I tacchinotti sono assai sensibili alle condizioni ambientali e ogni condizione sfavorevole porta rapidamente a problemi, se non addirittura a disastri. Ogni problema dell’età perinatale, specialmente nel corso della prima settimana, influisce sulle potenzialità genetiche dei soggetti e quindi sull’efficienza economica dell’intero ciclo.
La mortalità e qualsiasi altro problema sanitario dei primi giorni sono solitamente causati dall’allevamento, dall’incubatoio, dal trasporto o dal ricevimento in allevamento, oppure da un insieme di questi fattori. È ovvio che i gruppi di riproduttori in cattive condizioni sanitarie producono pulcini deboli, che hanno maggiore mortalità sia in incubatoio che durante la prima settimana di pulcinaia. Negli allevamenti commerciali i controlli di laboratorio (MG, MS, SP, ecc.) dei pulcinotti sono assai importanti per determinare le cause. Quelle legate all’incubatoio sono prevalentemente dovute a una programmazione di incubazione scorretta o a problematiche igieniche. Alcuni dei problemi più frequenti nei tacchinotti sono gli ombelichi non cicatrizzati (bottone nero), zampe disidratate (garretti rossi) o inappetenza, con alta mortalità nella prima settimana. Anche le cattive condizioni di trasporto, inclusa l’igiene dei container, la guida brusca, le temperature eccessive ecc., sono causa di vari problemi. Ciononostante, alcuni problemi derivano da una cattiva pulcinaia. Una buona gestione della pulcinaia riesce infatti a correggere e risolvere anche problemi legati all’incubatoio o al trasporto. Vediamo insieme quali possono essere questi problemi e come risolverli.
Basso consumo idrico
A parte la qualità dell’acqua o i livelli di cloro in essa contenuta, uno dei problemi più frequenti nella pulcinaia è la temperatura dell’acqua. Se è troppo calda o fredda diventa poco desiderabile per i pulcini, che berranno in modo scorretto; pertanto è importante controllarla. Gli abbeveratoi andrebbero posti abbastanza lontano dalla fonte di calore, in modo che non si riscaldino; in un anello di svezzamento con la cappa centrale, l’area migliore in cui posizionarli è a 30 cm dal bordo. La temperatura ideale per l’acqua di bevanda è intorno ai 10-15 °C, quindi il deposito idrico va collocato in un luogo nel quale non si surriscaldi in estate e non geli in inverno.
Riempite gli abbeveratoi circa 6 ore prima dell’accasamento per evitare che l’acqua si scaldi troppo e controllateli ogni ora per i primi giorni. È frequente che i trucioli entrino nell’abbeveratoio; per evitare che succeda, si possono usare abbeveratoi speciali, oppure semplicemente mettere un mattone o un portauova sotto, in modo da sollevarli di 2-3 cm dalla lettiera. Questa accortezza facilita anche l’abbeverata del pulcino.
Basso consumo di mangime
Temperature di incubazione elevate durante la schiusa possono comportare una perdita di appetito durante la prima settimana. Una buona gestione può migliorare la situazione: una lettiera calda a soffice (solitamente di 7 cm, con truciolo di buona qualità) insieme alla temperatura corretta, una buona cappa, acqua di qualità, mangime disponibile, pochi disturbi dopo l’accasamento, ecc. sono tutti aspetti che migliorano lo stato dei pulcinotti nel corso delle prime ore. I tacchinotti linfatici sono disidratati e affaticati, quindi troppo deboli per adattarsi al nuovo ambiente e per trovare abbeveratoi e mangiatoi, dunque è importante rilasciare i pulcini vicino agli abbeveratoi e alle mangiatoie. In questi casi, l’uso di soluzioni con elettroliti, glucosio, betaina, fosforo e vitamine B possono migliorare significativamente la situazione.
Anche la temperatura del mangime è un fattore importante che incide sul consumo dei pulcini: se è troppo caldo o troppo freddo, infatti, non li attrae. Pertanto le mangiatoie dovrebbero essere riempite a determinati intervalli di tempo, in modo che il mangime non rimanga troppo a riscaldarsi. Vanno inoltre sempre considerati livelli elevati di sale o sodio nel mangime, bassa qualità di olio o grasso, ingredienti ammuffiti e altri problemi di qualità, se si osserva un consumo basso di mangime. Se è troppo caldo o freddo, i pulcini non mangiano. Correggere la temperatura e l’umidità, tenendo conto del comportamento dei tacchinotti e della loro attività, è fondamentale. In ogni caso, è essenziale trovare i problemi ed eliminarne le cause. Poi ci si può avvalere anche di ulteriori supporti, come vitamine B, agenti che migliorano l’appetibilità. In ogni caso bisogna ricordate che il consumo di mangime durante la prima settimana è fondamentale per il risultato finale, dunque è cruciale monitorarlo attentamente sin dall’inizio.
Infezioni del sacco vitellino
Prolassi cloacale
Il prolasso della cloaca è un problema assai frequente nei tacchinotti, quando i livelli di fibra grezza sono bassi, specialmente se si usano pannello di glutine di mais o frumento. Solitamente si nota dopo 72 ore, e, se non risolto in fretta, colpisce molti pulcini. Questi smettono di mangiare, è possibile notare molti soggetti deboli e disidratati, che vengono di solito beccati dagli altri: spesso si tratta dell’inizio di un disastro, detto cannibalismo. È quindi della massima importanza separare in fretta i soggetti colpiti e tenerli in cerchi-ospedale, correggendo al contempo la formula alimentare e aumentandone la fibra grezza. Nel frattempo, è consigliabile usare vitamine B,C, A e probiotici, per favorire una veloce ripresa intestinale.
Cannibalismo
In generale il cannibalismo viene definito come un comportamento che gli avicoli mettono in atto quando sono sottoposti a stress a causa della cattiva gestione. I tacchinotti sono propensi al cannibalismo, probabilmente perché sono curiosi e assumono informazioni tramite il becco. Un’alta intensità luminosa, qualsiasi squilibrio nutrizionale, temperature elevate, bassa umidità, qualsiasi macchia colorata su altri tacchinotti ecc., possono incoraggiare un inizio di beccata: se diventa una consuetudine allora è un vero problema. Quindi è importante individuare ed eliminare le cause il prima possibile.
Prima individuate e risolvete le cause, poi cercate di calmare il gruppo. Di solito, diminuire l’intensità luminosa e somministrare per due giorni aspirina e vitamina C aiuta a calmare il gruppo.
Gozzo pendulo
Nonostante la causa sia ancora incerta, pare che l’iperplasia sia un rischio. Alcuni sostengono sia legata alla forma del mangime e inizi proprio nella prima settimana. Ma anche temperature elevate o bassa umidità nella pulcinaia possono provocare l’insorgenza del problema. In breve, qualsiasi espansione del gozzo può peggiorare il quadro, sia a causa di un consumo eccessivo di mangime che di acqua dopo un pasto abbondante. Come per altri aspetti alimentari, la prevenzione è fondamentale. Controllare le condizioni ambientali come temperatura e livello di umidità, che acqua e mangime siano freschi e di qualità e accertarsi soprattutto che l’acqua sia sempre fornita, senza dimenticare il rischio di aflatossine nel mangime. Le vitamine B sono sempre importanti per la salute del tratto digerente. L’autore le usa sempre durante la prima settimana, poiché i costi legati al consumo sono niente se paragonati agli incredibili risultati che producono.
Zampe divaricate
I tacchinotti subiscono lesioni agli arti facilmente. Alcune sono lesioni di tipo fisico, come rimanere incastrati nel carrello di schiusa o durante il trasporto (alcuni perché il fondo della scatola non fornisce un valido supporto alla zampa durante il trasporto e altri a causa di una guida troppo rude), altri invece derivano da cause nutrizionali, come carenze nei riproduttori. Sfortunatamente quasi tutti questi aspetti sono irreversibili. Possiamo solo prevenire la lesione nel resto del gruppo. Tra le misure, ricordiamo una buona lettiera soffice e calda, vitamine B e D, minerali con una quota corretta di calcio e fosforo, magnesio, zinco ecc. Tutti questi accorgimenti valgono, occorre ripeterlo, se il mangime è ben formulato, perché esso da solo non supplisce a carenze nutrizionali derivanti dal riproduttore.
Sottopeso
Qualsiasi problema della pulcinaia, come malattie, basso consumo di mangime o di acqua, ecc. porta a un tacchino sottopeso. È dunque importante monitorare fattori come il consumo di acqua e di mangime sin dall’inizio, e qualora si notino variazioni importanti, identificarne le cause e risolverle velocemente. Se si ha un gruppo sottopeso in pulcinaia, assicurarsi che le cause siano state risolte, e fornire un ambiente calmo e pulito con un buon ricambio di aria, lettiera, acqua e mangime, nonché abbeveratoi e mangiatoie pulite. In ogni caso, più tardi potrebbe essere conveniente cambiare mangime, per compensare il basso peso della prima settimana.
La dimensione dei tacchini cambia drammaticamente man mano che crescono, quindi è importante allestire i capannoni con abbeveratoi e mangiatoie corretti per l’età. Anche la loro altezza è importante e diversi allevatori trascurano questo aspetto. Se messi insieme, tutti questi dettagli possono avere un’influenza importante sulla crescita, così come ignorarli può determinare conseguenze anche drammatiche.
Gruppo non uniforme
La non uniformità del gruppo è frequente anche quando si sono verificati problemi sanitari in pulcinaia, come le infezioni del sacco vitellino o la micoplasmosi. Anche in questo caso è utile separare i soggetti sottopeso e allevarli separatamente. In base alla gravità del problema sanitario, alcuni soggetti possono recuperare mentre altri no, a causa dei danni a carico degli organi vitali, come reni o sistema cardiovascolare.