Vaccinazione contro la Salmonella

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Protezione delle uova: ridurre il rischio di contaminazione esterna e interna delle uova

È molto probabile che la contaminazione delle uova con Salmonella Enteritidis (SE) avvenga già nell’apparato riproduttore durante la formazione delle uova stesse, piuttosto che attraverso il guscio. Numerosi studi provano che SE è in grado di sopravvivere e moltiplicarsi negli organi interni di ovaiole infettate per via naturale o sperimentale nonostante gli animali siano in grado di produrre una adeguata risposta immunitaria; le salmonelle, infatti, sono capaci di sopravvivere all’interno delle cellule e sfuggire ai meccanismi di difesa dell’ospite.1

Per ridurre il rischio di tossinfezioni alimentari da SE è sufficiente manipolare le uova con le opportune precauzioni e cuocerle a temperature adeguate. Il rischio di infezione è più elevato se si consumano uova crude o poco cotte. Gli eventuali episodi di salmonellosi umana sono un rischio per la salute pubblica e possono compromettere la reputazione dei produttori di uova. Pertanto, nella loro strategia di prevenzione della Salmonella molte aziende avicole stanno adottando schemi di vaccinazione che comprendono l’uso di vaccini vivi bivalenti.

Il ruolo dei vaccini vivi MDM (Metabolic Drift Mutant) nella protezione del contenuto delle uova

È ormai ben dimostrato che i vaccini vivi proteggono adeguatamente contro SE, la serovar in genere associata alle tossinfezioni alimentari e connessa al consumo di uova contaminate.1 Tuttavia, numerosi studi hanno dimostrato che i vaccini vivi MDM (Metabolic Drift Mutant) possono proteggere più efficacemente contro la contaminazione del contenuto interno delle uova tramite la riduzione della colonizzazione degli organi interni e della escrezione fecale.2

In uno studio gli animali sono stati divisi in due gruppi. Uno vaccinato contro SE utilizzando un vaccino vivo MDM, l’altro non vaccinato e utilizzato come gruppo di controllo. Gli animali sono stati infettati sperimentalmente con un ceppo di campo di SE alla 24a settimana. Sono state poi raccolte le uova deposte da ciascun gruppo e analizzate per la presenza di SE.

Lo studio ha confermato l’assenza di SE nelle uova degli animali vaccinati a partire dalla 2a settimana dopo l’infezione sperimentale. Negli animali vaccinati si era ridotta significativamente la colonizzazione degli organi interni, ovidutti compresi, da parte di SE; riducendo, di conseguenza, anche la contaminazione delle uova.2 Il contenuto delle uova non presentava tracce dei ceppi vaccinali.2

Proteggere il contenuto interno delle uova e la catena alimentare

Le uova possono contaminarsi con Salmonella Enteritidis quando il guscio viene a contatto con le salmonelle presenti nell’ambiente, ma anche prima della deposizione, quando sono ancora all’interno dell’apparato riproduttivo. Insieme a un adeguato programma di bioprotezione e alle buone pratiche di allevamento, un programma vaccinale che utilizzi vaccini vivi contenenti ceppi MDM, migliora la protezione del contenuto delle uova e la sicurezza della catena alimentare.

Bibliografia

1 Gantois I, Ducatelle R, et al. Mechanisms of egg contamination by Salmonella Enteritidis. FEMS Microbiol Rev. 2009:33:718-738.

2 Gantois I, Ducatelle R, et al. Oral immunisation of laying hens with the live vaccine strains of TAD Salmonella vac® E and TAD Salmonella vac® T reduces internal egg contamination with Salmonella Enteritidis. Vaccine. 2006;24:6250–55.

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