici e delle produzioni industriali causato dalla crisi economica e dalla delocalizzazione di alcune produzioni industriali, che dalla crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili, da un incremento dell’efficienza energetica e dal passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio.
Il settore energetico si conferma la principale fonte di emissioni nazionali di GHG, contribuendo per l’80,3% nel 2023, anche se con un calo del 27,7% dal 1990 al 2023.
Responsabili, insieme, di circa la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti sono le categorie dei trasporti (28% del totale nazionale) e della produzione di energia (20%); un contributo importante alle emissioni totali è inoltre rappresentato dalle categorie del residenziale (18%) e dell’industria manifatturiera (13%). Le categorie emissive dei Processi industriali ed uso di altri prodotti (IPPU) sono responsabili del 6%, mentre il settore Rifiuti contribuisce al restante 5% alle emissioni totali.
Fonte: Ispra