Le conseguenze della presenza del biofilm nella linea di distribuzione dell’acqua sono generalmente sottovalutate, ma i risultati di una buona produzione dipendono principalmente dalla qualità dell’acqua potabile.
L’acqua è uno dei composti più comuni e più puri al mondo, ma le fonti d’acqua sono dinamiche e in continua evoluzione. Inondazioni, siccità o agricoltura e industria influenzano le risorse idriche e quindi la composizione dell’acqua. L’importanza di disporre di un’acqua potabile pulita e fresca è spesso sottovalutata. Ci sono diversi fattori che influenzano la salute degli avicoli, ma l’acqua è davvero il più importante di tutti.
Uno studio condotto da Animal Health Service (GD) mostra chiaramente i problemi e quali possono essere le conseguenze:
- Il 34% di tutta l’acqua potabile, utilizzata negli abbeveratoi a goccia, è di qualità modesta/scarsa.
- In media, gli allevatori spendono 100 volte di più per il mangime che per l’acqua.
- Una contaminazione media da funghi e lieviti costa, a un allevamento di circa 30.000 galline ovaiole, sui 12.000 € all’anno.
- Una contaminazione batterica media costa, a un allevamento di circa 29.000 polli da carne, sui 2.100 € a ciclo produttivo.
Sistemi di distribuzione dell’acqua chiusi
Molti allevatori sono passati a sistemi di abbeveraggio chiusi, per ridurre il rischio di contaminazione da polvere, mangime, piume e lettiera. Il problema è che non possono più verificare la qualità dell’acqua. In precedenza, i sistemi aperti venivano puliti regolarmente, quindi era sempre possibile accorgersi se l’acqua era sporca, mentre con un sistema di abbeveraggio chiuso, questo non è più fattibile. L’acqua può essere quindi contaminata da batteri, funghi e minerali, che possono proliferare in un flusso lento e ricco di sostanze nutritive.
La qualità dell’acqua, buona o cattiva, dipende dalle sostanze nocive contenute. Queste sostanze determinano il gusto, la durezza e il valore del pH e, di conseguenza, determinano anche se l’acqua è sufficientemente buona per gli animali.
La formazione del biofilm
Un altro grave problema che può presentarsi in un sistema di abbeveraggio chiuso è il biofilm. Calce, ferro e manganese, tra le altre cose, causano la formazione di una struttura dura all’interno della linea, alla quale i residui di farmaci aderiscono facilmente. Gli zuccheri contenuti in questi ultimi sono un terreno fertile, perfetto per batteri e funghi: si crea così uno strato viscido all’interno della linea di distribuzione dell’acqua chiamato biofilm, che protegge i microrganismi dannosi dagli agenti antibatterici.
L’acqua scorre lentamente nei sistemi di abbeveraggio chiusi, il che significa che il biofilm può svilupparsi molto rapidamente. Anche l’acqua troppo calda può favorire lo sviluppo del biofilm; pertanto è molto importante monitorarne la formazione e agire immediatamente non appena ciò accade.
Quali sono le conseguenze del biofilm?
La presenza del biofilm può avere gravi conseguenze, fra le quali diminuire notevolmente l’efficacia dei medicinali e dei vaccini somministrati tramite la linea di abbeveraggio con conseguenze sulle rese produttive. Una volta che il biofilm si è formato, può essere piuttosto difficile ripulire le linee e mantenerle pulite. Anche se si riesce a rimuovere il biofilm, questo può riformarsi in circa tre giorni: ecco perché è così importante prevenirne la formazione.
Come prevenire il biofilm?
Uno dei modi più semplici per prevenire la formazione del biofilm è il lavaggio di routine. È importante sciacquare e pulire accuratamente le linee di abbeveraggio dopo aver utilizzato additivi o medicinali, per rimuovere le principali fonti di cibo per i batteri. È fondamentale anche effettuare la pulizia e il risciacquo tra un giro e l’altro di distribuzione dell’acqua, soprattutto se le linee non vengono utilizzate per un periodo di tempo lungo.
Lavaggio automatico
Un sistema di lavaggio e risciacquo automatico è una soluzione efficace per pulire le linee di abbeveraggio regolarmente e facilmente, prevenendo così la formazione del biofilm. Il computer controlla l’intero processo di pulizia seguendo un programma personalizzato. Si può decidere la frequenza con cui il computer deve lavare il sistema, quali linee devono essere trattate e quanto tempo deve durare la procedura. Inoltre, il sistema utilizza le informazioni che riceve dai sensori delle linee di abbeveraggio che misurano la temperatura dell’acqua e la formazione del biofilm. Non appena viene rilevata un’anomalia, il computer riceve il segnale per pulire automaticamente le linee di abbeveraggio. È possibile impostare un numero massimo di risciacqui per evitare cicli eccessivi, dopodiché il computer emette un segnale per indicare la necessità di intraprendere ulteriori azioni.
Come ottenere risultati ottimali
Gli allevatori avicoli sono generalmente consapevoli della qualità del mangime, ma sottovalutano l’importanza di poter disporre di un’acqua di qualità e, pertanto, un sistema di risciacquo automatico rappresenta la soluzione ideale.