Quando si parla di fertilità si usano due definizioni diverse. Un uovo fertile “vero” contiene un disco germinativo bel sviluppato (blastoderma), che indica come l’oocita (o zigote) è stato fertilizzato, e un embrione sviluppato nel corso della formazione dell’uovo. La valutazione della fertilità in incubatoio invece si basa sulla speratura, con la quale tutte le uova chiare vengono definite come infertili, e, di conseguenza, le altre vengono considerate fertili. Questa seconda definizione di fertilità non è strettamente corretta, poiché uova chiare possono contenere sia embrioni fertili, morti prematuramente, che essere davvero infertili.
Nella pratica di incubatoio, i problemi legati alla fertilità vengono di solito riconosciuti nella speratura, quando il numero di uova chiare è maggiore di quanto atteso. Per identificare il momento e la causa della morte embrionale, il manager di incubatoio può fare l’analisi delle uova sperate. Se però la speratura è effettuata al momento del trasferimento, il 18esimo giorno, come spesso avviene, può diventare difficile discriminare tra uova veramente infertili e quelle con mortalità embrionale precoce, ovvero antecedente la formazione dell’anello di vasi ematici. Questo perché le membrane dell’embrione morto degenerano, mentre l’uovo si trova ancora in incubazione.
Facendo la speratura tra il settimo e il decimo giorno, è invece possibile discriminare davvero l’infertilità vera, rispetto alla mortalità embrionale precoce, per due ragioni. Intanto perché le membrane embrionali formatesi nei primi giorni di incubazione possono ancora essere riconosciute; in secondo luogo, perché nelle uova chiare raccolte tra il settimo e il decimo giorno, il colore del tuorlo, come risultato della attività embrionale, è facilmente visibile. L’embrione giovane in attività trasporta acqua dall’albume al tuorlo, che diviene biancastro o giallo chiaro ai bordi. L’uovo fertile non incubato contiene un embrione (disco germinale o blastoderma) che si è sviluppato dallo zigote fertilizzato, durante la formazione dell’uovo, che avviene nell’ovidutto. L’oocita è il gamete femminile che fluttua nel tuorlo. Quando il tuorlo viene rilasciato nell’ovidutto, gli spermatozoi (gameti maschili) penetrano nella membrana del tuorlo, e solo uno di essi riesce a fondersi con l’oocita, per dare luogo allo zigote fertile. Infine, durante la formazione dell’uovo nell’ovidutto, lo zigote si sviluppa nel blastoderma (Figura 1a), con un’Area Pellucida (AP) riconoscibile, attorniata da un’Area Opaca (AO). Se, per qualsiasi motivo, lo spermatozoo non raggiunge l’oocita, l’uovo resta infertile e l’oocita degenera, dando luogo a un piccolo disco germinale. Il disco germinale infertile è visibile come una macchia bianca compatta con margini irregolari (Figura 1b).
Suggerimenti
- sperare le uova al trasferimento (18esimo giorno) come una routine;
- se il numero di uova chiare supera la norma o lo standard dell’incubatoio, effettuare l’analisi per distinguere tra infertilità e mortalità precoce;
- considerare la speratura, dopo l’analisi delle uova, tra il settimo e il decimo giorno, se occorre avere una misura più veritiera di fertilità reale;
- analizzare almeno 10 uova fresche non incubate, su base regolare, quando si sospettano problemi di fertilità. Se l’infertilità vera è troppo alta, comunicarlo al riproduttore, perché agisca sulla gestione dei maschi e delle femmine;
- se il tasso di mortalità precoce, prima dell’apparire dei vasi ematici, è troppo elevato, valutare le condizioni legate alla conservazione e al trasporto delle uova, in modo da accertarsi che l’incubatrice porti le uova alla temperatura di incubazione rapidamente e senza interruzioni.
Disegni riprodotti per gentile concessione dell’editore da Optimizing Chick Production in Broiler Breeders – Robinson FE, Fasenko GM and Renema RA. Volume 1: Broiler breeder production series, Spotted Cow Press, Alberta, Canada