Una dieta minerale bilanciata e altamente biodisponibile per migliorare le prestazioni di ovaiole e riproduttori

Dr. Susanne Rothstein e Sarah Gravemeyer, Biochem Zusatzstoffe Handels- und Produktionsgesellschaft mbH

144

Gli oligominerali sono componenti essenziali delle diete per ovaiole e riproduttori e la loro funzione nell’organismo non può essere compensata da altri componenti della dieta.

Oggi è noto che zinco (Zn), manganese (Mn), rame (Cu) e ferro (Fe) sono rilevanti per diversi parametri produttivi e per il benessere animale: fanno parte di una serie di enzimi coinvolti nel sistema immunitario, aiutano nella guarigione delle ferite, nella produzione di uova, nella riproduzione, e sono importanti per l’integrità della pelle e dello scheletro. Hanno anche un ruolo chiave nel sistema antiossidante che mantiene l’animale sano, specialmente in condizioni di stress come quello da calore.

Lo zinco è importante per la sintesi del collagene e della cheratina nelle ossa, per la cartilagine, i cuscinetti plantari, la pelle, il becco e le piume, ma anche manganese e rame svolgono un ruolo decisivo nella costituzione e nell’integrità di questi tessuti corporei. Per quanto riguarda la formazione del guscio d’uovo, lo zinco è un co-fattore della fissazione del carbonato di calcio, mentre il manganese è importante per le proprietà meccaniche e l’ultrastruttura. Inoltre, il rame catalizza la reticolazione di elastina e collagene durante il processo di produzione delle uova e una sua carenza può portare a deformità del guscio. Il ferro è un costituente dell’emoglobina e della mioglobina; è essenziale per il corretto trasporto e stoccaggio dell’ossigeno, il metabolismo proteico e l’approvvigionamento energetico, fattori fondamentali per lo sviluppo del pulcino.

Dato che alcune fonti inorganiche di oligominerali non possono soddisfare completamente i fabbisogni dell’animale, vengono sempre più utilizzate forme chelate in alternativa. I chelati sono tipicamente caratterizzati da un legame del metallo a singoli amminoacidi, come la glicina, o a proteine ​​idrolizzate. Una minore suscettibilità agli antagonismi alimentari consente una maggiore biodisponibilità di oligoelementi chelati e quindi un apporto più stabile, con la possibilità di ridurre i livelli di escrezione dei metalli.

Miglior produzione di uova e stabilità del guscio

È stato dimostrato che l’uso di chelati in combinazione con fonti inorganiche di oligominerali, o in loro sostituzione parziale o totale, rappresenta un vantaggio per la produzione di uova e la qualità del guscio, che sono fattori essenziali per il successo economico di un allevamento di ovaiole, specialmente con l’aumentare dell’età della gallina. Una buona stabilità del guscio è importante anche nei riproduttori, in quanto fondamentale per un buon sviluppo dell’embrione, soprattutto durante l’ultima fase dell’incubazione.

In due recenti prove sul campo è stata aggiunta a una dieta per ovaiole una premiscela di chelati di glicina (Zn, Mn, Cu da E.C.O.Trace®, Biochem Zusatzstoffe Handels- und Produktionsgesellschaft mbH) in combinazione con una fonte inorganica. Il confronto tra la produzione di uova per gallina allevata dopo 55 settimane e quella intorno al picco di produzione (25-27 settimane) ha mostrato un aumento di uova dopo l’aggiunta di chelati di glicina alla dieta (Grafico 1).

La somministrazione di chelati di glicina alle galline ovaiole più anziane (74 ± 2 settimane) ha leggermente migliorato la qualità del guscio già dopo 2 settimane, come dimostrato dalla maggiore resistenza e spessore del guscio (Grafico 2). Questo effetto, di un’evidenza immediata, può essere spiegato dalla richiesta elevata delle galline ovaiole più anziane di oligoelementi altamente disponibili.

Stato di salute generale e longevità

È stato dimostrato che i chelati migliorano lo stato di salute generale di ovaiole e riproduttori; per esempio gli avicoli possono trarre vantaggio da concentrazioni sieriche più elevate di cellule immunitarie (come i leucociti)nel sangue e da un miglioramento dello stato antiossidante. Un altro parametro importante per il benessere degli animali è la salute della zampa, che è nota per essere migliore quando si utilizzano chelati di glicina in combinazione con oligominerali inorganici (Grafico 3). Inoltre, è ben noto che i soggetti alimentati con chelati mostrano una maggiore mineralizzazione ossea e un aspetto complessivamente migliore, per esempio un ottimo piumaggio. Infine, vari studi hanno dimostrato che i chelati hanno effetti positivi sulla longevità e possono ridurre la mortalità del gruppo. Durante la prova sul campo sopra descritta (Biochem, 2019), la mortalità è risultata ridotta dal 3,7% (inorganico) al 2,4% (inorganico + E.C.O.Trace®) nel periodo che va dalle 19 alle 55 settimane. Inoltre, le galline ovaiole alimentate con chelati di glicina potrebbero essere mantenute in produzione 8 settimane in più del solito.

Fertilità, schiudibilità e qualità dei pulcini

Numerosi studi hanno dimostrato i vantaggi della somministrazione di Zn, Mn, Cu e Fe chelati sulla fertilità delle galline e dei galli da riproduzione, che si riflette in un aumento del numero di uova fertili.

La schiudibilità delle uova fertili è di grande rilevanza economica ed è stato anche dimostrato che viene positivamente influenzata dall’implementazione di oligoelementi chelati nelle diete delle galline. Inoltre, l’elevato apporto di oligominerali assunti dalle galline tramite l’alimentazione si proietta nel tuorlo, migliorando la risposta immunitaria umorale, proteggendo dai danni ossidativi e favorendo lo sviluppo gastrointestinale dei pulcini. È stato infine dimostrato che l’alimentazione con chelati influisce positivamente sul peso vivo dell’embrione, sulla mortalità, sulla mineralizzazione delle ossa e quindi sulla loro stabilità.

Conclusione

L’apporto di oligominerali è un fattore cruciale nell’alimentazione delle ovaiole e dei riproduttori. Un apporto ottimale, come richiesto dalla moderna genetica, può essere assicurato soprattutto utilizzando fonti organiche, come i chelati di glicina, senza aumentare i livelli di escrezione.

L’aggiunta di chelati alle diete ha effetti positivi sulla produzione di uova e sulla stabilità del guscio, sulla longevità, sulla mortalità, sulla fertilità, sulla schiudibilità e sulla qualità dei pulcini. Di conseguenza, gli oligominerali chelati possono essere visti come uno strumento utile per migliorare l’economia e l’ecologia della produzione di uova e pulcini.

La bibliografia è disponibile su richiesta

Articolo Sponsorizzato Biochem

Davide Bertarelli
+39 3519741815
bertarelli@biochem.net