Gestione dei tacchini nella prima settimana di vita

Aviagen Turkeys Ltd

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Negli allevamenti di tacchini si tende a replicare e migliorare il comportamento naturale materno, fornendo mangime, calore, acqua, sicurezza e comfort.

L’importanza di fornire ottime condizioni di pulcinaia è evidenziata dalle conseguenze sullo sviluppo intestinale dopo la schiusa che, se inadeguato durante le prime due settimane, può ostacolare in modo permanente la capacità di assorbire i nutrienti.

Le prime ore e giorni di vita dei tacchini sono quindi importantissimi e influenzano la sua capacità di accrescimento, di ottenere un’ottima salute e di esprimere il potenziale economico, fattori che poi si traducono in una maggiore produzione di carne o uova. Questa fase della vita, se ben gestita e con la dovuta attenzione ai dettagli, ricompensa lo sforzo e il tempo dedicati.

La preparazione del capannone

La preparazione del capannone per l’accasamento di un nuovo gruppo di tacchini inizia subito dopo lo svuotamento. È necessario rimuovere la vecchia lettiera e poi lavare e disinfettare bene, impiegando manodopera professionale. Tutte le sostanze chimiche usate devono essere approvate, sottoposte a diluizione e gestite secondo le indicazioni del produttore. Bisogna lavare capannone e attrezzature in modo accurato, togliendo qualsiasi residuo di materiale organico che altrimenti ostacolerebbe l’azione del disinfettante. Dopo la disinfezione e prima di posizionare la nuova lettiera, i capannoni andrebbero testati con tamponi ambientali per effettuare un accertamento sulla qualità del lavaggio, riducendo così il rischio di trasmettere patogeni da un gruppo all’altro.

Tutte le vaschette per l’immersione degli stivali e le altre attrezzature di biosicurezza vanno quindi riattivate, per mantenere un ambiente pulito ed esente da patogeni. Le linee idriche e i vasconi vanno ripuliti, svuotati e disinfettati usando prodotti approvati e registrati come l’acido peracetico. A questo punto si procede con la manutenzione delle attrezzature.

Dovrebbe poi essere posta sul pavimento ben asciutto una lettiera fresca e di buona qualità, a una profondità di almeno 7 cm in estate e 10 in inverno. La profondità della lettiera evita infatti ai pulcini il contatto con il pavimento freddo sottostante, consentendo loro di mantenere il comfort termico necessario. Meglio non usare trucioli di legno duro o umido. Potrebbe essere necessario applicare un secondo disinfettante, con nebulizzazione a caldo, dopo avere sparso la lettiera e preparato il capannone all’arrivo dei pulcini, ma ciò dipende dallo stato sanitario, dall’età e dalla condizione dei capannoni.

Disposizione del capannone

Ci sono due modi per preparare un capannone per l’arrivo dei tacchini: 1) con pulcinaia a cerchio (Figura 1) dove i pulcini sono tenuti in cerchi chiusi fino a 5-7 giorni (solitamente usata per lo svezzamento dei riproduttori), o 2) con l’intero capannone a disposizione (Figura 4) dove ai pulcini viene fornito uno spazio maggiore usando quasi tutto il capannone; solitamente ciò avviene per i tacchini allevati a scopo commerciale. Entrambi i sistemi sono validi, ma quello esteso a tutto il capannone risulta più difficile per i pulcini che sono esposti fin da subito agli effetti ambientali (temperatura, luce, ventilazione, mangime ed acqua). Per tale ragione Aviagen Turkeys suggerisce gruppi di pulcinaia di piccole dimensioni, soluzione più pratica ed economica.

Pulcinaia a cerchi

La dimensione del cerchio dipende dalla fonte di calore della cappa, ma solitamente richiede circa 4 metri di diametro, con una cappa che emana circa 40 °C nel centro e 28 °C al bordo (Figura 2). Queste temperature, nel cerchio, si possono modificare, alzando o abbassando la cappa. Tutt’intorno al cerchio va posto del materiale solido come cartone, che viene usato frequentemente in Paesi freddi, oppure una rete nei Paesi più caldi. L’altezza è di circa 45 cm.

Meno pulcini vengono collocati nel cerchio e minore sarà la competitività tra loro, con maggiori probabilità di avere una buona partenza per ciascuno. Come regola generale, ogni cerchio dovrebbe contenere non oltre 270 pulcini maschi o 290 femmine.

Dentro il cerchio andrebbero poste almeno due mangiatoie e due abbeveratoi per 100 pulcini, di cui la metà aggiuntive. Tali mangiatoie possono essere cartoni portauova, di plastica o altro materiale.

Accasamento nel capannone intero

I pulcini hanno accesso a un’area maggiore e quindi i punti di abbeverata e alimentazione vanno collocati dappertutto, alla giusta altezza. Ciò significa che mangiatoie e abbeveratoi sono messi in linea per tutta la lunghezza del capannone, mentre quelli aggiuntivi sono posti tra le linee, in modo che i pulcini abbiano distanze minime da percorrere per trovare mangime e acqua. Come per la pulcinaia a cerchio, occorrono almeno due mangiatoie e due abbeveratoi per 100 pulcini, di cui il 50% supplementari.

Presentazione del mangime

Il consumo di mangime, durante la pulcinaia, è vitale in termini di raggiungimento del peso vivo. È importante, sia in pulcinaia a cerchio che a capannone intero, che il mangime starter sia fornito come sbriciolato o come mini pellet, ed entrambi con un contenuto in polvere minimo (non oltre il 10%). Aviagen Turkeys ha creato uno speciale vaglio per mangime, in modo da controllarne la qualità. Altre informazioni in merito si trovano sul sito www.aviagenturkeys.com.

Accasamento dei pulcini

I tacchini andrebbero posti in un ambiente caldo e confortevole, preriscaldando il capannone almeno 24-72 ore prima dell’accasamento. La superficie della lettiera a contatto con i pulcini deve essere di almeno 28 °C di temperatura e, idealmente, di 30 °C prima dell’accasamento. Ciò può essere controllato con un termometro a infrarossi. Una giusta temperatura del capannone è fondamentale per l’accasamento dei pulcini, soprattutto se si accasa in tutto il capannone e, per ottenerla, potrebbe essere necessario riscaldare più a lungo.

La ventilazione minima e il ricircolo, se disponibili, vanno attivati 24 ore prima dell’accasamento per raggiungere una temperatura uniforme e adeguata dappertutto. Prima di accasare i pulcini occorre controllare il livello di CO2 all’altezza della lettiera e, se si usano i cerchi, all’interno di ciascun cerchio. Il livello deve essere inferiore ai 2500 ppm; se è maggiore bisogna aumentare la ventilazione fino a raggiungere il livello normale. Accasare i pulcini con livelli di CO2 superiori a 2500 ppm ne riduce l’attività, con un conseguente minore consumo di cibo e acqua e un impatto negativo su salute e prestazioni. Il capannone va controllato bene prima dell’accasamento, per essere certi che ambiente, temperatura, acqua, mangime e luce (minimo 80 lux) siano adeguati.

Il trasferimento dei pulcini dal camion al capannone con i carrelli o le scatole rappresenta un momento importante per la biosicurezza. Se i carrelli sono quelli del camion, vanno portati il più vicino possibile alla porta di ingresso e disinfettati prima di entrare. Durante l’accasamento va mantenuta costantemente la separazione tra zona sporca e pulita. Il personale che trasferisce le scatole dal camion al capannone deve restare nella zona sporca. Le scatole vanno consegnate al punto di ingresso per poi essere prelevate dagli addetti che devono restare sempre nella zona pulita, per l’intera durata della operazione. Il personale della zona sporca non deve accedere a quella pulita.

All’arrivo, i tacchini vanno collocati subito, un ritardo aumenterà il rischio di disidratazione.

Il camion va scaricato il più velocemente possibile per prevenire il raffreddamento dei pulcini e per ridurre le perdite di calore del capannone. Se si accasa nel sistema a cerchi, non bisogna mettere le scatole direttamente nei cerchi, perché ciò potrebbe causare il surriscaldamento dei pulcini, ma vanno poste all’esterno, calcolando se i numeri sono corretti. Nell’accasamento a tutto capannone, vanno contate le scatole sui carrelli all’ingresso. Se i pulcini sono stati sessati in incubatoio, occorre essere certi che le scatole siano ben contrassegnate prima di aprirle; ciò al fine di garantire il corretto accasamento dei singoli sessi nelle zone apposite.

I pulcini possono essere rilasciati gentilmente e velocemente dalle scatole nella zona pulcinaia, vicino a mangime e acqua, contando gli eventuali morti. I pulcini dovrebbero essere attenti, vitali e cercare subito cibo e acqua. Dopo il loro accasamento, vanno lasciati soli per circa un’ora, per ambientarsi, per far loro trovare acqua e mangime senza distrazioni, evitando rumori inutili. A questo punto andrebbero ispezionati ogni due ore, controllando come si dispongono nella zona pulcinaia, sia nel cerchio che nel capannone intero. È necessario regolare la temperatura sulla base della loro disposizione e usare solo le indicazioni delle tabelle come linee guida (Figura 5 e Tabella 1).

 

Mangime e acqua vanno somministrati in continuazione e mantenuti puliti da feci. L’ideale è aggiungerne poco e spesso, in modo da incoraggiare i pulcini a bere e mangiare, aggiungendo vassoi portauova che vanno sostituiti quando vengono contaminati dalle feci.

Con temperature di pulcinaia elevate, l’acqua negli abbeveratoi e nelle linee si riscalda, il che non incoraggia i pulcini a bere e inoltre favorisce lo sviluppo di batteri. Abbeveratoi e linee idriche vanno svuotati spesso e l’acqua lasciata scorrere per mantenerla fresca, assicurando la giusta profondità negli abbeveratoi e regolando gli stessi all’altezza corretta (Figura 6).

La lettiera può bagnarsi o contaminarsi, specialmente attorno agli abbeveratoi, il che richiede la sua rimozione e sostituzione con materiale fresco, per prevenire condizioni di lettiera bagnata (con danni alla superficie plantare dei pulcini) che potrebbe causare dermatite.

Dopo 3-4 giorni i cerchi possono essere uniti e consentire così ai pulcini uno spazio maggiore, incorporando al contempo ulteriori abbeveratoi e mangiatoie fissi. I cerchi vanno poi tolti dopo 5-6 giorni, lasciando libero l’accesso all’intero capannone.

Sia con la pulcinaia a cerchio che a capannone intero, le mangiatoie e gli abbeveratoi aggiuntivi andrebbero rimossi gradualmente dopo 5–7 giorni, togliendone la metà il primo giorno e poi i rimanenti nei due giorni seguenti. Ciò permette ai pulcini di avere il tempo di orientarsi e abituarsi alle mangiatoie e agli abbeveratoi automatici, riducendo lo stress.

Andrebbe introdotto un programma luce che includa periodi di oscurità sin dal primo giorno, con un minimo di un’ora di buio. L’oscurità va poi aumentata gradualmente fino a 5-10 giorni, quando i pulcini dovrebbero ricevere 8 ore di buio continuo. I pulcini necessitano di questo periodo di buio prolungato per stimolare la produzione di melatonina che aiuta a sviluppare la forza ossea e che consente un periodo di tranquillità e riposo, favorendo l’abbeverata e l’alimentazione nelle restanti ore. Sono stati ottenuti buoni risultati fornendo inizialmente 48 ore di luce, per poi passare a periodi alternati di luce e buio di 2 ore ciascuno. Quando la luce si riaccende, dopo un periodo di buio, i pulcini sono naturalmente stimolati alla ricerca di mangime e acqua. Questo è anche il momento ideale per aggiungere mangime fresco nelle mangiatoie.

In entrambi i sistemi di pulcinaia è fondamentale che l’intensità luminosa sia tenuta a un minimo di 80 lux in tutta l’area: si aiuta così il pulcino a trovare cibo e acqua immediatamente dopo l’accasamento. Dopo pochi giorni è possibile che l’intensità debba essere ridotta per evitare fenomeni di beccaggio delle piume e della cloaca.

La ventilazione minima va aumentata ogni giorno per mantenere buona la qualità dell’aria. Ciò lo si valuta dai valori di CO2 (massimo 2500 ppm). La misurazione si esegue all’altezza del pulcino e va effettuata al mattino, come prima cosa, per essere certi di misurare la qualità dell’aria dopo un periodo prolungato di ventilazione al minimo e quindi al suo massimo livello di CO2.

Conclusioni

Ci sono molti fattori importanti, prima e dopo l’accasamento dei pulcini, cruciali per il benessere dei tacchini. Per tale ragione la gestione di questa fase è vitale e deve essere affidata ad addetti specializzati, ben organizzati e con un programma preciso. Usare scorciatoie e gestire male la pulcinaia compromette le performance dei pulcini e dei tacchini, con una conseguente redditività ridotta in ogni tipo di allevamento.