
Il Ministero della Salute ha recentemente pubblicato la nuova relazione sui dati di resistenza agli antimicrobici (AMR) raccolti nel periodo 2014-2023. Il documento, elaborato in collaborazione con gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e le Regioni, offre una fotografia dettagliata della situazione italiana, confermando un trend positivo anche nel comparto avicolo.
Risultati incoraggianti per polli da carne e tacchini
Nelle matrici avicole analizzate (pollo da carne e tacchino), la resistenza agli antibiotici più critici per la salute pubblica è risultata in diminuzione nella maggior parte dei casi. In particolare, nelle rilevazioni su Escherichia coli e Campylobacter jejuni, principali indicatori per la valutazione dell’AMR nel settore avicolo, è emersa una riduzione delle resistenze a fluorochinoloni, cefalosporine di terza generazione e colistina.
Nel pollo da carne, ad esempio, la prevalenza di ceppi di E. coli resistenti a più classi di antibiotici è scesa dal 77,8% del 2016 al 48,2% del 2023. Un calo significativo si è registrato anche nei livelli di resistenza alla colistina, passati da circa il 35% nel 2016 a meno del 3% nel 2023.
Una strategia integrata One Health
Questi risultati sono frutto dell’approccio integrato promosso in Italia sotto il principio One Health, che riconosce l’interconnessione tra salute animale, salute umana e ambiente. In particolare, il Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR), rinnovato nel 2022, ha previsto interventi mirati nel settore zootecnico, tra cui:
- la riduzione dell’uso di antibiotici critici;
- l’adozione di buone pratiche di allevamento e biosicurezza;
- una maggiore attenzione al benessere animale e alla prevenzione.
Un modello da consolidare
Il settore avicolo italiano ha risposto in maniera efficace alle indicazioni normative e sanitarie, dimostrando di poter coniugare produttività e uso prudente degli antibiotici. Le filiere, soprattutto quelle integrate, hanno investito in formazione, tecnologie di allevamento e nutrizione funzionale, contribuendo a contenere l’emergere di resistenze batteriche.
Resta importante continuare su questa strada, potenziando la sorveglianza microbiologica, promuovendo l’uso responsabile dei farmaci veterinari e investendo in strategie preventive alternative all’antibiotico.
Fonte: Relazione Ministero della Salute – Dati di resistenza AMR 2014-2023.