La 116° edizione di FierAgricola, che si è svolta a Verona dal 31 gennaio al 3 febbraio scorsi, ha ospitato un convegno organizzato da Unaitalia, dal titolo “Contrasto all’Influenza Aviaria: biosicurezze e vaccinazione?”, nel corso del quale si è discusso di uno degli argomenti più attuali nel campo dell’avicoltura: la prevenzione e il controllo dell’Influenza Aviaria attraverso la biosicurezza e la vaccinazione.
L’evento, organizzato da Unaitalia in coordinamento con l’Azienda Ulss 9 Scaligera – Sanità Animale, è stato moderato dalla dott.ssa Rossella Pedicone, Vicedirettrice di Unaitalia.
Il dott. Luigi Ruocco, Direttore Ufficio 3 DGSAF del Ministero della salute, è intervenuto sugli aggiornamenti normativi in tema di biosicurezza. Partendo dall’Ordinanza del Ministro della salute del 26 agosto 2005 e s.m.i. (integrata e prorogata fino al 30 aprile 2023), il dirigente del Ministero ha compiuto un excursus sugli interventi normativi europei in materia di salute animale che hanno portato all’emanazione del Decreto del 30 maggio 2023 “Modalità applicative delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli”. Il Decreto del 30 maggio 2023, che rappresenta un significativo passo in avanti nella prevenzione, ha introdotto obblighi di verifica e informatizzazione attraverso il sistema ClassyFarm.it, che garantiscono una maggiore trasparenza e un monitoraggio efficace delle misure di biosicurezza adottate negli stabilimenti avicoli.
Il dott. Guido Di Martino del Laboratorio benessere animale e sanità pubblica veterinaria dell’IZSVe ha presentato le nuove strategie per la formazione degli operatori del settore avicolo in materia di biosicurezza, in ottemperanza a quanto previsto dal DM 6 settembre 2023, che prevede un obbligo formativo di 18 ore suddivise in tre moduli (1. salute degli animali; 2. sistema identificazione e registrazione; 3. biosicurezza, altri aspetti gestionali e flussi informativi). Il programma formativo progettato da Unaitalia risulterà conforme al modulo 3 in termini di argomenti e monte ore. Inoltre, attraverso l’analisi delle esigenze formative e la percezione degli allevatori, il progetto di Unaitalia mira a implementare in modo partecipato (mappe interattive ed esercizi) e con supporti audiovisivi pratiche di biosicurezza efficaci, sottolineando il ruolo cruciale del veterinario aziendale e promuovendo l’uso responsabile dei medicinali veterinari. Il corso è attualmente in fase di progettazione, prevede al suo interno 11 moduli tematici e sarà pubblicato in estate. Lo sforzo congiunto di Unaitalia e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie è la dimostrazione di quanto un’azione capillare e coordinata possa aiutare ad elevare gli standard di biosicurezza nel settore avicolo.
La presentazione del dott. Calogero Terregino del Laboratorio di Referenza Nazionale, Europeo, WOAH e della FAO per l’Influenza Aviaria e la malattia di Newcastle ha affrontato il tema delle sfide affrontate nella gestione dell’Influenza Aviaria (HPAI) in Italia. Partendo dall’analisi dei dati epidemiologici degli ultimi anni, Terregino ha illustrato l’impatto devastante dell’epidemia HPAI 2021/2022 (the Big One), che ha visto un significativo numero di casi sia nella fauna selvatica che in quella domestica, con un picco di focolai nella regione del Veneto, e di quella del 2022/2023 (the Strange One), che ha colpito molti allevamenti rurali in zone considerate a basso rischio. La relazione ha dunque affrontato il tema della vaccinazione, con un’analisi approfondita dei vantaggi e delle sfide di tale pratica, soffermandosi sull’efficacia della vaccinazione per l’HPAI e su come questa possa essere attuata in Italia. In particolare, è stata ribadita la necessità di una banca di vaccini o di strumenti per acquisirli rapidamente, nonché di un sistema ben organizzato per implementare la vaccinazione protettiva d’emergenza o preventiva. Gli studi di challenge vaccinali per HPAI nel tacchino hanno evidenziato l’efficacia di vaccini di nuova generazione e l’importanza di una strategia vaccinale sostenibile, con particolare attenzione alla durata dell’immunità e alla compatibilità con la strategia DIVA (Differentiating Infected from Vaccinated Animals). Si è inoltre discusso il potenziale uso di vaccini vettorizzati, la necessità di booster per una protezione più elevata e la complessità della gestione della circolazione virale post-vaccinazione. La sicurezza alimentare e la sostenibilità della produzione di pollame sono state al centro del dialogo, con la vaccinazione che può rappresentare uno strumento molto utile per l’eradicazione di epidemie nelle aree densamente popolate di pollame. Tuttavia, Terregino ha messo in guardia contro i rischi associati alla vaccinazione, come ad esempio il minor impulso a investire in misure dirette di prevenzione e il possibile disincentivo per gli allevatori nell’applicare sistematicamente ed efficacemente le misure di biosicurezza.
Il convegno ha sottolineato la necessità di associare l’uso della vaccinazione con la continua e rigida applicazione delle norme di biosicurezza. Le strategie di vaccinazione sono state riconosciute come una componente essenziale nel contrastare efficacemente l’HPAI, specialmente quando le misure esistenti si rivelano insufficienti. L’impegno di Unaitalia e dei suoi collaboratori nella divulgazione e nell’educazione su questi temi critici è fondamentale per la resilienza e la preparazione dell’industria avicola nazionale ed eventi come quello di FierAgricola sono essenziali per promuovere il dialogo, l’innovazione e la cooperazione nel settore.