Al convegno DSM ‘Monogastric Gut Functionality School’, svoltasi a Casalecchio di Reno il 14 novembre 2019, Ole Lund Svendsen, Direttore del settore Eubiotici, ha illustrato le strategie aziendali in materia di prodotti eubiotici per risolvere le sfide più difficili di una nutrizione animale sostenibile e in linea con le richieste alimentari mondiali.
Oggi, il consumatore non è sufficientemente informato sulle procedure di produzione animale e vige purtroppo un gran senso di confusione e di smarrimento nel pubblico. Informare in modo corretto rappresenterà uno dei maggiori impegni del settore animale nel prossimo futuro.
Tutte le aziende desiderano massimizzare i profitti e un mezzo per farlo è sicuramente migliorare la salute e il benessere degli animali. Ma quali sono le soluzioni da intraprendere? Via via che le esigenze del consumatore si fanno più pressanti in termini di sicurezza alimentare, le soluzioni si riducono progressivamente, ma è qui che si devono concentrare gli sforzi per cercare delle vie innovative. DSM si focalizza su sei punti fondamentali per una produzione animale sostenibile che sono: lotta contro l’antibiotico-resistenza, tutela delle risorse marine, riduzione delle emissioni da allevamento animale, uso più efficiente delle risorse del pianeta, alimentazione sicura e di qualità con minore spreco, e incremento dell’efficienza e del benessere animale.
Migliorare la funzionalità gastrointestinale
Quando si parla di allevamento avicolo, per DSM una buona funzionalità gastrointestinale è un fattore fondamentale, che ha un forte impatto sui profitti degli allevatori in quanto migliora le prestazioni, permette di ridurre o addirittura di fare a meno degli antibiotici, favorisce il benessere degli animali e la tutela ambientale, e infine, garantisce alimenti più sicuri dal punto di vista sanitario.Per ottima funzionalità gastrointestinale si intende: ‘Uno stato stabile in cui il microbioma e il tratto intestinale (ospite) esistono in equilibrio simbiotico e dove il benessere e le prestazioni dell’animale non sono ridotti da disfunzione intestinale’ (Mod. Celi et al. 2017). I punti fondamentali per ottimizzare questa funzionalità vengono individuati da DSM nelle diete, in un buon assorbimento dei nutrienti, nella salute del microbiota e della mucosa intestinale, in un sistema immunitario forte e infine, nella capacità di mantenere il benessere degli animali.
La funzionalità ruota intorno a quattro punti chiave del tratto gastrointestinale: l’assorbimento di nutrienti e fluidi, l’immunotolleranza, la prevenzione dalle infezioni, i segnali neurali. Fino ad oggi, per mantenere una buona funzionalità intestinale, l’approccio dell’industria si è basato su interventi di tipo sanitario con uso di coccidiostatici e promotori della crescita, mentre ora si delinea la necessità di un approccio più di tipo olistico, con interventi nelle pratiche di gestione e nuove strategie nutrizionali quali l’uso di prodotti eubiotici. L’approccio olistico riguarda tutti gli aspetti dell’allevamento, è multi-fattoriale, e consente quindi di intervenire in ogni settore in cui possa presentarsi un problema al fine di trovare nuove soluzioni.
Le aree di innovazione si focalizzano sulle soluzioni nutrizionali, nello specifico sulla qualità del mangime, sulla digeribilità e sull’uso di vitamine, enzimi e oligominerali, con particolare riguardo alla nutrizione nelle prime fasi di vita dell’animale – fattore fondamentale per una buona crescita e salute durante la vita del soggetto – e sull’utilizzo di prodotti eubiotici, quali acidi organici, olii essenziali pre e probiotici. I prodotti non sono da utilizzarsi contemporaneamente, ma è necessario selezionare via via i più adeguati, secondo la singola situazione e le problematiche specifiche.
Per quanto concerne la sostenibilità, per DSM è essenziale concentrarsi soprattutto sulla qualità della nutrizione fin dalle prime fasi di vita dell’animale: ciò significa promuovere l’uso di fibra per rafforzare il tratto digerente, fornire enzimi quali carboidrasi, protesi e fitasi per abbassare la viscosità intestinale che impedisce una buona assimilazione dei nutrienti, ricorrere all’uso di vitamine e minerali per rafforzare il sistema immunitario e a prodotti eubiotici per bilanciare il microbiota.
Crina® Digest
Fra i prodotti eubiotici DSM ha introdotto Crina® Digest, una combinazione di olii essenziali che migliora la digestione degli avicoli per fornire agli allevatori – a un costo molto conveniente – una soluzione efficiente in grado di modulare il microbiota e stimolare, allo stesso tempo, la secrezione enzimatica endogena.
La formulazione tecnologica studiata da DSM è stata ottimizzata con il risultato di un miglior rilascio intestinale, maggior stabilità e uniformità nei mangimi e nelle premiscele, mentre la gestione è agevole per consentire notevoli benefici in termini di equilibrio intestinale, miglior efficienza di conversione e maggior redditività per gli allevatori. I componenti utilizzati sono tre: timo, eugenolo (chiodi di garofano), noti per la loro azione di modulazione sul microbiota e piperina, che agisce sulla mucosa. Negli avicoli, la combinazione complementare dei principi attivi di questi tre olii essenziali ottimizza la digestione e quindi l’assimilazione dei nutrienti.