Per il comparto dell’allevamento, come per quello agricolo, si prospettano nuove opportunità offerte dalle tecnologie digitali che cambieranno in poco tempo tutto lo scenario produttivo.
I ritmi di crescita e di diffusione delle nuove tecnologie 4.0 sono elevati proprio per le risposte che la digitalizzazione assicura in termini di utilizzo razionale delle risorse, per la possibilità di ridurre le emissioni e di rispondere agli obiettivi di emissioni zero entro il 2050, per la trasparenza nei processi produttivi e per la possibilità di certificare ogni passaggio lungo la filiera di produzione. I benefici dell’agro-zootecnia 4.0 avranno riflessi anche sull’occupazione, con la richiesta di profili professionali specializzati in grado di interpretare i dati raccolti dalle macchine e dagli strumenti di precisione.
Queste tecnologie sono preziose anche per la ripresa del settore dopo il periodo pandemico, che ha comportato cambiamenti profondi a livello internazionale, con un forte aumento dei prezzi dei mangimi e un eccesso di offerta di prodotto finito. In tale contesto diventa quindi fondamentale rivedere i termini di gestione, razionalizzandoli quanto più possibile per incrementare la competitività aziendale.
Fra le ultime priorità della produzione stanno acquisendo sempre maggior rilievo la capacità e l’impegno degli allevatori di garantire il benessere degli animali allevati, assicurando loro migliori condizioni in allevamento, e la sostenibilità produttiva diretta a una maggiore tutela dell’ambiente e delle risorse disponibili.
Big Data, IoT, droni e robotica
Le nuove tecnologie possono consentire agli allevatori di mettere in pratica una gestione migliore, più precisa, in grado di rilevare le condizioni ambientali con estrema accuratezza per verificare eventuali errori nel settaggio di temperatura, areazione e umidità, elementi che incidono in modo notevole sulla vita e sulla salute dei capi allevati. L’Internet of Things (IoT) è una tecnologia che può trovare largo impiego negli allevamenti. Si tratta dell’automazione e connessione di tutti gli impianti, che diventano così controllabili anche da remoto. Un esempio di nuove tecnologie è l’uso di sensori in allevamento, efficienti e sensibili, sistemi di allarme sofisticati in grado di rilevare ogni variazione o necessità di adeguamento, trasmettendo le rilevazioni ovunque sia necessario e consentendo quindi di intervenire anche da molto lontano e in ogni momento del giorno e della notte. I sensori sono in grado di rilevare i consumi di acqua e mangime, di controllare il peso degli animali, di determinarne i valori di accrescimento, in maniera precisa e completa.
Fra le nuove tecnologie vi è anche la raccolta di Big Data che rende possibile l’archiviazione di set informativi di grandi dimensioni e generici, che vengono successivamente organizzati e gestiti per la creazione di analisi mirate. Una buona piattaforma per Big Data consente agli sviluppatori di acquisire un’ampia varietà di informazioni, sia strutturate che non strutturate, a qualsiasi velocità, in tempo reale o in serie. I dati vengono poi trasformati in formato utilizzabile, di norma tramite operazioni di ordinamento e aggregazione, e talvolta in operazioni più complesse, quali funzioni avanzate e algoritmi.
I set di dati risultanti vengono memorizzati per ulteriori elaborazioni, oppure resi disponibili per l’utilizzo in strumenti di business intelligence o di rappresentazione grafica. Le analisi predittive aiutano gli utenti a calcolare la probabilità che un determinato evento si verifichi in futuro; le analisi prescrittive forniscono invece suggerimenti specifici agli addetti. Tutta questa grande disponibilità di informazioni ha bisogno di un’adeguata capacità di calcolo che solo l’intelligenza artificiale è in grado di fornire. Nell’industria avicola si tratta quindi di impiegare algoritmi sempre più sofisticati al fine di tracciare, calcolare ed applicare in prospettiva i dati in ambienti produttivi concreti.
Anche i droni rappresentano uno strumento utile alla raccolta di informazioni e al controllo della gestione, soprattutto negli allevamenti avicoli all’aperto, mentre la robotica riveste un ruolo di rilievo nel processo produttivo di allevamento, con i robot che possono essere utilizzati per ridurre i rischi in termini di salute e biosicurezza e migliorare lo stato sanitario degli animali.