La campagna di lotta alle mosche negli allevamenti avicoli sta vivendo il suo periodo più intenso

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Le temperature roventi di giugno e luglio hanno pesantemente accelerato il ciclo biologico delle mosche che hanno trovato le condizioni ottimali per il loro sviluppo. Gli allevatori hanno quindi aumentato la frequenza degli interventi per il loro contenimento nonché aumentato le misure di prevenzione, dedicando maggior tempo alla piaga entomologica più consistente nel comparto avicolo. Per non uscirne sconfitti serve un piano d’azione.

Con valori di temperatura oltre i 30 °C si configurano le condizioni ideali per la proliferazione delle mosche. Alla luce dello straordinario potere riproduttivo di questi Ditteri, si rischia un’inevitabile fase critica per l’allevamento che se non prontamente sovvertita, potrebbe comportare una perdita di controllo della situazione entomologica con riflessi sulla biosicurezza e sulla produttività.

Uno dei fattori determinati per il controllo della popolazione muscina in ogni tipologia di conduzione dell’allevamento (in gabbia, a terra o in voliera) è senza dubbio il larvicida.

In piena estate, nonostante eventuali sistemi di ventilazione, si riscontra una folta deposizione di uova di mosca al suolo o nei nastri trasportatori della pollina. Saranno sufficienti soltanto poche ore affinché si verifichi la schiusa di suddette uova, dalle quali usciranno larve affamate che rappresentano il bersaglio più numeroso della popolazione. Appare evidente quanto sia strategica l’importanza dell’intervento larvicida per contrastare il loro sviluppo.

In Tabella 1 è riportata l’incidenza della temperatura sullo sviluppo delle larve: i dati, riportati da Scirocchi nel 1988 ma tuttora attuali, dovrebbero essere di prezioso riferimento per gli avicoltori che hanno a carico la demuscazione.

Poiché le temperature esterne influenzano in maniera determinante le dinamiche della popolazione di mosche, ogni 7-10 giorni è opportuno applicare i larvicidi nei substrati di maturazione affinché venga depressa la popolazione larvale, concedendo respiro agli animali.

Quali opportunità?

Nei substrati particolarmente asciutti, l’intervento con il larvicida Hoko Ex®, diluito in acqua secondo le indicazioni di etichetta, risulta risolutivo. Grazie alla facilità con la quale si diluisce, l’allevatore riuscirà a completare rapidamente l’intervento servendosi di una pompa manuale o di un altro strumento idoneo. Hoko Ex® si prepara facilmente rispettando la dose di 250 grammi in 5 litri d’acqua per 10 m2 di lettiera asciutta abitata da larve di mosche.

Gli interventi rivolti contro gli adulti

Talvolta le orde di mosche adulte possono sembrare inarrestabili. In questi drammatici frangenti la risposta degli insetticidi di uso comune potrebbe suscitare qualche incertezza. Per proseguire il piano d’azione moschicida è necessario affiancare ad Hoko Ex® la migliore arma disponibile contro gli adulti di mosca: l’Alphi® WG. Da sempre punto di riferimento nei piani di controllo, Alphi® WG è un granulo idrosolubile dall’impareggiabile efficacia e tra i pochi che possono essere impiegati in presenza dei soggetti.

Sulle superfici non porose dell’allevamento Alphi® WG si presta a essere applicato a spruzzo attraverso i comuni irroratori, previa diluizione in acqua nel rapporto un kilo ogni 8 litri. In punti a elevata infestazione, spesso coincidenti con le mangiatoie, può risultare utile l’applicazione a pennello, diluendo un kilo in 800 ml d’acqua a formare un gel della densità utile. Siffatta modalità applicativa è finalizzata alla realizzazione di punti di forte richiamo per gli insetti, che percepiscono gli attrattivi zuccherini presenti nella formulazione. Alphi® WG, a base della nota quanto futuribile sostanza attiva Azametifos, non esercita alcun potere repulsivo rimanendo focalizzato sul controllo efficace e duraturo di mosche adulte, tenebrioni e scarafaggi in genere.

Hoko Ex® e Alphi® WG sono due soluzioni concrete e imprescindibili all’interno di un piano d’azione volto al controllo delle mosche e finalizzato a superare lo stress da insetti in allevamento nei mesi più caldi della stagione. Un binomio efficace che consente la salvaguardia della biosicurezza e del portafoglio dell’avicoltore.

Newpharm ha pensato anche all’esterno delle strutture quando ha sviluppato l’esca ecologica per la cattura massiva degli adulti Flyrex® New. Tale esca richiama all’interno di trappole a secchiello o in sacca monouso le mosche adulte, sottraendole dal fastidio arrecato agli animali.

Attraverso l’adozione di mezzi contro larve (Hoko Ex®) e adulti (Alphi® WG e Flyrex® New) nel periodo che va da marzo a ottobre il piano di controllo dei muscidi può ritenersi completo e mirato alla massima efficienza. La riduzione delle mosche (ma verrebbe da dire degli insetti infestanti in genere) non solo migliora le produzioni, ma salvaguarda la biosicurezza degli allevamenti, oggi più che mai un fattore chiave.

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