Cage-free per pollastre

Isa Timmerman - Key Account Manager, Hendrix-ISA, LLC.

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La gestione delle pollastre richiede strategie diverse, focalizzate a ottenere un gruppo uniforme che raggiunga il peso giusto e la maturità sessuale per la produzione di uova. Allevare una pollastra che abbia scheletro e sistemi immunitario, riproduttivo e digerente, ben sviluppati è fondamentale affinché le galline esprimano appieno il proprio potenziale genetico. I sistemi alternativi richiedono una gestione più attenta al comportamento rispetto alle gabbie.

L’importanza dell’allevare pollastre è spesso sottostimata, ma occorre invece una grande attenzione ai dettagli in questa fase che può fare la differenza sulle prestazioni finali, il benessere degli animali e la redditività a fine ciclo. Il modo in cui vengono allevate influenza il benessere delle galline per tutta la loro vita. I sistemi maggiormente rispettosi del benessere animale offrono più possibilità agli animali di esprimere i propri comportamenti naturali. La transizione da sistemi in gabbia a sistemi senza gabbie, e in particolare a sistemi all’aperto, migliora notevolmente il benessere degli animali. È importante però che le pollastre crescano in un ambiente con condizioni simili a quelle che troveranno in fase di deposizione. I principali problemi di benessere nei sistemi alternativi comprendono una limitata tendenza a razzolare, pica delle piume e fratture dello sterno.

Preparazione della struttura

La preparazione del capannone inizia con il lavaggio e la disinfezione per ridurre i patogeni potenziali, pulendo e disinfettando le linee idriche. Va usata della carta per coprire il pavimento, per consentire un facile accesso ai pulcini in fase pulcinaia, ponendola al di sopra della lettiera, sotto le linee idriche e di alimentazione; i pulcini si alimenteranno così direttamente sulla carta. Vanno anche tenuti lontani da correnti che possono raffreddarli; a tale scopo bisogna preriscaldare il capannone 24-48 ore prima dell’arrivo dei pulcini affinché pavimento e ambiente siano alla temperatura giusta. Bisogna poi regolare le ore di luce e la sua intensità secondo quanto indicato dall’azienda fornitrice, sollevando le linee idriche, di alimentazione e i trespoli sopra le mangiatoie; anche la pressione idrica deve essere aggiustata. È necessario poi riempiere le mangiatoie e mettere del mangime sulla carta, subito prima dell’arrivo dei pulcini. Una buona preparazione del capannone prima dell’arrivo consente una partenza migliore, sin dall’accasamento.

Ambiente e temperatura

Per quanto riguarda i suggerimenti sulla temperatura per le pollastre, in genere indicano un inizio con circa 32 °C per i pulcini bianchi e 33 per i rossi, con umidità relativa sul 55-60%: poi le temperature vanno ridotte leggermente e progressivamente ogni settimana, fino a raggiungere i 20 21 °C. Bisogna adottare le temperature e le umidità relative come indicato dal fornitore, facendo sempre attenzione al comportamento dei soggetti e regolandosi di conseguenza. Gli abbeveratoi a goccia o a tazza devono essere funzionanti al momento dell’accasamento dei pulcini, in modo che l’acqua fresca sia sempre disponibile per abbeverarsi. La pressione degli abbeveratoi a goccia va regolata in modo che sia sempre presente una goccia che possa attrarre i pulcini. L’altezza è sui 7 cm e può essere lentamente sollevata dopo 2-3 giorni. Le mangiatoie devono essere piene, e come già detto in precedenza bisogna anche spargere del mangime sulla carta in modo da agevolare al massimo l’accesso all’alimentazione. Per i pulcini messi a terra è necessario predisporre delle recinzioni, una o più zone cerchiate che possano assicurare calore, acqua, e mangime per partire bene.

Programmi luce per pollastre

Il programma luce rappresenta uno dei fondamenti per avviare una buona pulcinaia e anche la procedura essenziale per preparare i soggetti a raggiungere una buona maturazione sessuale, controllando eventuali anomalie comportamentali.
Durante la prima settimana, una luce intermittente, con 4 ore di luce artificiale e 2 ore di oscurità, è utile a fornire il riposo necessario e a stimolare i pulcini a mangiare e bere, sincronizzandoli. Va poi applicato un programma a luce decrescente, nella pollastra, secondo le raccomandazioni del fornitore, tenendo sempre conto dell’influenza dell’illuminazione esterna (luce solare e fessure alle finestrature). Non tutti i programmi luce sono appropriati per ogni linea genetica o capannone, quindi si consiglia di chiedere supporto alle case di selezione per stabilire il migliore programma per gruppo, capannone, peso, e successiva curva di produzione. Regolare il programma luce consente anche di simulare le fasi di alba e tramonto, diminuendo le uova deposte a terra. È necessario accertarsi che il calo della luce sia costante, lento e senza sbalzi, per favorire l’adattamento delle pollastre.

Mangime e acqua di bevanda per pollastre

Mangime e acqua dovrebbero essere sempre disponibili a volontà e mai limitati nella fase di crescita della pollastra. Dopo i primi 2 giorni gli abbeveratoi possono essere lentamente sollevati, seguendo la crescita, in modo da consentire l’abbeverata. Anche la pressione va sempre controllata, facendo attenzione alle condizioni della lettiera sottostante. Alimentare i pulcini su carta o vassoi portauova, nei primi 3-5 giorni, può favorire un buon inizio, aiutandoli poi a passare alla mangiatoia. Lo scopo finale è avere un gruppo uniforme, che prenda peso seguendo la curva di crescita. Prima di procedere a variare l’alimentazione delle pollastre, si deve attendere che le pollastre abbiano raggiunto il peso prestabilito. Il consumo può essere stimolato riducendo leggermente la temperatura ambientale, oppure aggiungendo del mangime, o con stimoli appositi.
I programmi luce con progressiva e lenta riduzione della luce, consentono alle pollastre di mangiare di più, perché hanno più tempo a disposizione. Per procedere bene bisogna valutare anche altri fattori, per esempio se i pesi corporei o l’uniformità corrispondano o meno a quelli prestabiliti. L’uniformità va sempre tenuta sotto controllo, registrando regolarmente i pesi di almeno 60-100 soggetti, e calcolandone la media in percentuale che dovrebbe rientrare nel +/-10% del peso medio. Lo scopo è raggiungere almeno un 85-90% di uniformità di tutto il gruppo al momento del trasferimento nell’allevamento di deposizione.

Uso delle strutture e comportamento naturale

Conviene esercitare le pollastre a usare i trespoli e muoversi nel sistema fin da giovani, circa a 2-3 settimane, in base al capannone nel quale andranno. Impereranno poi a salire sui diversi livelli, a uscire e rientrare dal capannone – questo verso le 5-6 settimane –, in base a razza e tipologia di allevamento. Quando si accasano le galline nel sistema aviario selezionato, è importante che siano abbastanza grandi da saper rientrare, e che ci siano rampe, se necessario, per favorire il rientro nel rifugio. Se possibile, si consiglia di fare un box di prova, per vedere se e come si siano adattate a entrare ed uscire, seguendo la luce del giorno, uscendo la mattina per poi rientrare al tramonto. I soggetti che non rientrano la prima notte, vanno aiutati a rientrare nel capannone tutte le sere, fino a quando non abbiano imparato. Bisogna fare in modo di farle uscire prima da una sola apertura, aprendo poi gli altri uscioli, gradualmente fino a quando non avranno imparato tutte. Anche un’illuminazione regolabile, con sistemi moderni, favorisce l’apprendimento, facendo muovere le pollastre all’ interno e all’esterno del capannone e utilizzare tutte le strutture. Si consiglia di spegnere prima le luci esterne e, successivamente, quelle interne al capannone, in modo da incoraggiare le pollastre a entrare. Se si usa un tipo di riscaldamento a pavimento, anche questo può servire a far esercitare le pollastre. Valutate anche se e come sono usate le rampe di accesso, aggiungendone altre se occorre.

Salute e benessere

La salute delle pollastre può essere particolarmente soggetta a rischi negli allevamenti cage-free rispetto all’allevamento tradizionale in batteria. Vanno quindi elaborati appositi programmi vaccinali variabili a seconda della tipologia di allevamento, ma tali da dare sempre una buona copertura immunitaria. Coccidiosi, E. Coli, parassiti esterni ed interni, rappresentano tutti notevoli problemi per i soggetti all’aperto, per il contatto con la lettiera o la terra.
La gestione di allevamenti alternativi richiede quindi un’attenzione maggiore, oltre all’osservazione del comportamento e delle necessità dei soggetti. Quando è correttamente gestita, la pollastra esprime il proprio potenziale genetico. Quindi pochi, ma chiari dettagli da seguire nello sviluppo della gallina si rivelano molto importanti per ottenere le rese consentite dalla genetica e una buona produttività del soggetti.

Dagli Atti del Midwest Poultry Federation Convention 2019