Negli incubatoi misurare il livello di fertilità di ogni lotto di uova rappresenta un fattore chiave. I test sulla fertilità risultano particolarmente utili al fine di determinare l’eventuale presenza di embrioni morti, di uova rotte e di uova contaminate durante il processo di incubazione.
Misurare il livello di fertilità di ogni lotto di uova è un compito importante per vari motivi:
per determinare se eventuali problemi di schiusa sono dovuti a scarsa fertilità;
per monitorare le prestazioni degli addetti all’inseminazione artificiale nell’allevamento e consentire l’adozione di misure correttive quando la fertilità diminuisce;
se la fertilità è bassa (<90%), rimuovere le uova sterili dall’incubatrice può ridurre il problema dei punti freddi all’interno della macchina.
Procedure
Per valutare la fertilità si illumina l’uovo con una luce intensa (speratura) dopo 7 giorni di incubazione. Un uovo sterile apparirà alla speratura come luminescente, o chiaro (Figura 1).
Un uovo fertile apparirà scuro con vasi sanguigni evidenti vicino alla cellula d’aria (Figura 2).
Con alcuni sistemi di speratura è possibile rilevare embrioni morti nei primi giorni di incubazione – cioè morti prematuramente. Gli embrioni morti precocemente possono essere identificati dalla mancanza di vasi sanguigni strutturati vicino alla cellula d’aria (Figura 3).
Una cella d’aria molto grande indica normalmente che l’uovo è rotto.
Sul mercato ci sono vari produttori che possono fornire attrezzature adeguate per la speratura, che vanno dalle lampade portatili per testare ogni uovo individualmente fino alle macchine completamente automatizzate che testano vassoi interi alla volta. I sistemi di speratura manuali sono più lenti e richiedono più manodopera, ma tendono anche a essere più accurati.
Il test sulla fertilità viene normalmente eseguito a 10-14 giorni di incubazione o a 25 giorni dal trasferimento. Il vantaggio di eseguire un test precoce consiste nel fatto che un eventuale problema viene identificato più rapidamente e consente di agire più velocemente per risolverlo. Lo svantaggio, invece, è che si tratta di una procedura di gestione aggiuntiva in incubatoio. Una soluzione di compromesso può essere quella di eseguire un test a campione a 10-14 giorni sul 10% delle uova incubate, prese da ciascun gruppo, ed effettuarne poi uno successivo sul 100% delle uova, al momento del trasferimento.
Se si esegue un test a campione su ciascun gruppo bisogna assicurarsi che il campione sia rappresentativo dell’intero lotto di uova e che venga testato un minimo di 1.000 uova. Sebbene non sia necessario rimuovere gli embrioni sterili e quelli morti precocemente dai vassoi durante il test sulla fertilità, è consigliabile farlo se la fertilità cala al di sotto del 90%; infatti, se c’è un numero troppo elevato di uova sterili sui vassoi, ciò potrebbe causare un raffreddamento localizzato.
Interpretazione
Va notato che le uova identificate come chiare alla speratura potrebbero non essere necessariamente sterili, ma indicherebbero invece una mortalità embrionale molto precoce. La lampada di speratura non è normalmente in grado di distinguere tra uova sterili ed embrioni morti nei primi 2-3 giorni di incubazione.
Tipicamente, in un buon gruppo da riproduzione, un terzo delle uova chiare, quando vengono aperte, contiene embrioni morti molto precocemente. Se la fertilità rappresenta un problema, allora aumenterà la proporzione di casi di sterilità nelle uova chiare, mentre sarà vero il contrario se c’è un problema di embrioni morti precocemente. È importante che siano registrati con regolarità tutti i dati sulla fertilità e che gli allevamenti di produzione vengano rapidamente informati sui risultati.