Conseguenze sui parametri sanitari di galline free range allevate con diversi tipi di arricchimento

M.S. Bari 1,2, Y. Laurenson 1, A.M. Cohen-Barnhouse 1,2, S.W. Walkden-Brown 1, D.L.M. Campbell 2 - 1 School of Environmental and Rural Science, University of New England, Australia; - 2 Agriculture and Food, CSIRO, Armidale, Australia

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In Australia le pollastre destinate all’allevamento free range sono allevate all’interno, ma da adulte, in deposizione, vengono spostate all’aperto: questo passaggio da un ambiente all’altro può causare difficoltà di adattamento.

In fase pollastra, l’arricchimento anche all’interno può ottimizzare lo sviluppo fisico e il benessere nella successiva deposizione. All’aperto, le galline possono avere maggiori opportunità di esercizio e di espressione del comportamento naturale, il che contribuisce a migliorarne la salute e il benessere. Non tutte le galline, però, mostrano un utilizzo simile dell’ambiente esterno. Lo scopo di questo studio è stato valutare se la salute delle galline cambiasse in base ai diversi tipi di svezzamento e alla successive modalità di adeguamento all’esterno.

1386 pulcini Hy-Line Brown sono stati allevati all’aperto per 16 settimane in 3 tipi di arricchimenti ambientali, includendo 1) un gruppo di controllo che non aveva alcun altro materiale tranne lettiera, mangime e acqua; 2) un gruppo che aveva a disposizione diversi oggetti (palle, bottiglie, mattoni, rami, giochi per bambini, tubi di plastica, ecc. che venivano cambiati ogni settimana); 3) un ultimo gruppo che aveva nel capannone i trespoli di metallo ad H.

A 16 settimane le pollastre sono state spostate verso un sistema free range, e accasate in 9 recinti identici con 3 repliche per ciascun tipo di fase pollastra. Tutte le galline erano identificate tramite microchip alla zampa e sono state valutate quotidianamente da 25 a 64 settimane con la radio frequenza. A 64-65 settimane di età, sono state selezionate 308 galline (unità statistica) derivanti da tutti i trattamenti per recinto e replica, sulla base dell’utilizzo che facevano dell’area esterna: quelle che non ci andavano, quelle che ci andavano poco (non oltre 1-4 ore/dì) e quelle che ci stavano molto (da 5 a 9 ore/dì).

I parametri sanitari esterni sono stati valutati stabilendo la condizione del piumaggio, lunghezza delle unghie, lesioni e peso, mentre quelli interni, all’esame autoptico, hanno riguardato il peso degli organi, i danni allo sterno e un body scan totale, che valutava la composizione corporea.

Il modello lineare misto ha mostrato che le galline di controllo avevano la minore superficie corporea ricoperta da piume e più lesioni alla cresta rispetto ai due gruppi svezzati in ambiente arricchito. Quelle che stavano molto all’aperto mostravano meno lesioni alla cresta, unghie più corte e maggiore sviluppo della livrea, ma peso corporeo inferiore rispetto a quelle che stavano più all’interno. 

L’arricchimento invece non ha influenzato la composizione di muscolo, osso e grasso delle galline, ma quelle che stavano di più all’aperto avevano minore grasso corporeo e muscolo. I gruppi arricchiti avevano minore peso della milza rispetto al controllo, ma nessuno era diverso da quelle strutturali. Le galline all’aperto avevano una milza più grande e peso maggiore del gozzo vuoto. Entrambi i tipi di arricchimento e allevamento non avevano influenza sui danni allo sterno.

I trattamenti di svezzamento dunque paiono influenzare salute e benessere delle galline nella fase finale della deposizione, ma le differenze di utilizzo degli spazi di allevamento (più tempo all’esterno o all’interno) sono risultate più importanti. Sarebbe opportuno adottare arricchimenti in fase svezzamento, dato l’effetto favorevole sul benessere della gallina, ma anche la corretta gestione dell’accesso all’esterno è molto importante nei sistemi free range.

Bibliografia disponibile su richiesta

Dagli Atti dell’Australian Poultry Science Symposium 2020