Nel 2022 prospettive di sviluppo per il settore uova a livello internazionale

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Nel corso del webinar “Business Insights” dello scorso novembre, organizzato da International Egg Commission, Nan-Dirk Mulder di Rabobank ha presentato le previsioni economiche globali per il settore delle uova, condividendo le proprie intuizioni e considerazioni sulle opportunità del comparto nel 2022 e negli anni seguenti.

Panoramica globale sull’industria delle uova

Partendo da una prospettiva mondiale sull’industria delle uova, Nan-Dirk ha delineato alcune dinamiche sui fattori che influenzano il mercato, illustrando anche le previsioni degli esperti per quanto riguarda la produzione, la distribuzione e gli investimenti per il 2022 e gli anni a venire: “Il 2021 è stato un anno difficile a livello globale e per quest’anno vediamo una prima ripresa del settore, in linea con la riapertura delle economie globali”.

Nan-Dirk ha quindi riassunto i vari cambiamenti del mercato globale vissuti dal settore lo scorso anno evidenziando una serie di fattori dirompenti, tra cui la pandemia, gli aumenti del prezzo dei mangimi, la carenza di disponibilità di materiali, il fattore Influenza Aviaria (AI) e la peste suina africana (PSA).

Segnali di ripresa e volatilità dei mercati

Alla luce di tali elementi, Nan-Dirk ha poi esposto le proprie aspettative per il futuro, in un percorso che è partito dal fermo totale del mercato dovuto ai vari lockdown, attraverso la ripresa costante, per arrivare a una nuova realtà di investimenti a lungo termine.

La pandemia, sempre in corso, continua a rappresentare un problema serio che le aziende devono affrontare continuamente, nonostante l’alto livello di vaccinazioni. Nan-Dirk ha così riassunto il quadro: “si tratta soprattutto di affrontare e gestire la volatilità del mercato. Quindi, guardando al 2022, ci si aspetta una ripresa economica che sarà alquanto irregolare e molto localizzata. La pandemia non scomparirà tanto presto, purtroppo, e potrà creare molti squilibri nei mercati”.

Nan-Dirk ha proseguito poi evidenziando le previsioni a lungo termine sugli investimenti nel periodo pandemico e post-pandemico, rilevando un aumento della vendita alimentare online, una continuazione del lavoro a distanza e una maggiore attenzione alla vendita al dettaglio a livello locale.

Una delle aree chiave colpite dalla pandemia è stata proprio la distribuzione. Nan-dirk ha spiegato che, a seguito del Covid-19 c’è stato un cambiamento globale nelle richieste di mercato, con un aumento dei consumi domestici e della vendita al dettaglio e con un brusco calo dei servizi di ristorazione. Sono incrementate le consegne a domicilio e la maggior parte dei Paesi, soprattutto quelli industrializzati, ha raddoppiato la percentuale di distribuzione alimentare online.

Costi elevati delle materie prime e dei mangimi

L’industria delle uova sta registrando costi elevati e volatili per l’approvvigionamento delle materie prime e dei mangimi, che non dovrebbero cambiare nel prossimo futuro. I livelli delle scorte, che restano bassi a livello globale, faranno sì che i prezzi restino elevati, con il grano che sembra essere la materia prima più problematica per il 2022. A questo si aggiunge poi il balzo considerevole dei costi energetici. L’Influenza Aviaria (AI) continua ad arrecare grossi danni al settore in tutto il mondo, con casi recenti che si sono verificati in Europa, nel Nord-Est asiatico e nel Sud-Est asiatico. Oltre alla pandemia e ai prezzi elevati dei mangimi e dell’energia, l’Influenza Aviaria rappresenta la terza preoccupazione maggiore per il settore. Nonostante questi fattori dirompenti, Nan-Dirk ha previsto un futuro positivo per l’industria globale delle uova, concludendo: “possiamo tuttavia essere abbastanza ottimisti sulle prospettive di mercato per il 2022, in quanto la crescita del mercato sarà probabilmente più veloce dell’offerta e questo potrebbe sostenere i prezzi e i margini di profitto nei mercati globali”.

Offrendo la sua visione di esperto del settore per il prossimo futuro, Nan-Dirk ha concluso con un suggerimento indicando che, sebbene le condizioni stiano migliorando, le aziende dovranno prepararsi a gestire la volatilità di prezzi, di mercato e i cambiamenti nella distribuzione, concentrando tutti propri sforzi per adattarsi a questo nuovo contesto economico.

Fonte: www.internationalegg.com