Strategie per il controllo dei roditori

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Durante la stagione invernale è molto probabile che in allevamento aumenti la presenza di roditori che cercano un rifugio in cui siano disponibili cibo e acqua.

I roditori sono vettori di malattie e ne facilitano la diffusione mettendo a rischio gli avicoli, per cui è necessario approntare dei piani di controllo e di prevenzione prima che il problema diventi serio.

Bryan Maier, esperto nel controllo dei parassiti, dell’azienda Abell con sede a Kitchener, in Ontario, Canada, spiega come predisporre l’allevamento in modo che i roditori restino fuori dalla struttura.

L’area all’esterno dell’allevamento come prima linea di difesa

Ogni programma di controllo dei roditori che voglia essere efficace inizia dall’esterno, dall’area che si trova tutt’intorno al capannone. L’implementazione di una prima linea di difesa può risultare fondamentale per il controllo dei roditori. È molto importante sfoltire e diradare la vegetazione intorno alla struttura. I roditori hanno bisogno di un rifugio per sopravvivere, prediligono stare ben nascosti e non amano esporsi alla vista. Si raccomanda di collocare una barriera di ghiaia lungo tutte le pareti esterne. La ghiaia dovrebbe essere grossolana, ma non tanto da consentire ai roditori di trovarvi un rifugio. Bisogna cercare di tenere tutta la zona esterna sgombra da vegetazione, attrezzature e oggetti vari.

È necessario esaminare attentamente tutti i muri esterni. Le aperture o i fori scoperti sotto porte o finestre devono essere accuratamente sigillati utilizzando lana d’acciaio e schiuma espansa. Dopodiché si mette in atto un programma di controllo dei roditori all’esterno, utilizzando trappole o rodenticidi appositi.

Le trappole

Il posizionamento delle trappole deve variare in base alle condizioni dell’allevamento e secondo il livello di attività dei roditori. Una procedura comune è quella di posizionare le trappole ad una distanza di 15-22 m. nell’area esterna e nelle vie di ingresso del capannone. Alcune aree sono più predisposte all’ingresso dei roditori e richiedono, pertanto, un maggior numero di trappole in loco.

Idealmente, le trappole dovrebbero essere fuori terra per 2,50 – 5 cm, per mantenere bassa l’umidità. La maggior parte delle esche per roditori contengono cera, che consente una lunga durata. Le trappole devono essere ispezionate regolarmente, non meno di una volta al mese: la frequenza varia a seconda della popolazione di roditori presente e dell’ambiente circostante.

All’interno dell’allevamento il segreto è intervenire subito

Nella grande maggioranza degli allevamenti, il controllo dei roditori è particolarmente difficile poiché le esche devono essere collocate lontano dal mangime e dagli avicoli. Una soluzione da prendere in considerazione sono le trappole meccaniche interne da collocare lungo le vie d’ingresso, nelle aree di stoccaggio e nella zona manutenzione. Meglio limitare l’uso di rodenticidi all’interno, poiché il rischio di traslocazione dei roditori è notevole.

Le infestazioni possono ugualmente verificarsi in allevamento nonostante tutti gli sforzi condotti per fermarli e creando una barriera all’esterno. Qualora si verifichi una presenza elevata di roditori, bisogna intervenire prontamente, prima che il problema diventi ingestibile. È necessario sigillare tutti i fori e ridurre al minimo lo spargimento di mangime. Una delle aree più importanti da controllare è il sottotetto: è utile collocare per tutta l’area delle trappole che possano ridurre il numero di roditori. Un’altra azione necessaria è incrementare il numero di dispositivi di rilevamento all’interno della struttura che vanno tenuti attivi fino ad un’eventuale riduzione della presenza di topi.

Tutti questi passaggi sono indispensabili per mantenere un allevamento al sicuro da ingressi indesiderati, evitando problemi sanitari e il diffondersi di patologie.