Gestione del peso corporeo dei riproduttori per garantire prestazioni sostenibili

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Si prevede che la domanda di uova e carne avicola subirà una crescita sostenuta e continua nei prossimi anni. Gli allevatori di pulcini sono alla continua ricerca di nuove soluzioni che li aiutino a raggiungere i propri obiettivi zootecnici ed economici. La gestione delle strategie di alimentazione è un punto chiave per gestire correttamente la crescita e la riproduzione.

Negli ultimi 50 anni il peso corporeo dei broiler è aumentato di oltre il 450%, ma l’obiettivo di peso corporeo considerato ottimale per l’efficienza riproduttiva è rimasto invariato. Pertanto, il divario tra il potenziale di crescita dei polli da carne e il peso corporeo target dei riproduttori sta aumentando. La nutrizione e, più precisamente, il metabolismo energetico influenzano la riproduzione. Ecco perché una delle più grandi sfide pratiche contemporanee che gli allevatori di riproduttori devono affrontare è l’elevata uniformità del gruppo per garantire prestazioni sostenibili, tenendo in considerazione il peso corporeo delle femmine.

Sovrappeso e problemi riproduttivi delle galline

L’efficacia della selezione ha portato ad avere animali a rapida crescita riducendo al minimo il dispendio energetico. Ciò suggerisce una gestione metabolica diversa rispetto ad altre genetiche, come quelle da uova. Sebbene la produzione di un uovo sia un processo che richiede molta energia, un eccesso di energia porta a un aumento del peso corporeo femminile e la letteratura ne ha dimostrato le conseguenze negative sulle performance di produzione di uova.

Per le pollastre questo può portare a uno sviluppo accelerato (maturità sessuale precoce) e a un’iperattività ovarica. Può anche diminuire la produzione di oociti funzionali causando un’alterazione della gerarchia follicolare. Un’altra conseguenza può essere uno sviluppo anomalo dei follicoli che può a sua volta portare alla coesistenza di più gerarchie follicolari che ostacolano la corretta ovulazione. La maggiore frequenza di ovulazioni multiple o di ovulazioni ravvicinate comporta, in particolare, una maggiore incidenza di oociti anomali (deformati, molli). Le ovulazioni multiple causano la comparsa di “uova doppie” (doppio giallo) mentre le ovulazioni ravvicinate, solitamente, portano alla comparsa di un primo uovo “normale” e a un secondo, più piccolo, deformato e con difetti di calcificazione.

Una spiegazione arriva da uno studio che ha indagato l’effetto della sovralimentazione sulla produzione di lipoproteine (principali composti del tuorlo) nel fegato. Questo studio ha mostrato un aumento del diametro delle vescicole lipidiche simili a VLDL (lipoproteine a molto bassa densità) che normalmente hanno la particolarità di avere una dimensione identica di circa 30 nm. L’alterazione delle loro proprietà fisico-chimiche modifica il loro trasporto di sangue ai follicoli in fase di sviluppo, portando a un arresto dei depositi di tuorlo nei follicoli in crescita.

Di conseguenza, è molto importante porre l’attenzione sull’alimentazione dei riproduttori sia maschi che femmine per garantire un miglior tasso di fertilità e ottenere il maggior numero di pulcini di un giorno per raggiungere la massima redditività economica.

Fisiologia della gallina

La formazione delle uova richiede un elevato livello di energia e nutrienti. Uno studio ha stimato che il livello energetico necessario per produrre un uovo è pari a 102 kcal. Esso rappresenta un terzo dell’apporto totale di energia giornaliera ingerita dalla gallina. Questi importanti fabbisogni energetici comportano un elevato metabolismo energetico e fisiologico. La formazione dell’uovo non è solo associata a due diverse strutture anatomiche che utilizzano un’enorme quantità di nutrienti: l’ovaio per il tuorlo e l’ovidotto per l’albume e il guscio dell’uovo. 

Il fegato è anch’esso un organo chiave implicato nel metabolismo della gallina che deve essere mantenuto sano. Il fegato fornisce quasi tutti i nutrienti di base per lo sviluppo del tuorlo e dell’albume e supporta lo sviluppo del guscio d’uovo. Un fegato sano permette una buona produzione di uova con un’ottima qualità del guscio. Quando il fegato è in sofferenza, la produzione e la qualità delle uova ne risentono direttamente.

La fonte di energia influenza la funzione epatica. L’energia può provenire da lipidi, proteine, carboidrati e zuccheri. Il fegato utilizzerà direttamente o indirettamente questi nutrienti per costruire le lipoproteine (principali composti del tuorlo) che saranno trasferite dall’ovaio attraverso il torrente circolatorio. Da un punto di vista metabolico, la produzione di lipoproteine a partire dai lipidi è molto facile per il fegato. D’altra parte, la produzione di lipoproteine da un eccesso di carboidrati, zuccheri e proteine è stressante e metabolicamente dispendiosa per il fegato. A differenza di altre specie, come ruminanti e suini, gli avicoli hanno una scarsa capacità di biosintesi de novo dei trigliceridi dagli adipociti. Questo spiega perché le galline mantengono un’elevata concentrazione di glucosio nel sangue per far fronte all’enorme sfida della lipogenesi per la formazione delle uova. Quindi, le galline sono altamente soggette al diabete di tipo 2. Pertanto, le diete ricche di grassi aiutano a mantenere il fegato sano ma sono molto costose a causa dell’elevato costo della formula. Tuttavia, la dieta contiene principalmente cereali ricchi di carboidrati come cellulosa e amido. Ecco perché una gallina ha bisogno di sintetizzare gli acidi grassi de novo nel fegato per soddisfare i fabbisogni lipidici per la produzione di un uovo.

Inoltre, c’è un’asincronia tra l’assunzione di mangime e il momento in cui l’uovo viene prodotto (continuamente durante la giornata), il che significa che il fegato viene sollecitato durante tutto il giorno. In caso di eccesso di consumo di energia, le galline possono immagazzinarla nel fegato, attraverso un fenomeno chiamato steatosi epatica che porta alla sindrome del fegato grasso. Un fegato grasso riduce la produzione di uova, aumenta la mortalità, diminuisce la qualità del guscio dell’uovo e altera il metabolismo dei carboidrati e dei grassi influenzando i parametri riproduttivi. La regolazione del metabolismo delle lipoproteine e più in generale la produzione di uova dipendono dalla secrezione di due ormoni principali: l’insulina e gli estrogeni.

Diabete di tipo 2

Quando l’insulina non è prodotta a sufficienza o quando il corpo non può utilizzarla efficacemente, si verifica il diabete di tipo 2 e corrisponde a un aumento prolungato della glicemia (iperglicemia). Questa patologia deriva da alterazioni del metabolismo dei carboidrati che compaiono progressivamente. Il diabete è favorito da una diminuzione della sensibilità delle cellule all’insulina (insulino-resistenza) soprattutto quando gli animali sono in sovrappeso. La produzione di insulina diventa insufficiente e porta a un accumulo di glucosio nel sangue che non può più essere utilizzato dalle cellule del fegato, dei muscoli e del tessuto adiposo, portando a disturbi a livello fisiologico in quanto il glucosio è il principale “olio” delle cellule.

L’accumulo di grasso epatico è una complicanza del diabete: si osserva un aumento del trasporto del grasso al fegato associato a una diminuzione della mobilizzazione del grasso dal fegato. Questo spiega la sindrome del fegato grasso, che si verifica alla fine del periodo di produzione.

La fase di deposizione tardiva

La fase di deposizione tardiva è un periodo critico in cui si osserva un naturale declino dell’efficienza riproduttiva dei riproduttori. Questi eventi sono spesso correlati a un affaticamento della gallina che porta a un disturbo del metabolismo glucidico e lipidico e a una difficile gestione del peso corporeo della femmina. In questa fase la gravità del diabete aumenta e si traduce fisiologicamente in un calo delle performance (riduzione della produzione di uova, comparsa della sindrome del fegato grasso, aumento del peso vivo delle galline e riduzione del tasso di fertilità).

Per supportare questa specifica fase, ADM ha sviluppato una soluzione basata su un estratto vegetale innovativo denominato PERFEGG. Aiuta gli allevatori a massimizzare la loro redditività rispondendo a 5 obiettivi:

  • limita l’aumento di peso corporeo
  • aumenta il numero di uova prodotte
  • migliora la fertilità delle galline
  • migliora il tasso di schiusa
  • aumenta il numero di pulcini di un giorno.

Un recente test eseguito sui riproduttori in una struttura di ricerca e sviluppo francese ha evidenziato i vantaggi di PERFEGG sul significativo aumento della fertilità femminile (+2,7 punti), un miglioramento del tasso di schiusa di +2,2 punti. Ciò ha comportato la produzione di +1 pulcino di un giorno per gallina dopo 10 settimane di integrazione.

Riducendo l’incidenza del diabete di tipo II, PERFEGG migliora il metabolismo dei grassi nel fegato e la formazione del tuorlo d’uovo. Più lipoproteine vengono sintetizzate nel fegato ed esportate nel tratto ovarico, migliore sarà l’omogeneità dell’ovaio. Di conseguenza, la produzione di uova aumenta, vengono prodotti più pulcini. Con una migliore gestione dell’aumento di peso corporeo associato a un migliore metabolismo dei grassi, la fertilità della gallina aumenta. In questo studio, PERFEGG ha limitato significativamente l’aumento di peso corporeo della femmina.

Con un potenziale ritorno sull’investimento superiore a 3, PERFEGG è una soluzione vantaggiosa per migliorare le prestazioni economiche degli allevatori di pulcini.

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