Caratteristiche di base per una lettiera adeguata

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La lettiera permanente è il pavimento dove gli animali si muovono, riposano, vivono e defecano. Deve essere abbondante perché deve durare per tutto il ciclo di allevamento degli animali e consentire l’assorbimento e la fermentazione delle deiezioni.

Una buona condizione della lettiera è un requisito indispensabile per la salute dei soggetti. La sua funzione è principalmente quella di miscelarsi con le deiezioni prodotte dagli animali durante tutto il ciclo, in modo che la superficie resti asciutta e prevenga eventuali lesioni agli arti.

La lettiera deve presentare anche una certa friabilità in modo da permettere all’animale di esplicare tutti i comportamenti naturali. Per mantenerla in buono stato è indispensabile un’adeguata ventilazione, scegliere materiale di qualità, impedire le perdite di acqua dagli abbeveratoi o evitare eventuali problemi relativi a patologie.

Specifiche

Per mantenere un ambiente confortevole sotto il profilo termico e sanitario, poco prima dell’ingresso degli animali, viene steso un letto di materiale organico – composto in genere da paglia di frumento o lolla di riso o truciolo di legno – sul pavimento del ricovero, in modo da ricoprire uniformemente tutta la superficie. In genere, il letto deve avere uno spessore adeguato, a seconda del tipo di materiale e del periodo stagionale: maggiore nei periodi invernali e minore in quelli estivi.

Le conseguenze dirette che una lettiera di qualità non ideale può avere sull’ambiente vengono normalmente valutate misurando le emissioni di azoto sotto forma di ammoniaca. Nelle deiezioni avicole, l’azoto non assimilato dall’animale per l’accrescimento viene eliminato in forma organica (acido urico). Successivamente sulla lettiera hanno inizio subito alcune reazioni di demolizione dell’acido urico, che portano alla produzione di ammoniaca. Le diverse condizioni di temperatura, umidità e porosità delle lettiere sono i fattori che maggiormente influenzano queste emissioni.

Una lettiera umida e pastosa ed un’elevata umidità dell’aria rappresentano i principali fattori di rischio di lesioni plantari (pododermatiti) nei polli da carne. Si tratta di infiammazioni dolorose della pelle delle superfici plantari e dei tessuti sottostanti. Nella forma benigna, gli unici segni visibili sono un’alterazione cromatica ed un lieve ispessimento della pelle. Nei casi gravi, si può osservare la formazione di ascessi, e di piaghe superficiali o profonde della pelle. In generale, queste patologie possono essere evitate mantenendo una lettiera asciutta.

I fattori che condizionano la pododermatite sono:

  • Densità dei polli per m2.
  • Età di macellazione.
  • Umidità della lettiera, che è proporzionale al consumo idrico e all’igroscopicità del materiale utilizzato.
  • Diete ad alto contenuto di sale o di grassi.

Caratteristiche e componenti di una lettiera appropriata

Una lettiera appropriata assorbe l’umidità ed isola dal freddo, è asciutta e plasmabile per soddisfare i bisogni comportamentali e prevenire i problemi di salute delle zampe.

Per quel che riguarda la composizione, una miscela di diversi materiali come, ad esempio, trucioli di legno mischiati a paglia, è la combinazione più appropriata affinché i polli possano soddisfare le loro esigenze comportamentali. Anche una lettiera composta solo da trucioli di legno è accettabile. Tuttavia, l’impiego esclusivo di pezzi di corteccia, di segatura o di sabbia non è raccomandato poiché la corteccia ha una scarsa capacità di assorbimento, la segatura ha un tenore di polvere troppo elevato e la sabbia non isola a sufficienza.

La lettiera deve avere una profondità tale da consentire ai polli di fare bagni di polvere e nello stesso tempo di arrotarsi le unghie sul pavimento del pollaio e di razzolare.

Valutazione della qualità della lettiera

Una lettiera di buona qualità può essere spostata o rimossa dal pavimento. Prendendone una manciata in mano risulta moderatamente umida e non ammassata. Se è incrostata, molto umida o bagnata, ha perso la sua funzione e pertanto deve essere cambiata. In questo caso, è necessario cercare la causa e porvi rimedio.

I seguenti fattori di rischio possono diminuire la qualità della lettiera:

– abbeveratoi che perdono e sgocciolamenti d’acqua prodotti dagli animali quando azionano i beccucci;
– scarsa capacità di assorbimento della lettiera;
– insufficiente isolamento del pavimento;
– elevata umidità dell’aria;
– ventilazione mal regolata;
– problemi digestivi causati da malattie o da una cattiva composizione del mangime.

Smaltimento e riciclo

La lettiera viene cambiata al bisogno e completamente rimossa a fine ciclo produttivo. Alla fine di ogni ciclo si presenta mista agli escrementi che gli animali hanno prodotto durante la loro permanenza. La lettiera e la pollina, se sottoposte a processo di maturazione, devono essere opportunamente stoccate presso l’allevamento e trattate secondo le norme vigenti. Quando ciò non fosse possibile, queste devono essere rimosse tramite aziende e personale regolarmente autorizzati.

La lettiera deve essere prelevata con automezzi a tenuta e coperti in modo da prevenirne la dispersione accidentale. Le deiezioni di avicoli allevati a terra sono considerate “effluenti palabili”, in quanto costituite dalle deiezioni miscelate con il materiale di lettiera ed eventuali altri materiali ad essi assimilati. La migliore tecnica disponibile per lo stoccaggio è porre il tutto in edifici, coperti, dotati di pavimento impermeabilizzato e, se non fosse possibile smaltire immediatamente, procedere con un’adeguata ventilazione. Un’altra opzione di stoccaggio della pollina, dopo la rimozione degli animali dai locali, consiste nell’uso di concimaie per l’uso agronomico, in base ai regolamenti regionali.