Quale ruolo per il settore avicolo nella strategia Farm to Fork?

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Il settore della carne è stato oggetto di un attento esame durante la pandemia ed è al centro di vari dibattiti in corso sulla sostenibilità del settore avicolo nell’Unione europea.

La strategia Farm to Fork (F2F) ha corretto l’atteggiamento prevenuto verso la carne rispetto alle precedenti versioni di bozza, ma ha anche offerto un solido supporto alle proteine ​​alternative per rispettare l’impegno di ridurre l’impatto ambientale e climatico della produzione animale.

Di recente, la conferenza virtuale Euroactiv ha discusso del ruolo del settore avicolo nella futura strategia Farm to Fork. Sabine Juelicher, Direttore Sicurezza alimentare, mangimi e innovazione, DG SANTE, Commissione europea; Frederic Leroy, Professore di Microbiologia industriale e Biotecnologie alimentari, Vrije Universiteit Brussel; Jonty Whittleton, Responsabile di Campaign Farming, World Animal Protection e Birthe Steenberg, Segretario generale, AVEC Poultry meat, hanno risposto alle domande più scottanti che preoccupano il settore: quanto è sostenibile la produzione di carne avicola rispetto ad altre carni e alle proteine alternative? La gestione della salute e del benessere avicolo è in linea con i più elevati standard della UE? Quali pratiche hanno un impatto minore sull’ambiente e sulla salute dei consumatori? In che modo scienza e innovazione possono garantire che la carne di pollo in Europa sia sicura, economica e nutriente? Come può il settore avicolo europeo produrre di più con meno? In che modo gli standard dal campo alla tavola influenzeranno le importazioni dai Paesi terzi?

Durante il dibattito è emerso che il settore avicolo dell’UE è disponibile a essere parte della soluzione nella strategia Farm to Fork. La campagna promozionale “Questa è la nostra carne avicola! Pollo di alta qualità con garanzia europea” mira a informare i consumatori sul benessere degli animali, sulla sostenibilità, sulla sicurezza alimentare e sui benefici nutrizionali della carne avicola europea, assicurando ai consumatori che è un cibo conveniente, di alta qualità e buono. Tutti gli esperti intervenuti alla conferenza hanno riconosciuto l’importanza di una cooperazione su larga scala per creare un sistema alimentare sostenibile nell’UE. “Vorremmo che l’Unione europea orientasse i consumatori verso modelli di consumo più sani, il che significa anche su diete a base vegetale”, ha affermato Sabine Juelicher. Questo concetto è stato poi contestato da Frederic Leroy, che ha affermato che gli alimenti animali, e quindi anche la carne di pollo, giocano un ruolo importante come elementi preziosi all’interno di un’ampia gamma di soluzioni dietetiche. Jonty Whittleton ha sottolineato che la sua organizzazione vede con particolare favore il fatto che le aziende alimentari stiano iniziando a riconoscere le esigenze dei polli, così come la crescente richiesta dei consumatori di prodotti più etici e di opzioni alimentari sostenibili.

Un altro punto chiave della discussione è stata l’etichettatura. Birthe Steenberg ha affermato che: “I consumatori devono sapere se la carne avicola nelle loro pietanze è prodotta secondo le rigide regole dell’UE. Pertanto abbiamo richiesto di etichettare con un marchio EU / Non-UE tutti i prodotti che contengono carne di pollo nelle varie parti della catena e anche nei ristoranti, bar o sulle confezioni dei prodotti trasformati.”

La carne avicola europea come parte della soluzione

Nell’UE, la carne viene prodotta in modo efficiente poiché le emissioni prodotte sono molto inferiori rispetto ad altri luoghi nel mondo. Grazie all’innovazione e all’aumento dell’efficienza produttiva, il settore avicolo in Europa è riuscito, negli ultimi decenni, a ridurre i livelli considerevolmente. La carne avicola è un’importante fonte di proteine ​​e parte essenziale di una dieta equilibrata: è quindi conforme all’obiettivo della strategia F2F per garantire l’accesso a cibo prodotto in modo adeguato, nutriente e sostenibile. In un continente in cui l’insicurezza alimentare rimane un problema, con oltre 36 milioni di cittadini dell’UE che non possono permettersi un pasto di qualità due giorni di seguito, l’accessibilità economica della carne avicola rappresenta un’opportunità.

I punti fondamentali che caratterizzano il settore avicolo europeo

La carne di pollo ha un ruolo fondamentale nella dieta europea. Negli ultimi dieci anni il consumo è aumentato del 23%, raggiungendo attualmente i 25,3 kg pro capite all’anno. Gli esperti prevedono un ulteriore lieve incremento nel prossimo decennio. Cresce anche la domanda mondiale di questa conveniente fonte proteica ​ e l’Europa gode di un’ottima reputazione come fornitore tra i potenziali Paesi importatori. Il settore avicolo europeo è ben preparato per rispondere ai requisiti richiesti di sicurezza alimentare, benessere degli animali e protezione ambientale. Le autorità dell’UE e le parti interessate del settore stanno lavorando fianco a fianco per garantire standard elevati e uniformi lungo tutta la filiera.

Il settore avicolo a livello mondiale ed europeo

Il settore avicolo europeo ha un valore commerciale importante a livello globale. Con un volume di produzione di 15,8 milioni di tonnellate di peso alla carcassa nel 2019, l’UE rappresenta il terzo maggior produttore di carne avicola al mondo, dopo Stati Uniti e Cina. La stragrande maggioranza della produzione dell’UE è diretta al consumo domestico, mentre circa 1,7 milioni di tonnellate vengono esportati principalmente nel sud-est asiatico, in altri Paesi europei non appartenenti all’UE e in Africa. La carne di pollo rappresenta la quota maggiore (82%) della produzione avicola domestica, con 13 milioni di tonnellate, seguita dalla carne di tacchino (2,1 milioni di tonnellate – 13%) e dalla carne di anatra (550.000 tonnellate – 3,5%).

Sul piano interno, il settore avicolo europeo svolge un ruolo importante non solo nella sua funzione di fornitore di carne, ma anche come fattore economico. Più di 370.000 persone lavorano direttamente in tutti i settori, dall’allevamento alla lavorazione, la maggior parte dei quali in una delle 25.000 aziende agricole a conduzione familiare situate in zone rurali; senza poi considerare tutto l’indotto: il settore dei mangimi, del confezionamento e dell’industria dei macchinari per la trasformazione, per un valore totale di 38 miliardi di euro.

Il settore avicolo europeo definisce gli standard globali

Negli ultimi anni, i consumatori hanno manifestato un interesse crescente all’origine dei prodotti, al benessere degli animali e alla sostenibilità produttiva. Il settore avicolo europeo è preparato per soddisfare queste aspettative perché produce secondo le rigide regole comunitarie che si applicano a tutta la filiera. È inoltre impegnato a migliorare continuamente la gestione e la produzione in termini di conservazione delle risorse e benessere degli animali. Ha ottenuto molto in questo senso: gli standard attuali che si applicano alla carne avicola europea sono tra i più alti al mondo.

Benessere degli animali

È una priorità assoluta nell’Unione europea. Standard scientificamente fondati garantiscono che l’allevamento avicolo soddisfi gli stessi requisiti minimi in tutti gli Stati membri. L’allevamento di polli da carne rappresenta quasi l’87% della produzione europea, per cui esiste una legislazione particolarmente dettagliata in questo settore. Inoltre, i singoli Paesi hanno la possibilità di adottare disposizioni più rigorose. Negli allevamenti è stata fissata una densità massima e i polli hanno sempre accesso ad acqua potabile fresca e mangime. Il pavimento è ricoperto di lettiera naturale e l’illuminazione crea un ritmo naturale tra giorno e notte. Per gli allevatori, il benessere degli animali è fondamentale. Prima del trasporto al macello ci si assicura che gli animali siano completamente sani; devono inoltre essere rispettate le rigide normative sullo spazio e sui tempi di trasporto. Di regola, gli animali non devono viaggiare per più di 12 ore. Prima della macellazione, tutti gli animali vengono storditi in modo da evitare loro dolore, sofferenza, stress o eccitazione.

Salute e igiene degli animali

Tutte le strutture di allevamento vengono accuratamente pulite e disinfettate ogni volta che un gruppo viene inviato al macello, quindi l’ambiente è in condizioni ottimali prima del ricollocamento successivo. Le normative UE sulla salute degli animali sono rigorose e stabiliscono che i soggetti devono ricevere mangimi adeguati alla loro specie ed età. La corretta alimentazione è importante nell’interesse del consumatore poiché ha una notevole influenza sulla qualità della carne. Ingredienti vegetali come grano, mais e soia costituiscono la base delle diete per uso avicolo. Inoltre, sono approvati numerosi additivi come vitamine e minerali che migliorano la qualità della formulazione

alimentare. Le aziende di trasformazione devono applicare procedure basate sulla normativa HACCP. Il rispetto dei requisiti in materia di benessere e igiene degli animali è monitorato da veterinari ufficiali che effettuano numerosi controlli prima e dopo la macellazione.

Ecosostenibile

La carne avicola ha un ottimo punteggio ambientale rispetto a molti altri alimenti. Uno dei motivi è la conversione del mangime associata a minori emissioni. Per produrre un pollo di un chilo sono necessari 1,5 kg di mangime e per un chilo di tacchino 2,6 kg di mangime; inoltre, la superficie di terreno necessaria per produrre un chilo di carne di pollo è di soli otto metri quadrati. I produttori europei sviluppano continuamente misure aggiuntive per ridurre al minimo il consumo di energia negli allevamenti anche grazie alle nuove tecnologie di controllo ambientale. Molte aziende sono autosufficienti a livello energetico grazie ai propri impianti fotovoltaici o a biogas. Rispetto ad altri alimenti, l’impronta di carbonio del settore avicolo è molto bassa: vengono prodotti solo 4,22 kg di CO2 per kg di carne. I produttori avicoli dell’UE sono virtuosi anche nell’utilizzo della risorsa idrica. In generale tutto l’impatto sull’ambiente è diminuito negli ultimi 15 anni per diversi fattori: uso del suolo, energia, acqua, mangimi e gas serra.

Polli e tacchini vengono allevati a terra

In tutta l’UE l’allevamento a terra è l’unica forma di accasamento utilizzata per la produzione di carne avicola. I soggetti possono razzolare, beccare e muoversi sul pavimento secondo le loro naturali esigenze. Negli allevamenti è garantito un ambiente ottimale in termini di luce, umidità e altri parametri. I soggetti allevati in biologico e all’aperto hanno a disposizione aree verdi recintate dove possono muoversi liberamente.

L’uso di ormoni e promotori della crescita è vietato da tempo in tutta Europa. Gli antibiotici possono essere somministrati solo su prescrizione veterinaria e solo se strettamente necessario. Il loro uso è stato drasticamente ridotto grazie alle migliori misure di biosicurezza, alla selezione di razze robuste, ai mangimi ottimizzati e buone pratiche. Dopo il trattamento, gli animali vengono macellati solo dopo un periodo legalmente prescritto, detto periodo di sospensione. Questo per garantire che la carne non contenga più tracce di farmaci e sia di una qualità unica al mondo.

Fonte: AVEC – Organizzazione europea dei produttori di carni avicole, https://eu-poultry.eu/