Guida all’illuminazione per l’allevamento di tacchini

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La luce è il principale fattore che influenza il ciclo ormonale, la maturità sessuale e l’ovodeposizione. Un buon programma luce è la combinazione di tre parametri diversi, che controllano l’ambiente luminoso della tacchina: spettro, intensità e durata del periodo luce/buio. 

È importante accertarsi che lo sviluppo riproduttivo della tacchina sia normale, sincronizzato e regolato in modo tale da coincidere con il momento del trasferimento in fase deposizione, verso le 29 settimane di vita. Seguire il programma luce suggerito dalla casa di selezione primaria è importante per ottimizzare l’ovodeposizione. Questo programma deve considerare la lunghezza del giorni, l’intensità e la fonte luminosa. 

Un programma luce è l’insieme di fattori importanti, che descrivono intensità, durata e tipo di luce usata per stimolare le tacchine alla deposizione. Per dare inizio alla riproduzione, le tacchine devono infatti essere fotostimolate, aumentando la durata del giorno. Tale stimolazione richiede che le femmine siano mantenute per un periodo di 11 settimane con una durata del giorno breve, di circa 8 ore, prima di fotostimolarle e aumentare la durata del giorno e l’intensità luminosa fino a 14 ore per iniziare la deposizione. Questo processo mima quanto avviene nel tacchino selvatico dopo la fine dell’inverno, fino alla primavera, quando il periodo di luce da breve si allunga e si ha l’inizio della deposizione. 

Nel momento in cui si accasano i riproduttori è importante che ci sia abbastanza luce, affinché i tacchinotti siano capaci di accedere sia all’acqua che al mangime, iniziando così una buona alimentazione, con cicli di attività e riposo regolari. La posizione della fonte luminosa, cioè della cappa calda, è importante per dotare i tacchinotti di un ambiente ben illuminato. 

Si suggerisce di usare un’intensità tra 80 e 100 lux nei primi 2 giorni, per essere certi che i tacchinotti trovino acqua e mangime. Dai 5 giorni di vita fino alla fine delle 11 settimane, l’intensità luminosa dovrebbe rimanere costante, a circa 50-60 lux, con una durata del giorno di 14 ore, al fine di promuovere un buono sviluppo della femmina (vedi Grafico 1). Dalle 12 alle 18 settimane, ridurre la durata della luce a 6-7 ore consente alle femmine di prepararsi per la fotostimolazione, che viene effettuata a 29 settimane di vita. 

Bisogna fare molta attenzione a uscite ed entrate dei ventilatori, che non devono far filtrare luce. Spesso la luce entra proprio da questi punti, che vanno quindi adeguatamente protetti (Foto 1 e 2). Errori nel programma luce della tacchina, con ingressi indesiderati di luce durante le previste ore di buio, possono dare luogo a una deposizione prematura. 

L’introduzione di una giornata più breve, di 6-7 ore, dalle 18 alle 29 settimane di vita assicura che la stimolazione dell’ovodeposizione avvenga proprio quando le tacchine vengono trasferite nei capannoni di deposizione, dove vige una durata del giorno maggiore. 

Nel periodo di condizionamento, la durata del giorno cala a 6-7 ore e l’intensità luminosa dovrebbe essere tra 50 e 60 lux (Tabella 1). 

Se la luce esterna entra nel capannone nel periodo di buio, dalle 18 settimane di vita, le femmine possono essere fotostimolate e avviate a deporre prematuramente. Ciò influenza sfavorevolmente il numero di uova prodotte e la loro dimensione, riducendo anche fertilità e picco di deposizione. 

Se in qualsiasi momento, durante la fase di condizionamento, le tacchine aumentano l’atteggiamento di covata, c’è un problema che va corretto, sia aumentando la protezione del capannone rispetto alla luce, che controllando il sistema di illuminazione o le procedure gestionali, che verosimilmente non sono state ben attuate a partire dalle 18 settimane. 

Pratiche di illuminazione durante la fase deposizione 

Il trasferimento delle tacchine nel capannone di deposizione di solito avviene a 29-30 settimane di età e la fotostimolazione inizia proprio nel giorno del trasferimento, muovendole da un ambiente con durata del giorno di 6-7 ore, a uno di almeno 14 ore. Le tacchine devono sempre passare ad ambienti con maggiore intensità luminosa rispetto a quella usata in fase di svezzamento, ed è consigliabile un’illuminazione di almeno 100 lux. Dare stimolazione luminosa alle tacchine prima delle 29 settimane può ridurre l’ovodeposizione e aumentare il numero di uova di scarto. In tal modo si riduce la produzione totale e aumenta il costo per uovo. 

La luce naturale fornisce la migliore intensità e qualità luminosa, perché ha un ampio spettro di onde luminose. La parte rossa dello spettro luminoso ha onde lunghe (600-700 nm) e rappresenta quella più importante nella fotostimolazione. Quando si imposta un’illuminazione in fase di deposizione, bisogna cercare quella che contenga la maggior quota di onde dello spettro del rosso. 

La durata del giorno o l’intensità della luce, nel corso della deposizione, non devono MAI diminuire. Ridurre la durata del giorno può indurre le tacchine a una muta prematura (con perdita di piume), compromettendo così la deposizione. 

Produzione in capannoni ad ambiente controllato 

Per simulare gli effetti stagionali di una luce in aumento, la durata dell’illuminazione dovrebbe aumentare ogni 4 settimane, in deposizione, per favorire il ciclo ormonale e ridurre il rischio di cova (Tabella 2). 

Deposizione in capannoni a ventilazione naturale 

Se le tacchine vengono trasferite a deporre in capannoni a ventilazione naturale, in periodi di lunga illuminazione giornaliera, bisogna allora mantenere tale durata della luce per tutta la deposizione. Va quindi usata luce artificiale aggiuntiva, visto che man mano la durata naturale del giorno va diminuendo. 

Quando invece la durata della giornata naturale è breve (non oltre le 14 ore, ad esempio in inverno), va seguito lo stesso programma luce indicato per i capannoni a luce controllata; infatti, i gruppi che iniziano la deposizione in periodi a luce crescente, avranno comunque un aumento naturale della durata del giorno, di circa ½ ora alla settimana, fino ad un massimo di 17 ore di luce al giorno. Un programma luce che inizia alle 6 di mattino fino alle 20 in inverno e alle 5 fino alle 21 in estate è l’ideale. In giornate scure, quando c’è poca o nessuna luce solare, bisogna poi aggiungere alla luce naturale altra illuminazione supplementare, usando luce artificiale. 

Le informazioni di seguito fornite si basano su esperienze pratiche, e vanno adattate a seconda del tipo di capannone e di condizioni operative. Suggerimenti per altri sistemi di accasamento possono essere richiesti al team di specialisti di Aviagen Turkeys.