Il Parlamento europeo ha esortato la Commissione a vietare l’uso delle gabbie negli allevamenti approvando la risoluzione promossa su iniziativa dei cittadini europei e nota come “End the Cage Age”. Ha richiesto tuttavia una valutazione d’impatto completa e approfondita prima di fissare una data di eliminazione graduale.
Il Parlamento europeo ha votato la risoluzione proposta dall’eurodeputato Norbert Lins basata sull’iniziativa “End the Cage Age”. Tuttavia, il Parlamento si concentrerà sui problemi che saranno riscontrati nella sua attuazione. La risoluzione è stata accolta con favore dal Copa-Cogeca poiché prende in considerazione le molteplici dimensioni di una questione troppo complessa per essere ridotta a un semplice slogan. Si è voluto pertanto evidenziare il lavoro in corso nel settore zootecnico europeo che già offre i più alti standard mondiali in materia di benessere animale. Gli allevatori sono attori dinamici che cercano, con i propri mezzi e le proprie realtà economiche, di trovare le soluzioni ideali per migliorare in ogni modo possibile il benessere animale.
La risoluzione del Parlamento mette in guardia la Commissione dai paradossi che il dibattito pubblico ha ignorato, a cominciare dalla questione delle importazioni dal Paesi terzi. La risposta del Parlamento è stata chiara: oggi le condizioni di allevamento nei Paesi terzi “non possono essere verificate”. Il Parlamento UE chiede alla Commissione di rivalutare gli accordi commerciali già firmati alla luce degli eventuali sviluppi legati alla questione delle gabbie. Ma questo sarà fattibile in tempo dato che gli accordi sono oltre 60?
In risposta al voto, il Segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha dichiarato: “Questa risoluzione parlamentare mostra i limiti dell’iniziativa. Gli allevatori sono pronti a fare più investimenti, ma non a scapito della loro sopravvivenza. La risposta all’iniziativa causerà significativi problemi di coerenza dell’azione europea. La Commissione europea dovrà dimostrare come evitare l’imposizione di due pesi e due misure per le importazioni, ma anche come proteggere in modo efficace i piccoli allevatori, per i quali la fase adattamento sarà particolarmente delicata, nonché come sarà garantita la stabilità dei prezzi.”
La graduale eliminazione dell’allevamento in gabbia si deve basare su una valutazione d’impatto scientificamente fondata. Le alternative all’allevamento in gabbia, dicono i deputati, sono già utilizzate con ottimi risultati in diversi Stati membri, ma dovrebbero essere ulteriormente migliorate e incentivate. Per garantire condizioni di parità agli allevatori di tutta l’Unione europea, i deputati hanno concordato sulla necessità di una legislazione comunitaria.
La fine dell’allevamento in gabbia dovrebbe basarsi su un approccio per specie. Prima di mettere in atto cambiamenti legislativi, i produttori e gli allevatori devono avere un sostegno adeguato e un periodo di transizione per il progressivo adeguamento di tutte le aziende. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero garantire verifiche e controlli doganali efficaci, volti ad assicurare la reciprocità dei requisiti di qualità e sicurezza e del rispetto delle norme UE in materia di benessere degli animali.
La Commissione europea deve tenere conto del fatto che i diversi settori dell’allevamento hanno bisogni e condizioni economiche differenti, sia in termini di prezzi al produttore sia di investimenti necessari. Ecco perché Copa-Cogeca ha accolto con favore la richiesta del Parlamento europeo di una valutazione d’impatto completa e basata su fondamenti scientifici e agronomici prima di fissare una data di eliminazione graduale delle gabbie.
Fonte: Copa-Cogeca