In memoria di Antonio Zanella

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Prof Antonio Zanella

Lunedì 30 marzo 2020 è mancato il Professor Antonio Zanella, nota figura nel panorama dell’avicoltura italiana e internazionale, rapidamente stroncato dall’infezione da Coronavirus.

Nato nel 1931, dopo la laurea in Medicina Veterinaria a Parma, iniziò la sua carriera con una borsa di studio presso l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia, a seguire come assistente nella Sezione di Mantova per fare poi ritorno alla sede centrale: un periodo in cui le malattie infettive degli animali furono il filo conduttore, in particolare nel settore avicolo, sua passione negli anni a venire.

Nel 1961 dal settore diagnostico, da cui aveva ricavato grande esperienza e capacità tecnica, passò al mondo della ricerca industriale lavorando per Farmitalia a Milano, iniziando così la sua esperienza nel mondo dei vaccini.

La vera svolta nella formazione di Antonio avvenne nel 1963, quando fu scelto come responsabile del laboratorio diagnostico di Cipzoo Spa a Brescia, dandogli la possibilità di esprimere con maggiore autonomia le sue capacità, portando avanti la diagnostica delle principali malattie del pollame e dei suini, con particolare attenzione al settore vaccini.

Lavorando sempre con molta passione e spinto all’interesse per il sapere, entrò in contatto con vari docenti e professionisti europei; tra questi il Prof. P.M. Biggs e il Prof. B. Burmester con i quali si interessò alla malattia di Marek, causa di notevoli perdite nell’allevamento avicolo. A tal fine lavorò per un mese alla Stazione di Ricerca Aviare di Houghton nel Regno Unito, sotto la supervisione del Prof. Biggs. Con grande soddisfazione riuscì a ottenere un vaccino efficace per la malattia di Marek. Altre furono le esperienze all’estero presso i più prestigiosi Istituti di Ricerca sia in Europa che negli Stati Uniti. Negli stessi anni collaborò con l’Istituto Malattie Infettive della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano e nel 1968 ottenne la Libera docenza in Malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria. La sua vita lavorativa continuò tra mondo accademico e industriale, permettendogli di sviluppare quell’equilibrio fra conoscenza scientifica e capacità pratiche che caratterizzerà tutta la sua successiva attività professionale.

Nel 1972 convinse Cipzoo S.p.A. a realizzare un nuovo laboratorio, Eurobio S.p.A. (poi denominata Nuova Eurobio Vaccini) per la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di vaccini, dove ricoprì l’incarico di direttore per più di dieci anni.

Terminata la sua attività nel settore industriale, nel 1979 ottenne l’incarico di Professore di Virologia presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano e si dedicò all’insegnamento e alla ricerca; l’insegnamento gli diede l’opportunità di trasmettere agli studenti le sue profonde conoscenze teoriche e pratiche. Non smise mai di approfondire il suo sapere, frequentando assiduamente Convegni scientifici nazionali e internazionali.

Quando, nel 1986, Fatro acquisisce la Nuova Eurobio Vaccini ristrutturandola e proiettando i propri vaccini aviari sul mercato internazionale, fra i primi atti gli affida l’incarico di supporto tecnico-scientifico ai propri clienti esteri. Così, terminata per limiti di età l’attività accademica, Antonio continua la sua vita professionale con frequenti viaggi all’estero, sempre apprezzato dai veterinari di tutto il mondo per le sue profonde conoscenze e l’approccio pratico.

Una lunghissima e articolata carriera segnata dalla determinazione, dalla voglia di conoscenza e dalla passione per il suo lavoro.

Figura carismatica, poco incline ai compromessi, talora incontenibile nel sostenere le proprie convinzioni, il tutto contemperato dalla vivida intelligenza e dalle grandi capacità che tutti gli riconoscevano, lascia un grande vuoto nella patologia aviare italiana e internazionale, dove pochi sono stati a lui pari nella capacità di elaborare conoscenze ed esperienze tecnico-scientifiche, didattiche e di campo.