Energia e fertilizzante dalle deiezioni avicole per promuovere la transizione green: i due brevetti alla base di una nuova tecnologia made in Italy hanno portato alla messa in funzione dell’impianto pilota.
Due brevetti e un impianto di ridotte dimensioni (15×9×6h m) da installare presso l’allevamento, sono il cuore del progetto CHIMERA, scelto per la sua portata innovativa dalla Commissione Europea nel programma LIFE dedicato all’Ambiente e alla natura, che quest’anno festeggia il trentesimo anniversario. L’impianto pilota sarà trasferito a fine giugno presso l’allevamento Renders&Renders (partner di 3P Engineering nel progetto europeo LIFE CHIMERA), nella regione del Noord-Brabant, in Olanda, dove funzionerà a ciclo continuo per 6.000 ore l’anno, smaltendo almeno 1.500 tonnellate annue di deiezioni avicole. Attraverso la nuova tecnologia CHIMERA, l’allevamento avrà completa autosufficienza dal punto di vista dell’energia termica (produzione 4,5 GWh all’anno) e otterrà circa 150 tonnellate di fertilizzante. Non solo: l’acqua ottenuta dal trattamento della pollina, che è una sostanza umida, viene completamente riutilizzata per idratare le ceneri e abbattere le emissioni inquinanti contenute nei fumi, senza alcuna dispersione di oro blu.
CHIMERA consentirà anche di ridurre in modo significato le emissioni legate alle attività di gestione delle deiezioni avicole, che, per la quantità di pollina gestita, corrispondono a gas serra equivalente a più di 500 tonnellate di anidride carbonica e a 30 tonnellate di ammoniaca. Le analisi condotte dimostrano che se CHIMERA diventasse un modello standard negli allevamenti avicoli, l’inquinamento derivante dalle deiezioni avicole si ridurrebbe per oltre il 50%, così come buona parte delle emissioni odorigene causate dalla pollina.
«CHIMERA consente di trattare la pollina direttamente e immediatamente nell’allevamento, evitando una serie di attività di gestione come il ricovero o lo stoccaggio che producono emissioni (ad es. ammoniaca, metano, protossido di azoto, gas serra). Ora che CHIMERA è diventata un impianto reale, l’analisi del modello rivela che ci sono diversi altri vantaggi che questa tecnologia consente di ottenere, a cominciare dal risparmio di tempi e costi per la gestione della pollina, la possibilità di indipendenza dell’allevatore da centrali di trattamento, l’autonomia rispetto a fonti esterne di approvvigionamento delle materie prime, fino a una maggiore resilienza rispetto alle fluttuazioni del mercato», spiega Rosalino Usci, amministratore Delegato di 3P Engineering.
«L’obiettivo di CHIMERA è in termini di sostenibilità ambientale ma anche economica, per creare valore nel settore agricolo a fronte dell’impennata nei costi delle materie prime e dell’incertezza dei mercati, puntando su innovazione e nuovi modelli che consentano una transizione green, in grado di aumentare produttività ed efficienza di allevamenti e aziende agricole», sottolinea Michele Marcantoni, fondatore di 3P Engineering.
Per visite all’impianto pilota e approfondimenti:
Ufficio Stampa – Francesca Galeazzi 338.1276942 – francesca.galeazzi@3pengineering.it
3P Engineering è una PMI innovativa con sedi a Chiaravalle (AN) e Urbisaglia (MC). Nata nel 2002 grazie alla vittoria di E-Capital, dal 2013 è entrata nel gruppo Dafram (50%) leader mondiale nella produzione di valvole a sfera. Laboratorio accreditato (ACCREDIA LAB N° 1537 L ISO/IEC 17025) e società di ingegneria, 3P Engineering ha sviluppato 31 brevetti e ha un fatturato annuo di oltre 1 milione di euro. Per la loro portata innovativa, i progetti di 3P Engineering sono stati selezionati più volte dalla Commissione Europea (“LIFE CHIMERA GA n. LIFE15 ENV/IT/000631 e “M-Stekio”, COSME Programme GA n. 733513″), e dalla Regione Marche.