Efficacia della fitasi nel tacchinotto rispetto al pulcino

Cees Kwakernaak - Schothorst Feed Research, Lelystad, The Netherlands

209

Sulla base del contenuto in ceneri tibiali, i risultati dell’aggiunta di enzima fitasi a diete per tacchinotti sembrano simili, come efficacia, a quelli ottenuti nei polli.

Nel 2009 Peter Woodward ha presentato una relazione sugli effetti di fosforo e fitasi nel tacchino. In breve, il fosforo (P) è un nutriente essenziale negli avicoli, importante per lo sviluppo di ossa forti e sane, ed è decisivo per la produzione di carne. Il fosforo nelle piante è legato alla molecola di fitato, che presenta una digeribilità scarsa negli avicoli. Le fonti di fosforo inorganico sono tuttavia limitate, il che ha reso il fosforo un ingrediente particolarmente costoso per le formulazioni a uso avicolo. Woodward ha calcolato che il costo del fosforo rappresenta circa il 10% del valore del mangime starter nel tacchino.

La capacità della fitasi, come enzima esogeno, di rilasciare il fosforo legato al fitato, è evidente ed è diventata una fonte alternativa economica di fosforo. Oggi, gli enzimi fitasi sono aggiunti normalmente alle diete per avicoli per ridurre i costi e l’escrezione di fosforo, diminuendo così anche l’impatto ambientale. La fitasi è in grado di influenzare positivamente l’assorbimento ileale di amminoacidi e di energia.

Il fosforo derivato dalla fitasi non ha necessariamente un valore fisso, ma dipende da vari fattori, come il fitato già presente nel mangime e il contenuto in calcio. Spesso i produttori di fitasi calcolano lo stesso valore di fosforo per polli, tacchini e anatre, ma gli studi sul valore del fosforo derivato dalla fitasi nei tacchini sono scarsi rispetto al pollo.

Questo articolo compara l’efficacia di due fonti di fitasi in una prova su tacchinotti e pulcini, in un progetto sperimentale condotto da Schothorst Feed Research.

A tacchinotti e pulcini è stata fornita una dieta con bassi livelli di fosforo, a base di mais/soia come controllo negativo (NC – Tabella 1). Sono state poi formulate tre diete, aggiungendo lo 0,6 – 1,2 e 1,8 g/kg di fosforo derivato da fosfato monocalcico (PC), tramite scambio con Diamol e CaCO3. Rispetto alla dieta di controllo NC, il contenuto totale di calcio nelle diete PC risultava maggiore, con 1,0 g/kg per i tacchini e 1,3 per i polli (anche come risultato dello scambio Diamol e CaCO3). Sono stati quindi aggiunti alla dieta di controllo NC vari prodotti a base di fitasi a 4 diversi dosaggi, determinando così 12 trattamenti dietetici per specie animale. I prodotti testati sono stati: fitasi derivata da Buttiauxella spp espressa dal Trichoderma reesei (BT) e fitasi da E. Coli espressa da Pichia Pastoris (EP).

Entrambi i prodotti testati sono stati analizzati per l’attività fitasica standard (FTU) secondo AOAC da LUFA (Germania). Le diete erano state pellettate a freddo con l’aggiunta di TiO2 come marker inerte. Per ciascuna specie animale ogni trattamento dietetico veniva testato con 6 repliche in gabbie metaboliche con 16 soggetti, da 5 a 21 giorni di età. Mangime e acqua erano forniti a volontà. Il 21esimo giorno è stato raccolto il contenuto di 21 cm di ileo, iniziando dalla giunzione ileocecale. I campioni, raggruppati e classificati per gabbie, sono stati liofilizzati e analizzati per Ti e P, per calcolare il coefficiente di assorbimento apparente di fosforo. Sono state poi prelevate le ossa tibiali a 4 soggetti per gabbia e analizzate per il contenuto in ceneri per kg di materia secca senza grassi. I parametri ottenuti sono stati quindi analizzati per gli effetti del trattamento dietetico (con ANOVA in Genstat). Sono state infine disegnate le curve di risposta alla dose esponenziale, per ciascun prodotto fitasico, con i relativi parametri per specie. L’esperimento è stato approvato dal comitato etico animale.

I risultati per la digeribilità apparente dell’assorbimento ileale del fosforo (abs P) e del contenuto di ceneri tibiali, per ciascun trattamento, sono riportati, sia per tacchinotti che per polli, nella Tabella 2, espressi come percentuale rispetto al trattamento di controllo NC (0=al 100%). I livelli dei dosaggi FTU non sono stati identici per fitato e specie animale; ciò è dovuto al dosaggio previsto per ottenere una determinata FTU nei prodotti in esame, ma la valutazione successiva alla formulazione delle diete sperimentali ha messo in luce differenze tra la teoria e l’evidenza pratica.

Per entrambe le specie animali e i prodotti fitasici, il livello FTU più basso aumentava significativamente l’assorbimento ileale del fosforo e il contenuto in ceneri tibiali. Nonostante il livello di EP fosse superiore rispetto a quello di BT, gli abs del fosforo con BT risultavano significativamente superiori a quelli con EP, sia nel tacchinotto che nel pollo. Riguardo ai parametri relativi alle ceneri tibiali, questa differenza significativa tra prodotti fitasici era evidente paragonando i livelli di 1.155 FTU di EP rispetto ai 1.035 FTU di BT nei tacchini e ai 1.505 FTU di EP rispetto ai 1.046 FTU di BT nei polli. Ciò evidenzia una chiara efficacia, espressa in FTU standard, per BT rispetto a EP, indipendentemente dalla specie animale. La differenza è rilevabile anche quando si eseguono le curve esponenziali di risposta al dosaggio. Nei Grafici 1 e 2 vengono mostrate le curve delle ceneri tibiali rispettivamente per tacchini e polli. L’equazione della curva è stata usata per calcolare l’equivalenza tra i prodotti a base di fitasi, come mostrato nella Tabella 3.

Sulla base del contenuto in ceneri tibiali, 500 EP equivalgono a 225 FTU di BT nei tacchini, o a 260 nei polli; quindi il comportamento è simile tra le due specie, con un fattore di 2,0 tra BT ed EP. Questo fattore resta valido nella determinazione dell’equivalenza di EP con 500 FTU di BT quando si deve prendere come riferimento una sezione più alta delle curve. Le risposte all’aggiunta di fitasi sono state migliori nei tacchini: le differenze nell’efficacia dei due prodotti sono risultate a vantaggio dei tacchinotti rispetto ai pulcini. La valutazione dell’assorbimento ileale del fosforo di BT risultava migliore, rispetto a EP, soprattutto nei tacchini (fattore di circa 2,5) e inferiore nei polli (fattore di 1,5). La situazione al ventunesimo giorno potrebbe essere diversa dalla situazione al settimo giorno, perché il fosforo nella dieta risulta simile durante il periodo sperimentale iniziale, ma la richiesta di fosforo diminuisce, per kg di dieta, con la crescita.

Grafico 1 e 2 – Curve di risposte esponenziali per il contenuto in ceneri tibiali nel tacchino e dosaggi relativi di fitasi BT o EP (Grafico 1); contenuto in ceneri tibiali nel pollo (Grafico 2).

Un altro fattore è la capacità di adattamento della dieta di controllo NC, che risulta in una degradazione di fosforo fitato eccessiva o sovra regolata in assenza di fitasi. Per la dieta di controllo NC si è calcolato che la degradazione minima di IP (Inositol monophosphate, Inositolo monofosfato) deve essere stata attorno al 6% nei tacchini e al 26% nei polli. Si potrebbe anche concludere che questa capacità del pollo non sia maggiore rispetto al tacchino, in quanto collegata al fosforo totale nella dieta. Il contenuto in ceneri tibiali al ventunesimo giorno è il risultato più evidente della prova e non dipende solo dall’assorbimento di fosforo in questo specifico giorno, ma fornisce una migliore comprensione dell’efficacia della fitasi rispetto al valore dell’assorbimento ileale di fosforo in quel giorno.

Sulla base del contenuto delle ceneri tibiali e della risposta della dieta di controllo si è calcolato che 1,0 g di MCP-P potrebbe essere rimpiazzato da 674 FTU di BT o 1.215 FTU di EP nei tacchini, mentre nei polli il valore sarebbe 594 FTU di BT o 1.240 FTU di EP. La differenza tra i prodotti fitasici corrisponde ai risultati prima esposti.

Comunque questi valori non sono in linea con quelli usati nella pratica, che si basano su molte prove secondo le quali 500 FTU di EP possono sostituire almeno 1,0 g di MCP-P. Ciò dipende da vari fattori, non considerati in questa prova, ma che dimostrano la complessità nel determinare i valori assoluti della matrice del fosforo.

La bibliografia è disponibile su richiesta

Dagli Atti della Turkey Science and Production Conference