
In occasione della FierAvicola International Poultry Exhibition, Techovo, azienda italiana leader nella distribuzione di imballaggi in fibra modellata, ha scelto di dedicare il proprio spazio a un progetto che ha attirato l’attenzione di molti: Archeoplastica.
Creato nel 2018 da Enzo Suma, guida naturalistica di Ostuni, Archeoplastica si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni provocati dalla plastica negli oceani e nei mari, grazie a un innovativo approccio che unisce scienza, arte e comunità.
All’interno dello stand Techovo, i visitatori hanno potuto ammirare una mostra itinerante di reperti di plastica spiaggiati, risalenti anche a oltre cinquant’anni fa. Questa esposizione fa parte del “Museo degli antichi rifiuti spiaggiati”, progetto che offre una testimonianza visiva potente di quanto la plastica sia resistente nel tempo: molti oggetti conservano ancora colori e scritte originali, nonostante decenni di esposizione agli agenti atmosferici.

“Il progetto Archeoplastica non è solo una raccolta di oggetti spiaggiati, ma un viaggio di consapevolezza”, ha spiegato afferma Enzo Suma, ideatore del progetto. “La plastica è il materiale che non scompare mai. Se non gestita correttamente, diventa un fantasma che ritorna in ogni angolo del pianeta, danneggiando la fauna marina e compromettendo gli ecosistemi. Per questo è fondamentale aumentare la consapevolezza sull’uso della plastica monouso, riducendone il consumo e migliorandone la gestione a fine vita”.
Archeoplastica non si limita a sensibilizzare il pubblico adulto su quanto la plastica sia una minaccia per l’ambiente marino: collabora con le scuole per promuovere l’educazione ambientale, coinvolgendo i più giovani nella raccolta della plastica e nel riciclo creativo. Con oltre 400.000 follower su Instagram e quasi 250.000 su TikTok, ha creato una community in continua crescita, ispirando sempre più persone a unirsi alla causa.
Anche Techovo ha fatto propria questa battaglia per l’ambiente, proponendo esclusivamente soluzioni sostenibili nel campo degli imballaggi. Da oltre vent’anni l’azienda è un punto di riferimento per l’utilizzo di imballaggi in fibra modellata, realizzati al 100% con carta riciclata e biodegradabili. Techovo è infatti l’unico rivenditore autorizzato Hartmann packaging in Italia e lavora anche per sensibilizzare i propri clienti e il pubblico verso una gestione responsabile dei rifiuti, con un forte focus sul riciclo e il riutilizzo. In un’epoca in cui la plastica è diventata una delle principali minacce per l’ambiente marino, le aziende come Techovo si impegnano quotidianamente per trovare soluzioni più sostenibili, facendo la propria parte.
La partecipazione a FierAvicola ha rappresentato, per i ragazzi di Techovo, un’occasione per ribadire l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti e i reperti forniti da Archeoplastica sono stati esposti all’interno di uno spazio a tema marino, di grande impatto visivo, in cui campeggiava lo slogan ironico, ma altamente simbolico, creato ad hoc per l’evento, per ricordare ai visitatori l’importanza di una gestione consapevole dei rifiuti: METTILO NEL POSTO GIUSTO! L’evento ha rappresentato un’opportunità per riflettere sulle nostre abitudini di smaltimento, mostrando al pubblico che anche piccoli gesti possono fare la differenza.
L’allestimento dello stand ha reso l’esperienza ancora più coinvolgente: un fondale graficizzato che riproduceva una spiaggia, elementi d’arredo a tema, reti da pesca e divise dello staff hanno trasformato la visita in un vero e proprio viaggio nella lotta all’inquinamento marino. Un piccolo gesto per un grande impatto: ai visitatori è stato regalato un mazzo di carte in carta riciclata, perfetto da portare al mare come promemoria dell’importanza di non abbandonare rifiuti nell’ambiente. Anche l’acqua distribuita durante l’evento era plastic-free, servita in brick di cartone personalizzati. Questo gesto simbolico ha ribadito l’impegno di Techovo nella lotta contro l’inquinamento da plastica.
“Il messaggio lanciato da Enzo Suma e dalla sua community rispecchia perfettamente la nostra visione”, afferma Francesca Rocchetti, amministratore delegato di Techovo. “Non vogliamo dire alla gente di non acquistare prodotti imballati nella plastica, ma piuttosto sensibilizzare a un riciclo consapevole e produttivo. La plastica è economica, resistente e versatile, ma la sua gestione deve essere diversa. Più di vent’anni fa abbiamo accettato la sfida di scegliere la fibra modellata come unico materiale da commercializzare, sia per il settore avicolo che per quello industriale, per motivazioni sicuramente tecniche, ma anche, e soprattutto, per motivazioni ambientali. Le tendenze di comportamento e di scelta dei consumatori finali, sempre più consapevoli e alla ricerca di soluzioni d’acquisto sostenibili, continuano a darci conferma di aver fatto la scelta giusta”.
Da sempre attenta alle esigenze delle piccole e medie imprese, Techovo ha ampliato il proprio progetto per costruire una vera e propria community. Con più di 700 contatti iscritti alla newsletter mensile e altrettanti lettori del giornale Eco-Food, Techovo continua a promuovere temi fondamentali come la salute, l’ambiente e la sostenibilità, anche attraverso il suo blog, www.eco-food.it, creando un punto di riferimento per chi cerca soluzioni di imballaggio ecologiche.
“Il nostro punto di forza? Magazzini ben forniti, etichette personalizzate in tempi brevi, ma soprattutto un servizio attento alle esigenze di ogni singolo cliente, grande o piccolo che sia. Soprattutto i piccoli produttori hanno bisogno di un punto di riferimento affidabile, che non li lasci mai senza merce e li aiuti a gestire le situazioni di emergenza” ha concluso Francesca Rocchetti. “Spesso i clienti fanno fatica a quantificare il fabbisogno mensile o trimestrale di imballaggi, perché il mercato è a volte imprevedibile”.
Techovo continua a dimostrare che la sostenibilità non è solo una scelta etica, ma anche un’opportunità per costruire un futuro migliore. Con il suo impegno verso l’ambiente e la divulgazione, l’azienda sta tracciando una strada per un mondo in cui la plastica non sia più una minaccia, ma una risorsa da gestire con responsabilità.