Salute intestinale e coccidiosi

Audrey McElroy - PhD Professor e Extension Specialist - Università del Texas

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©The Business TImes

La salute intestinale si basa sul corretto funzionamento del sistema digerente, assorbente, secernente ed immunitario. Negli avicoli, il tratto gastrointestinale utilizza il 20% dell’energia corporea. Tale richiesta è variabile e dipende da diversi fattori che influenzano la natura altamente dinamica dell’ambiente intestinale.

Nel tratto gastrointestinale viene considerata inclusa anche la struttura delle mucose e la loro funzione, che varia secondo diversi fattori, fra i quali la gestione ambientale, l’incubazione, gli ingredienti della dieta, il livello proteico, la composizione e la qualità delle materie prime. Quindi, in presenza di alterazioni, si hanno conseguenze sui soggetti in termini di salute intestinale e dicrescita. Al fine di comprendere i fattori che possono influenzare la salute intestinale, è importante analizzarne la normale struttura e funzione per valutare di preciso quando l’equilibrio del sistema venga alterato.

Mantenere l’integrità e la salute intestinale rappresenta una vera e propria sfida quotidiana per i produttori avicoli e probabilmente diverrà sempre più difficile con il complicarsi degli aspetti ambientali, le variazioni alimentari e il calo di farmaci disponibili. Queste crescenti limitazioni richiedono una ricerca costante di nuove opportunità e la riconsiderazione delle strategie adottate per mantenere una mucosa intestinale sana e funzionante.

Frequenti problemi che comportano alterazione della salute intestinale

Eimeria ed Enterite necrotica
Se l’omeostasi della comunità batterica intestinale viene alterata, la sovraproliferazione di batteri indigeni può causare malattie, come l’Enterite necrotica. Il C. perfringens, batterio responsabile dell’Enterite necrotica, è presente naturalmente nell’intestino del pollo, ma la sua presenza non costituisce un fattore determinante di sviluppo di malattia. In situazioni di alterazione della funzione intestinale, uno spostamento della flora commensale intestinale pare risultare in una rapida proliferazione di C. perfringens, con la produzione di tossine extracellulari che danneggiano la parete intestinale e portano allo sviluppo dell’Enterite necrotica, con conseguenti lesioni. Se però le condizioni di salute intestinale non sono favorevoli, anche ceppi molto virulenti di C. perfringens non riescono a riprodurre la malattia. Invece, esistono alcune fisiopatologie intestinali che favoriscono lo sviluppo di Enterite necrotica, come stasi nella salute intestinale, livello e tipo di proteina grezza, variazioni del pH intestinale e danno alla mucosa, per esempio quello causato dalla coccidiosi. I fattori predisponenti all’Enterite necrotica sono dunque estremamente importanti, dato che il C. perfringens è un batterio naturalmente presente nell’intestino. Uno dei precursori dell’Enterite necrotica può essere l’infezione da Eimeria che risulta in coccidiosi. Un’opzione disponibile per il controllo dei coccidi include l’aggiunta di farmaci anticoccidici alla dieta, la vaccinazione oppure l’uso di prodotti naturali, non antibiotici.

Storicamente, gli anticoccidici nella dieta hanno fornito una strategia di controllo efficace: però, Eimeria ha la capacità di divenire resistente a questi prodotti e quindi la loro efficacia diminuisce. Si sono cercate strategie alternative per ovviare alla resistenza come, appunto, una migliore gestione e prevenzione del danno intestinale. La vaccinazione costituisce un’altra opzione, ma presenta alcuni problemi: per generare un’immunità completa da vaccinazione, il vaccino deve contenere oocisti vive, che inducono infezione; l’infezione stessa però causa un danno intestinale e potenzialmente influisce sulle performance prima che si stabilisca l’immunità. Valutare, dunque, delle strategie capaci di preservare l’integrità intestinale durante i processo di risposta alla vaccinazione diviene un fattore critico per la resa ottimale del vaccino stesso. Sia Coccidiosi, che Enterite necrotica, da sole o in combinazione, causano danni da lievi ad estesi alla mucosa intestinale ed alle funzioni della sottomucosa. Casi subclinici di queste malattie possono essere particolarmente rischiosi per le produzione avicole, poiché episodi più gravi evidenziano cali di performance che spesso non vengono attribuiti ad una specifica causa. Sempre più produttori stanno considerando alternative all’uso di antibiotici nel mangime: quindi, il controllo di queste due malattie è fondamentale per mantenere l’integrità intestinale.

Approccio dietetico al mantenimento e alla salute intestinale

È possibile ottenere un miglioramento dell’integrità intestinale e dell’immunocompetenza grazie alle condizioni di incubazione, ad una ricerca più specifica sul contributo dei fattori gestionali, all’integrità intestinale e all’interazione ospite-patogeno. È sempre più necessario intervenire in caso di malattie specifiche per diminuire le conseguenze su salute e rese. Il settore avicolo ha, inoltre, un crescente bisogno di strategie alternative non antibiotiche per migliorare la salute intestinale e diminuire l’impatto dei patogeni enterici: le opzioni studiate includono, tra le altre, enzimi, probiotici e prebiotici. Esistono diverse possibilità di preservare un ambiente intestinale sano variando le strategie nutrizionali, quali il livello di amminoacidi, minerali e proteine.

Gli enzimi esogeni vengono aggiunti al mangime per migliorare la disponibilità delle materie prime e la loro digeribilità, con miglioramenti sulle prestazioni. Il meccanismo secondo cui questi enzimi possano ottimizzare le rese è stato studiato a fondo, in polli sani, ma gli studi sulla risposta dei soggetti ammalati sono ancora scarsi; ad esempio nel caso in cui sia somministrata un’aggiunta di enzimi esogeni, quali le fitasi, oggi ampiamente utilizzate. Gli enzimi, infatti, possono influenzare la disponibilità dei nutrienti, sia per l’ospite che per la popolazione microbica, con riflessi su performance e/o alterazioni della salute intestinale. La risposta che ne deriva potrebbe fare la differenza, in un ambiente intestinale compromesso rispetto ad uno sano.

Come mantenere una comunità di batteri benefici

L’intestino degli avicoli ospita diverse comunità batteriche che sono importanti per le rese in crescita e la protezione verso i patogeni. Il sistema gastrointestinale, oltre a svolgere le funzioni di digestione e di assorbimento dei nutrienti, ha anche un ruolo immunitario in quanto protegge il pollo dai patogeni. Questa barriera fisica, che ha un’area di superficie 150 volte maggiore rispetto a quella cutanea, rappresenta la prima difesa del pollo. I batteri, nell’intestino, formano una barriera difensiva naturale ed esercitano diverse funzioni protettive, strutturali e metaboliche sull’epitelio. Gli additivi alimentari, come enzimi, probiotici e prebiotici, possono alterare il microbioma intestinale ed influenzare le rese e la predisposizione alle malattie.

Conclusione

L’intestino è un ambiente dinamico, che muta costantemente. Le funzioni intestinali riflettono l’integrità dei villi e delle cripte, la maturazione degli enterociti, e la secrezione – sia come tipologia che quantità –, il pH, la comunità batterica, e la capacità di digerire e assimilare. Di certo, la gestione del pollo, la sua dieta e salute intestinale contribuiscono sostanzialmente all’integrità della funzione digestiva e determinano il successo e l’efficienza delle rese. Il settore avicolo, con il variare delle influenze dietetiche e dei patogeni, dovrà prevedere approcci alternativi, e forse variazioni degli standard, per identificare nuove opportunità per mantenere l’integrità intestinale e, con essa, le prestazioni produttive.

La bibliografia è disponibile su richiesta
Dagli Atti del Midwest Poultry Federation Convention