
Fonte: Commissione Europea – Poultry Market Situation, ottobre 2025
Nel periodo gennaio–luglio 2025, la produzione totale di carne avicola nell’Unione Europea è aumentata del 1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, questo incremento ha mostrato un andamento disomogeneo: si sono registrati cali significativi in Ungheria, Francia e Italia, mentre altri Stati membri hanno mantenuto trend positivi.

Prezzi in ulteriore aumento
I prezzi si mantengono elevati anche nell’autunno 2025. Nella settimana 40, il prezzo medio del broiler ha raggiunto i €301/100 kg, in crescita del 9% su base annua. Anche le carni di petto si sono stabilizzate a €642/100 kg (+2% su base settimanale, +12% su base annua), mentre le cosce sono salite a €262/100 kg (+5% settimanale, +4% annuo). Questo trend riflette una forte domanda e un’offerta ancora limitata, in un contesto di costi di mangimi favorevoli.

Importazioni UE in aumento, calano le esportazioni verso alcuni mercati
Nel primo semestre 2025, le importazioni di carne avicola da Paesi terzi da parte dell’UE sono aumentate del 10% in volume e del 29% in valore rispetto allo stesso periodo del 2024. I principali fornitori si confermano Brasile, Regno Unito e Thailandia, mentre le importazioni dall’Ucraina sono diminuite di oltre 13%.

Parallelamente, le esportazioni dell’UE verso Paesi terzi sono diminuite del 3% in volume, pur registrando un incremento dell’8% in valore. I mercati in crescita per l’export UE sono stati Ghana, Congo, Benin e Svizzera, mentre si sono ridotti i flussi verso Vietnam, Ucraina e Arabia Saudita.

Situazione sanitaria: 538 focolai HPAI registrati
Tra ottobre 2024 e settembre 2025, sono stati registrati 538 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) in 19 Stati membri, con oltre 22,6 milioni di capi abbattuti. Il 53% dei focolai è stato localizzato in Ungheria, mentre i maggiori abbattimenti sono avvenuti in Polonia (47%), Italia (19%) e Ungheria (18%).
Le specie più colpite negli allevamenti sono stati anatre e tacchini, mentre in termini numerici il maggior impatto si è avuto sugli allevamenti di ovaiole.
Brasile e Paesi Bassi: andamento opposto delle esportazioni
Nel primo semestre 2025, le esportazioni brasiliane di carne avicola sono diminuite dell’1% in valore, con 2,47 milioni di tonnellate esportate. I mercati in calo sono stati UE, Arabia Saudita, Giappone, Emirati Arabi e Cina, mentre sono aumentate verso Messico e Filippine.
Nei Paesi Bassi, nello stesso periodo, è stato registrato il primo focolaio nazionale di influenza aviaria dopo marzo 2025, a conferma del rischio sanitario costante nonostante il calo stagionale di casi in Europa occidentale.
Conclusione
Il settore avicolo europeo mostra nel 2025 una crescita contenuta, in un contesto di mercato complesso segnato da pressioni sanitarie, dinamiche commerciali sfavorevoli e prezzi alti. Il trend delle importazioni suggerisce una crescente concorrenza da parte dei Paesi terzi, con impatti significativi sulla competitività del comparto europeo.
📌 Fonte: Commissione Europea – Poultry Market Situation, ottobre 2025 (ultimo aggiornamento: 23.10.2025)













