Può una miscela di saponine e alluminosilicato indurre una resilienza nel pollo verso la coccidiosi?

Brink 1, B. Bruneel 1, M. Sinclair 1, F. Atienza 1, J. Van Soest 1, Fritzlen 2 e M.E. Persia 2 - 1 Orffa Additives B.V., Breda, The Netherlands - 2 School of Animal Sciences, Virginia Tech, United States

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La coccidiosi nei broiler porta a una ridotta crescita e conversione alimentare e spesso è un fattore predisponente verso malattie secondarie, come l’enterite necrotica. La coccidiosi viene solitamente controllata tramite strategie convenzionali, come le medicine anticoccidiche o i vaccini, che però non sempre riescono a prevenire l’infezione da Eimeria, portando dunque a perdite di rese a causa di coccidiosi subcliniche. Come soluzione naturale le saponine derivate dalla Quillaja saponaria Molina e gli alluminosilicati riescono a facilitare la gestione della coccidiosi, riducendo la pressione infettante e migliorando la salute intestinale.

La coccidiosi è una delle principali malattie che colpiscono la produzione del pollo a livello globale. Questa malattia ha un impatto economico importante sull’industria avicola  e i costi globali nel pollo ad essa correlati, che comprendono la prevenzione, la cura e la perdita di rese, sono valutate in 13 miliardi di dollari, ovvero 20 centesimi per broiler. La coccidiosi è causata da un protozoo parassita dell’intestino del genere Eimeria. Sette diverse specie di Eimeria sono patogene nel pollo e ciascuna di esse ha una diversa patogenicità e una specifica collocazione a livello intestinale. Per replicare, questi parassiti invadono le cellule intestinali dell’ospite, con danno tissutale, peggiore digestione e assorbimento dei nutrienti, alterazione del benessere e delle rese di crescita. Inoltre la coccidiosi è fattore predisponente nei confronti di malattie secondarie, come l’enterite necrotica, indotta dal Clostridium perfringens.

La prevenzione e controllo della coccidiosi sono attualmente basate sull’uso di anticoccidici e vaccini vivi. L’uso profilattico intensivo degli anticoccidici ha però comportato lo sviluppo di ceppi resistenti di Eimeria, con conseguente perdita di efficacia. I vaccini, d’altra parte, hanno un costo relativo elevato, e, se gestiti scorrettamente, possono predisporre i polli a infezioni subcliniche di coccidiosi e a enterite necrotica. Nel pollo, inoltre, i vaccini spesso non portano a una immunità duratura nel tempo.

Considerate queste premesse, i produttori avicoli sono alla costante ricerca di nuovi strumenti per gestire la coccidiosi. Tra gli approcci più promettenti usati per il controllo di questa malattia ci sono gli additivi alimentari naturali, come estratti da piante ricche di saponine, che si trovano in molte specie vegetali e sono noti antimicrobici, che inibiscono le muffe e proteggono le piante dagli attacchi degli insetti. Gli estratti delle saponine da piante come la Quillaja saponaria Molina hanno un ampio utilizzo negli allevamenti e possono essere usati come antibatterici, antivirali, antiparassitari e pure come adiuvanti. L’effetto antiparassitario delle saponine pare dovuto alla loro azione detergente: la parte idrofobica delle saponine può integrarsi alla membrana del protozoo, per formare complessi con steroli, dando luogo alla formazione di pori e a lisi cellulare. Gli alluminosilicati sono materiali argillosi che vengono ampiamente usati come additivi alimentari, per migliorare le performance e la salute degli animali, principalmente grazie alla loro capacità di assorbire metalli pesanti, ammoniaca, micotossine e tossine, proteggendo in tal modo l’integrità del tratto intestinale. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare gli effetti di una miscela di un estratto di Quillaja saponaria ( fonte di saponine triterpenoidi) e di alluminosilicati, su escrezione delle oocisti, lesioni intestinali e rese produttive nei polli allevati su lettiera usata, infettata con oocisti di coccidi.

Metodi

Maschi di 1 giorno Ross 708 sono stati acquisiti da un incubatoio commerciale in USA e,  dopo avere selezionato quelli sani, 1152 pulcini sono stati assegnati a 48 box a terra (24 ciascuno). La prova consisteva in 4 trattamenti assegnati a caso ai vari box, ciascuna con 12 repliche: un controllo positivo senza anticoccidici, cresciuto su truciolo pulito (PC); uno negativo senza anticoccidici nel mangime, cresciuto su lettiera usata (NC); un controllo negativo con 60 mg/kg di anticoccidico (salinomicina; Bio Cox 60g, Huvepharma) nella dieta, allevato su lettiera usata (NC+sal) e un controllo negativo con una miscela di saponine e alluminosilicato (Excential Sapphire Q Orffa Additives, BV) con 30 mg/kg di estratto di Quillaja saponaria nella dieta, cresciuto su lettiera usata (NC+sap-al).

La lettiera usata conteneva oocisti di Eimeria ed è stata generata come segue: in 48 box a terra separati, un totale di 1200 maschi Cobb di 1 giorno, derivati da linea femminile di polli, sono stati accasati (25 per box) su lettiera di truciolo pulito e hanno ricevuto 10 dosi di vaccino per coccidiosi (Coccivac ® B52 Merk) nel mangime per i primi 2 giorni. Il vaccino consisteva nei seguenti ceppi: E. acervulina; E. maxima, E. maxima MFP, E. mivati ed E. tenella. I soggetti sono stati allevati fino a 18 giorni di vita, perché si svolgessero almeno 3 cicli di oocisti emesse sulla lettiera. La lettiera usata è stata poi raccolta e ridistribuita nei box sperimentali. I polli avevano libero accesso ad acqua e mangime nel corso dell’intero periodo sperimentale ed erano alimentati in 3 fasi, ovvero starter (da 0 a 16 giorni), grower (da 16 a 29) e finissaggio (da 29 a 42). Le diete erano a base mais e pannello di soia, in forma di macinato nella fase starter e pellet in quelle grower e finissaggio. Le mortalità sono state registrate quotidianamente. Ai giorni 0,17, 28 e 42 (alla fine di ogni fase alimentare), si è valutato il peso corporeo (BW) e il consumo medio quotidiano (ADFI), per calcolare la crescita (BWG) e la conversione (FCRm), con relativa correzione per mortalità. A 16 giorni, 3 polli per box sono stati soppressi per valutare le lesioni macroscopiche intestinali col metodo descritto da Conway e McKenzie (2008) e Johnson e Reid (1970). Nei giorni dall’11 al 13, dal 17 al 19 e dal 22 al 24, si sono raccolti campioni freschi da escreti da ciascun box, per determinare il numero di oocisti eliminate per grammo di feci. Le oocisti sono state poi conservate ed esaminate secondo le metodica di Long et al. e contate tramite la procedura di Dalloul et al. (2003), con la modifica di correzione per grammi di escreta raccolti.

Le rese dei polli, il punteggio delle lesioni intestinali e l’escrezione delle oocisti sono state analizzate con metodica ANOVA a una via, tramite JMP Pro 16 (SAS) con un livello di significatività stabilito a 0,05. Blocchi nel capannone sono stati usati come variabile random del modello. I risultati sono stati espressi come medie quadratiche (lsmeans), con l’errore standard di queste medie (SEM). Se l’ANOVA globale risultava significativo, si valutavano differenze significative tra gli lsmeans tramite il test di Fishers della differenza significativa.

Risultati

Da 0 a 16 giorni NC+sal e NC +sap-al hanno avuto il maggiore ADFI (P=0,004) e BWG (P=0,009) rispetto a NC, e performance simili a PC (P>0,05, Tabella 1). Da 0 a 29 gg non ci sono state differenze in ADFI (P=0,198) tra i trattamenti, ma il BWG era maggiore per PC, NC+sal e NC+sap-al, rispetto al gruppo NC (P=0,018). Per il periodo totale, compreso tra 0 e 42 gg, NC+sal ha dato maggiore BWG rispetto a NC, con PC e NC+sap-al intermedi, ma non significativamente differenti da NC e NC+sal. Come FCRm da 0 a 41 gg, NC+sal e NC+sap-al tendevano a migliorare la conversione totale rispetto ai trattamenti NC (P=0,053). Non si sono notate differenze nel punteggio delle lesioni tra i trattamenti nel duodeno (P=0,509), nel digiuno (P=0,101) e nell’ileo (P=0,579) (Tabella 2).

Dai giorni 11 a 13, si è notata una minore escrezione di oocisti nel gruppo PC e maggiore nei gruppi NC e NC+sap-al, con NC+sal intermedio (P<0,001) (Figura 1). Non si sono rilevate differenze significative nell’eliminazione di oocisti tra i trattamenti dal giorno 17 al 19 (P=0,209), nonostante il gruppo PC mostrasse numericamente le cariche minori durante questi tre giorni. Dal giorno 22 al 24 si è visto un andamento delle conte oocistiche (P=0,063) in cui NC+sal e NC+sap-al tendevano a ridurre il numero dii oocisti escrete rispetto al trattamento NC. Il PC mostrava un numero inferiore di oocisti nel corso di questi giorni.

Discussione

In questa prova l’infezione da oocisti è stata confermata dal minor numero di oocisti nel PC e maggiore in NC tra i giorni 11 e 13. Nessuna differenza significativa nella conta di oocisti è stata rilevata tra i trattamenti nei periodi tra i giorni 17 e 19 e tra i giorni 22 e 24, probabilmente a causa della notevole differenza tra i trattamenti. Invece per il periodo tra 22 e 24 giorni l’escrezione di oocisti è risultata ridotta del 39,7% e del 41,3% rispetto al controllo negativo, quando la salinomicina o la miscela di saponina-alluminosilicato erano somministrate, rispettivamente, indicando un effetto anticoccidico diretto di questi additivi. Le saponine sono molecole anfifiliche e sono detergenti naturali perché contengono un nucleo liposolubile di sapogenina e carboidrati idrosolubili come catene laterali. La riduzione nell’escrezione delle oocisti nei polli alimentati con la miscela di saponine e alluminosilicato è stata verosimilmente il risultato dell’affinità e dell’abilità della porzione di saponigenina delle saponine a formare complessi col colesterolo delle membrane dei protozoi. Ciò potrebbe avere influenzato l’integrità della membrana parassitaria, portando alla formazione di pori e a lisi cellulare, prevenendo così l’infezione intestinale e la successiva replicazione.

La miscela di saponine e alluminosilicati è riuscita a migliorare la crescita nei polli infettati con le oocisti allo stesso modo del controllo non infettato e del gruppo alimentato con salinomicina, che è un anticoccidico. L’infezione coccidica avviene solitamente insieme all’enterite necrotica, che è causata da tossine prodotte dal Clostridium perfringens. Un effetto benefico dell’alluminosilicato è la capacità di legare le enterotossine nel tratto intestinale degli animali. In questo studio, le migliori performance osservate nel trattamento NC+sap-al rispetto al trattamento NC, può anche essere dovuta all’alluminosilicato, che assorbiva le tossine prodotte da patogeni opportunistici nel pollo infettato con coccidiosi, riducendo così il danno intestinale e favorendo la crescita.

I risultati di questa prova indicano che la miscela di saponina e alluminosilicato può promuovere la resilienza nel pollo verso la coccidiosi. Questa miscela potrebbe essere migliorata per ridurre ulteriormente gli effetti negativi della coccidiosi subclinica sulla crescita e sull’efficienza alimentare nel pollo, riducendo i costi associati a queste perdite di performance. Se la richiesta da parte dei consumatori di prodotti senza antibiotici continuerà a crescere, questa miscela naturale potrebbe fornire una valida alternativa per il trattamento della coccidiosi nel pollo.

Bibliografia disponibile su richiesta

Dagli atti dell’Australian Poultry Science Symposium 2024